Un esempio pratico di analisi letteraria e filmica tramite audio-descrizione: Emma di Jane Austen

Un esempio pratico di analisi letteraria e filmica tramite audio-descrizione: Emma di Jane Austen

In un nostro precedente articolo sono stati sottolineati il valore e il potenziale dell’audio-descrizione (AD) come strumento didattico innovativo per l’apprendimento linguistico. A tale proposito, un’interessante applicazione di questo strumento nell’ambito della scuola secondaria di secondo grado è l’analisi delle opere letterarie attraverso i loro adattamenti filmicicon AD. Questo approccio consente di utilizzare il prodotto audiovisivo come supporto per esplorare in chiave comparativa il testo originale, favorendo un’integrazione sinergica tra lo studio della lingua e quello della letteratura.

Oltre le parole: un viaggio tra testo, immagini, musica ed emozioni

È stato condotto un esperimento didattico in una classe quinta di un Liceo Scientifico (sezione Cambridge) in cui l’AD è stata utilizzata non solo per potenziare le competenze linguistiche, ma anche per un’analisi comparativa tra il romanzo Emma (1815) di Jane Austen e il suo adattamento filmico audio-descritto da parte della regista Autumn De Wilde (2020) senza trascurare il valore del romanzo originale e, allo stesso tempo, permettendo agli studenti di osservare l’evoluzione delle dinamiche interpretative.

L'analisi ha offerto uno spunto per comprendere la bidimensionalità del romanzo e del film nello spazio e nel tempo, considerando come sia il romanzo stesso che il film possano interagire con i loro interlocutori e come la loro relazione con l'uomo cambi nel tempo, influenzata dalle trasformazioni socioculturali, seguendo le teorie diBrown (2001) sulla Thingness degli oggetti e quella di Hodder (2014) sugli Entanglements. Questi concetti suggeriscono che gli oggetti, nel loro rapporto con le persone, siano entità dotate di agency, ossia oggetti attivi, capaci di influenzare e essere influenzati dalle dinamiche sociali e culturali, evolvendosi nel tempo, proprio come il romanzo e il prodotto audiovisivo, che si adattano ai cambiamenti storici e sociali in cui vengono letti o fruiti.

Successivamente, è stata sollecitata una riflessione più approfondita da un’analisi comparativa tra il testo scritto e la scena del film con AD. Qui gli studenti hanno potuto apprezzare come le emozioni espresse nel testo siano state tradotte dapprima in immagini e poi nuovamente in parole, offrendo agli studenti un nuovo input orale. Questo processo di traduzione intersemiotica, che passa da un sistema di testo scritto a un sistema di segni visivi per poi riapprodare a un sistema di segni verbali, offre agli studenti non solo molteplici stimoli sensoriali, attivando più canali, ma stimola anche la riflessione critica sulle scelte che hanno guidato i processi interpretativi.

Come evidenziato nel precedente articolo, questo approccio ha il pregio di stimolarel’empatia negli studenti, favorendo lo sviluppo di alcune soft skills quali la comprensione interculturale e il pensiero critico.

AD e didattica: oggetti che parlano, emozioni che emergono

L’esperimento didattico ha inoltre evidenziato come l’AD possa rivelare l’importanza degli oggetti come strumenti narrativi che arricchiscono l’interpretazione di un’opera letteraria e del suo adattamento filmico.

Secondo Rampazzo Gambarato (2000), gli oggetti definiscono una cultura materiale nel tempo e nello spazio, mobilitando emozioni e offrendo molteplici chiavi di lettura. Nei film, infatti, essi possono riflettere gli stati d’animo dei personaggi in modo esplicito o implicito attraverso la loro immagine, grazie a tecniche quali la ripetizione, lo zoom o l’utilizzo di diverse angolazioni.

Nel romanzo Emma di Jane Austen, la carrozza simboleggia lo status sociale e l'indipendenza di Emma, mentre per Miss Bates e Harriet Smith rappresenta la dipendenza, evidenziando la loro vulnerabilità economica e sociale. Nel film diretto da de Wilde (2020), la carrozza diventa un elemento narrativo autonomo che, in una scena chiave, simboleggia il distacco emotivo tra Emma e Mr. Knightley, fungendo da ostacolo fisico alla loro comunicazione.

