Evoluzione dei centri diurni a favore delle persone con disabilità

di Roberto Guzzi, Staff Percorso Tessitori di Risorse Diffuse

Evoluzione dei centri diurni a favore delle persone con disabilità

Servizi diffusi. Cittadini Attivi per la Vita Inter-Dipendente

Un percorso promosso dalla rete “Immaginabili Risorse” per approfondire la necessità e la possibilità di evoluzione dei servizi diurni per le persone con disabilità, tema saliente per la nostra Regione che in questo periodo sta iniziando a discutere di revisione dei criteri di accreditamento. Le tappe del percorso e i principali esiti emersi.

L’idea di fondo

I confronti interni ed i percorsi formativi promossi da “Immaginabili Risorse” (ente informale che raccoglie oltre 100 realtà del nord Italia), hanno generato all’interno dei membri della stessa la consapevolezza che il panorama attuale dei servizi per le persone con disabilità media e lieve ancora oggi non realizza in maniera piena la visione prospettica indicata dalla Convenzione Onu, non rispondendo infatti alle richieste di piena cittadinanza e di vita adulta che proviene dalle persone con disabilità, così come, in molti casi, dai familiari e dagli stessi operatori.

Partendo da questa constatazione, “Immaginabili Risorse” ha ritenuto doveroso avviare un cantiere ideativo che permettesse prima di immaginare e poi di sperimentare un presidio territoriale pedagogico e sociale capace di gestire in maniera emancipativa il dinamismo esistenziale delle persone con disabilità (d’ora in poi PCD) grazie alla vitalità e alla
solidarietà dei territori, che a sua volta contribuisce a consolidare ed a migliorare, portando poi all’elaborazione di un modello di servizio coerente con tali principi, quindi non un servizio – contenitore, ma un servizio – trampolino: leggero, flessibile, competente e radicato.
Il percorso avviato, che ha coinvolto nella fase iniziale oltre 10 enti della Lombardia (arricchendosi di altre realtà in corso d’opera), è stato coordinato da uno staff di progetto condotto da Maurizio Colleoni e si è sviluppato dal 2020 al 2023 facendo tesoro sia dei frutti di diverse sperimentazioni concrete, sia dell’intenso dibattito che ha segnato le politiche per la disabilità negli ultimi anni.

La teorizzazione di un modello concettuale

Nella prima annualità (novembre 2020 – giugno 2021) il confronto tra i partecipanti è stato diretto all’elabortazione di un’idea di servizio che poggiasse su alcuni cardini ritenuti portanti,
e precisamente:

  • il superamento del servizio classico di assistenza,
  • il coinvolgimento degli operatori anche in ruoli progettuali e non solo esecutivi,
  • il coinvolgimento dei famigliari nella costruzione di forme di co-progettazione educatori-famiglia,
  • la convinzione che il territorio, la comunità siano il setting pedagogico più efficace.

A conclusione di questa prima tappa, con il contributo di tutti i partecipanti, è stato messo a punto un documento progettuale contenente gli elementi qualificanti di un possibile servizio diffuso sul territorio, chiamato “Servizi personalizzati per l’autodeterminazione”.
Dal dire al fare

La seconda annualità (ottobre 2021 – luglio 2022) è stata dedicata all’attuazione, da parte degli enti coinvolti nella fase di progettazione, di quanto ipotizzato nel documento. Per supportare le diverse organizzazioni nello sviluppo operativo del progetto e, nello stesso tempo precisare il quadro dei riferimenti metodologici, Immaginabili Risorse ha promosso una proposta formativa strutturata su tre dispositivi progettuali: l’attivazione di gruppi di confronto composti da operatori.

Esito di questa seconda annualità è stata una maggior partecipazione di tutte le realtà coinvolte, ognuno con il compito di approfondire temi chiave, quali l’autodeterminazione, l’implicazione delle famiglie, l’alleanza con il territorio; l’attivazione di un gruppo di confronto dedicato espressamente ai coordinatori per condividere l’analisi nodi di carattere gestionale e organizzativo; la realizzazione di tre incontri dedicati in modo specifico ai famigliari, per farne emergere vissuti, ansie, timori, idee e suggerimenti.

re definizione del documento progettuale che ha potuto sommare ai contributi teorici il frutto delle esperienze avviate, rendendolo così ancor più spendibile operativamente.

Servizi diffusi “on tour”

Da marzo 2023 si è avviata la terza annualità finalizzata a verificare sul territorio le applicazioni di quanto contenuto nel documento progettuale da parte degli enti coinvolti. In ragione di ciò, lo staff di progetto ha organizzato cinque uscite (tre presso enti della Lombardia, una in Veneto ed una in Piemonte) per ascoltare dai diretti interessati e vedere
dal vivo punti di forza e di fragilità del modello di servizio progettato.

Dal percorso realizzato abbiamo riscontrato conferme per alcuni aspetti metodologici, approcci già sperimentati ed alcune tematizzazioni e riflessioni innovative che aprono ulteriori nuovi scenari.

In particolare i temi su cui abbiamo lavorato sono:

  • L'AUTODETERMINAZIONE DELLE PERSONE, l'ascolto dei desideri, l'accompagnamento all'espressione delle preferenze. L'allenamento alla creazione di un percorso che responsabilizzi al confronto consapevole tra desiderio e realtà. La presa di coscienza che desiderare è anche perseguire con tenacia un e a volte sacrificio un obiettivo.
  • LE FAMIGLIE, come parte integrante e sempre più presente (vedi progetto di vita) nella costruzione di percorsi che accompagnino le persone con disabilità nella costruzione del proprio essere
  • IL TERRITORIO come luogo da abitare per essere COMUNITA'
  • L'ORGANIZZAZIONE E GLI OPERATORI come devono evolversi per poter supportare questa evoluzione che trova riscontro nelle richieste delle Giovani Persone con Disabilità e delle loro Famiglie, ma soprattutto come modalità di partecipazione e proposta per Territori e Comunità.

Nel 2024 e nel 2025 abbiamo realizzato due Convegni per il confronto delle esperienze e lo scambio di buone prassi.

Roberto Guzzi

Operatore sociale, Immaginabili Risorse
amministrazione.germoglio@gmail.com

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