In questo ormai lungo tempo di convivenza con la pandemia, i concetti di isolamento e quarantena, il timore del contagio e della malattia hanno fatto irruzione nello scenario di vita di molti bambini. L’apparente semplicità con cui i bambini si adattano ai cambiamenti, anche dolorosi, non deve però ingannare: infatti, dietro a uno sguardo confuso e a poche domande, si celano emozioni e vissuti che è importante affrontare. Anche superando il naturale istinto di protezione dei bambini dalle sofferenze, caratteristico di noi genitori.

Per aiutare gli adulti ad affrontare con i più piccoli il tema della malattia, dell’isolamento e della solitudine, nasce il sequel “Storia di un coronavirus: Quando torni a casa, papà?” (scaricabile gratuitamente qui) che ha di nuovo per protagonisti la piccola Margherita e i suoi fratellini, questa volta alle prese con il tempo sospeso della malattia e del ricovero del loro papà. Il racconto ha l’intento di dare voce e fare circolare i pensieri e le emozioni che si scatenano intorno all’assenza, lasciando ai diversi personaggi il compito di mettere in rilievo tutte le differenti e possibili sfaccettature emotive, senza mai tentare di fornire rassicurazioni posticce o soluzioni onnipotenti e magiche.
Il racconto si rivolge a tutti i bambini, a partire dai 2 anni, ponendo un’attenzione specifica ai bambini con bisogni comunicativi complessi e disturbi del neurosviluppo, attraverso una versione adattata e tradotta in simboli con gli strumenti della comunicazione aumentativa, secondo il modello inbook.
Questo nuovo e-book, come i precedenti, è nato all’interno del gruppo di lavoro dell’ Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, con il coordinamento di Antonella Costantino.
Nei racconti precedenti, l’autrice Francesca Dall’Ara e l’illustratrice Giada Negri avevano trattato i temi del “come” spiegare il virus ai bambini (“Storia di un Coronavirus”); del lento rientro in una nuova quotidianità (“Storia di un Coronavirus. Mamma, usciamo?”) e del ritorno a scuola (“Storia di un Coronavirus. Maestra, come si fa?”). Di quest’ultimo racconto, la nostra casa editrice ha pubblicato anche un’edizione cartacea, i cui diritti d’autore saranno devoluti, insieme a una parte dei ricavi, a #RUNFOREMMA & friends Onlus, un’associazione che sostiene progetti per bambini con disabilità gravi www.runforemma.it.