Quando un organismo è intossicato si ammala e lo stesso è successo al nostro Pianeta. Se la Terra è avvelenata lo sono anche gli esseri che ci vivono, compresi noi. L’uomo ha una grande responsabilità in questo, ma allo stesso tempo è da noi che può partire la rivoluzione che trasformerà tanti piccoli gesti letali in altrettante pratiche curative.
In moltissime e diverse culture e religioni esiste un periodo di quaranta giorni in cui si decide volontariamente diprendersi cura del corpo e dello spirito, in cui si capisce meglio cosa sta accadendo, si evita il superfluo, ci si concentra sulla guarigione e si consolidano pratiche sane. Lo stesso possiamo fare quando capiamo che è ora di prenderci cura della nostra bellissima casa, ossia il Pianeta Terra.
Iniziamo da una piccola cosa per volta, concediamoci di sbagliare e correggere a poco a poco, ma manteniamo la necessaria tenacia per compiere tutti i passi che questo importante cammino richiede.
Tra questi, ad esempio, c’è il prestare attenzione alle conseguenze che comportano i nostri acquisti, sia che si tratti di cibo, di vestiti, o di giocattoli. Tornano quindi utili i principi del ridurre, riutilizzare e scambiare così da dare una nuova vita agli oggetti e a noi stessi la possibilità di stringere nuove amicizie, oltre naturalmente a salvaguardare il benessere del Pianeta.
Si scopre anche che mangiare sano scegliendo di ridurre l’acquisto di cibi confezionati, o spostarsi in bicicletta anziché in auto, non fa bene solo alla linea ma anche all’ambiente. O ancora che la fantasia e la creatività sono i primi alleati del cambiamento green verso il quale siamo diretti.
Questo non è che un punto di partenza, ma ogni grande impresa richiede un inizio e a questo punto è meglio non rimandare più.
Applicare coscienza, cura, amore verso la natura e l’ambiente significa sforzarci tutti di creare una società in cui si sancisce il diritto alla felicità per tutti. Perché in fondo non si parla solo di ecologia, ma anche e soprattutto di felicità, ossia stare bene con noi stessi, con gli altri e con l’ambiente che ci circonda. Per questo ogni giorno, ognuno di noi, può fare la differenza e pensare che in fondo: «Dipende da me»!