Analogamente, il pianoforte svolge un ruolo simbolico significativo nel romanzo, non solo come simbolo di status sociale, ma anche come oggetto del mistero e rivelatore delle relazioni interpersonali.

Nel contesto del suddetto esperimento didattico, gli studenti hanno dimostrato di aver meglio compreso il significato degli oggetti e la loro relazione con i personaggi grazie al prodotto audiovisivo audio-descritto, che ha evidenziato come tali oggetti influenzino e modifichino le esperienze dei personaggi. Le espressioni facciali e le emozioni correlate, descritte meticolosamente nell'audio-descrizione, hanno aiutato gli studenti a comprendere anche una scena muta focalizzata sulla musica, concentrandosi sui volti dei personaggi. L’AD ha permesso di focalizzare l'attenzione in modo meticoloso su dettagli che potrebbero passare inosservati, come un'espressione del viso di ambigua interpretazione o anche un oggetto apparentemente privo di significato, offrendo così una chiave di lettura più approfondita e consapevole, pur mantenendo una visione oggettiva per il fruitore.

L’audio-descrizione, applicata agli adattamenti filmici di romanzi, affronta inoltre la sfida di rappresentare anche la psicologia dei personaggi e di caratterizzarli visivamente. Come sottolineano ad esempio Schor (2001) e Lynch (2015), il discorso indiretto libero utilizzato da Jane Austen risulta difficile da tradurre in immagini; tuttavia, l’AD è in grado di restituire la profondità di tale dialogo descrivendo gesti ed espressioni facciali e dando loro un senso completo all’ascoltatore.

In questo modo, l’AD non solo rende accessibile l’esperienza cinematografica, ma avvicina il pubblico alla complessità originale, contribuendo a una comprensione più nitida dell’opera letteraria e del suo adattamento.

Un approccio multimodale per una scuola più sensibile

L'AD è uno strumento prezioso per arricchire e rendere più inclusivo l'apprendimento linguistico e letterario. Utilizzando film, opere d'arte o testi audio-descritti si coinvolgono tutti gli studenti, rispettando i loro ritmi e stili di apprendimento. Come sottolinea Daloiso (2017), un approccio multimodale risponde alle diverse esigenze degli studenti, contribuendo a costruire una scuola più inclusiva e sensibile alle esigenze di ciascuno.

Riferimenti bibliografici

  • Austen, J. (1815/2022). (J. Mullan, Ed.). Oxford University Press. (Opera originale pubblicata nel 1815).
  • Bogoni, C. (2024). Emma under the Microscope: Exploring Audio Description to Foster Language, (Inter-)Cultural, and Literary Skills within Jane Austen’s World. A Didactic Proposal (Tesi di laurea magistrale, Università degli Studi di Parma). Archivio istituzionale dell'Università degli Studi di Parma.
  • Brown, B. (2001). Thing Theory. Critical Inquiry, 28(1), 1–22. http://www.jstor.org/stable/1344258
  • Daloiso, M. (2017). Supporting Learners with Dyslexia in the ELT Classroom, Oxford, Oxford University Press.
  • De Wilde, A. (regista). (2020). Emma. Amazon Prime Video.
  • Gambarato, R. R. (2010). Methodology for film analysis: The role of objects in films. Fronteiras – Estudos Midiáticos, 12(2), 105–115. https://doi.org/10.4013/fem.2010.122.05
  • Hodder, I. (2014). The entanglements of humans and things: A long-term view. New Literary History, 45(1), 19-36. https://doi.org/10.1353/nlh.2014.0005
  • Lynch, D. S. (2015). Screen Versions. In P. Sabor (Ed.), The Cambridge Companion to Emma, Cambridge University Press, pp. 185-187
  • Schor, H. (2003). Emma interrupted: Speaking Jane Austen in fiction and film. In G. MacDonald & A. MacDonald (Eds.), Jane Austen on Screen. Cambridge University Press, p.144
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