Didattica Universale della matematica a scuola: attenzioni metodologico-didattiche

Didattica Universale della matematica a scuola: attenzioni metodologico-didattiche

Didattica Universale della matematica a scuola: attenzioni metodologico-didattiche

Parlare di apprendimento della matematica a scuola, evoca spesso negli studenti vissuti e ricordi poco piacevoli, qualcosa di ostico, difficile, solo per pochi eletti e sganciato da quella che è la realtà e la loro vita di tutti i giorni.

L’idea alla base del presente contributo tende a capovolgere questo stato di cose, promuovendo un insegnamento della matematica fondato su una Didattica Universale, che possa garantire a tutti e a ciascuno di esprimere al massimo le proprie potenzialità, rinvenendone l’utilità e la spendibilità nella vita quotidiana.

Con il termine «Universale» si intende una didattica plurale, capace di pianificare e dirigere la propria azione educativa nel rispetto e nella valorizzazione di tutte le variabili personali che compongono la classe. In questa prospettiva le differenze presenti non si identificano come criticità e problemi da risolvere, ma piuttosto come risorse da scoprire e valorizzare per l’arricchimento di tutti. È una didattica di base, rivolta alla totalità degli alunni e delle alunne presenti in classe e costruita a partire da tutte le loro differenze.

Una didattica di questo tipo, per esprimere al massimo tutta la propria efficacia, ha bisogno di strutturarsi su alcune idee e attenzioni metodologico-operative, a partire dalla scoperta di tutte le diversità presenti in classe: ogni individuo è diverso dall’altro perché costituito da una meravigliosa combinazione di punti di debolezza ma anche di forza, che debbono essere ricercati, scoperti, compresi e valorizzati pubblicamente (nella classe in primis).

In questa prospettiva, la diversità di ciascuno, non diventa elemento di disvalore, ostacolo o problema da risolvere, ma qualcosa che rende unico e speciale, risorsa potente per tutto il gruppo classe. Per scoprire, valorizzare e utilizzare queste risorse è necessario progettare percorsi plurali e organizzare contesti apprenditivi molteplici e diversi, azioni che la didattica laboratoriale consente e favorisce. Non si tolgono gli elementi di difficoltà, ma si aggiungono più esperienze, più possibilità di accesso ed elaborazione delle informazioni, di scelte operative e strategiche, di riflessione, confronto e discussione, per garantire a ciascuno di trovare la strada apprenditiva a sé più congeniale e contemporaneamente decidere o meno di accettare sfide apprenditive in ambiti più complessi.

La creatività e la libertà di scelta, favorite dalla struttura laboratoriale, consentono anche a ogni studente di potenziare flessibilità di pensiero, autonomia, responsabilità individuale e autodeterminazione.

Altre attenzioni operative essenziali da garantire sono: la valorizzazione delle componenti emotive che permettono di «stare bene» insieme e la valorizzazione del ruolo del gruppo, risorsa indispensabile per confrontarsi e migliorarsi reciprocamente. Poter vivere l’esperienza scolastica in un clima di benessere, nel quale ci si sente a proprio agio e valorizzati, amplifica tutte le esperienze apprenditive che diventano così significative e indimenticabili.

Quando poi queste esperienze vengono vissute in un contesto di gruppo, nel quale ognuno è indispensabile con le proprie diversità al lavoro finale, allora anche l’errore assume una valenza positiva e indispensabile. Si lavora e si compiono errori nello spazio protetto del gruppo di compagni, sperimentando l’aiuto reciproco: l’errore non viene evidenziato e sanzionato ma diventa fonte di confronto, di riflessione condivisa e di miglioramento continuo.