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Maternità e salute mentale: aiutare le madri significa aiutare i bambini

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale Materna, il punto sull’impatto che la pandemia ha avuto sulla salute delle donne in attesa e delle neo mamme, con un breve vademecum per l’aiuto nel periodo perinatale

Le conseguenze della pandemia sulla salute mentale delle donne in attesa e delle neo-mamme

Il 5 maggio ricorre la Giornata Mondiale della Salute Mentale Materna: è un appuntamento importante per tutti noi, tanto più in questo momento di emergenza psicologica e sociale, oltre che medica, legate al Covid-19. Purtroppo, nel vivere comune, ancora troppo scarsa è la consapevolezza dell’esistenza e dell’entità dei problemi di salute mentale che le donne possono vivere durante la gravidanza e nel primo anno dopo il parto.
Quest’anno è particolarmente importante puntare i riflettori sui problemi di salute mentale perinatale in quanto la pandemia ha cambiato radicalmente il modo in cui i Servizi vengono forniti alla popolazione e quindi la loro fruibilità e accessibilità. Insieme a ciò, la pandemia ha anche portato ad una vera e propria crisi psicologica e ad un’emergenza psichiatrica non ancora del tutto visibili ai non addetti ai lavori.
Alcuni studi sempre di più ci segnalano quanto i bambini e gli adolescenti sono stati particolarmente colpiti dal punto di vista psicologico, e con loro i genitori che si sono ritrovati a dover governare un’emergenza nell‘emergenza. Molte famiglie si sono trovate a dover gestire lavoro e figli a casa da scuola, senza il supporto di nonni e di strutture educativo-scolastiche adeguate all’attuale contesto pandemico e alle regole di distanziamento sociale. A questa quotidianità familiare complessa spesso si aggiungono situazioni lavorative incerte che talvolta si sommano ad ulteriori carichi psicologici e assistenziali legati alle condizioni da malattia Covid-19 presente in alcuni membri della famiglia o addirittura a lutti inaspettati, di cui conosciamo bene le tragiche conseguenze a breve e a lungo termine.

Possiamo senz’altro pensare alla pandemia come ad un’emergenza bio-psico-sociale che per le donne/coppie in attesa e nel postparto accentua l’incertezza che già è insita in questa delicata fase di transizione del ciclo di vita familiare. Inevitabilmente, in questa situazione emergenziale assistiamo purtroppo ad un aumento e ad un potenziamento dei fattori di rischio per lo sviluppo di disturbi emotivi perinatali.

L’isolamento, sociale, l’impossibilità/l’incertezza di avere per esempio accanto il compagno durante il travaglio e nei primi giorni postparto, l’impossibilità di avere le famiglie d’origine accanto nel supporto pratico ed emotivo, l’instabilità lavorativa e quindi economica, che si è fatta più evidente e sta colpendo molte donne che già in gravidanza venivano penalizzate, sono solo alcuni degli aspetti salienti che caratterizzano questo periodo storico.

Recenti rassegne sull’effetto della condizione emergenziale legata al Covid-19 hanno per esempio dimostrato un incremento del rischio di disturbi d’ansia tra le donne in gravidanza e in quelle che si trovano nei mesi successivi alla nascita del proprio figlio (Hessami et al., 2020). Se nella popolazione generale emerge un aumento significativo della prevalenza dei disturbi d’ansia, di quelli depressivi, del sonno e del distress psicologico, questo incremento appare maggiore nelle donne pluripare rispetto alle primipare e nelle donne che si trovano nel primo e terzo trimestre di gravidanza (Yan et al., 2020).

Come salute psicologica delle mamme e salute psicologica dei bambini sono collegate

Oltre a ciò, grazie a un’enorme mole di ricerche, oggi sappiamo che dalla salute psicologica gravidica e postnatale della madre (e del padre) dipende la salute psicologica del bambino; inoltre, più risulta piccolo d’età il bambino, maggiori si dimostrano le evidenze e le conseguenze degli effetti della sofferenza materna e paterna sul suo sviluppo psicologico e sulla sua salute in generale (Stein et al., 2014; Lewis et al., 2015; O’Donnel et al., 2017). Sappiamo infatti che stress prolungati in gravidanza e nel postparto possono alterare i profili di alcuni parametri ematochimici materno-fetali ed avere conseguenze sia sulla condizione psicologica materna che sullo sviluppo emotivo, cognitivo e relazionale del bambino (Kingston e Mughal, 2018).
Questi effetti si amplificano ulteriormente per chi vive in situazioni di svantaggio socio-culturale ed economico (Stein et coll., 2014). Le ricadute negative sulla famiglia e sull’intera società sia in termini di salute che in termini economici sono importanti. In proposito non si può certo non citare lo studio inglese di Bauer e collaboratori (Bauer e coll, 2014) che ha stimato per ogni singola coorte di bambini nati in Gran Bretagna in ogni singolo anno, una spesa sanitaria globale di £8.1 miliardi. In particolare, il 72% di questi costi sembrerebbero gravare sulle conseguenze avverse legate alla salute del bambino.

Sappiamo che i bambini di oggi saranno gli adulti di domani.
Pertanto, tutelare la salute emotiva delle madri significa investire sulla salute mentale e sul benessere psicologico di quei bambini e quindi sul nostro stesso futuro sociale. Dati questi presupposti riteniamo che quest’anno il 5 maggio sia un’ulteriore occasione per sensibilizzare ancor di più l'opinione pubblica sui problemi di salute mentale in gravidanza e dopo il parto, per sostenere le donne che stanno vivendo queste difficoltà, per cambiare gli atteggiamenti verso la salute mentale perinatale e aiutare le famiglie ad accedere alle informazioni, alle cure e al supporto di cui hanno bisogno per vivere serenamente la loro esperienza di futura mamma o neo-mamma.

Come aiutare mamme e bambini prima e dopo il parto: un breve vademecum

Ecco alcuni punti importanti da tenere presenti non solo in questa giornata, ma sempre quando incontriamo una donna in gravidanza e nel primo anno dopo il parto:

  • Mamme in mente, bimbi in mente…. Aiutare le madri significa aiutare i bambini!
    In Italia 1 neo-mamma su 10 circa soffre di qualche tipo di disturbo perinatale dell'umore e d'ansia. Spesso questi disturbi passano inosservati e non vengono curati, con conseguenze che possono essere pesanti e a lungo termine sia per la madre che per il bambino.

  • Nessuno è immune!
    Donne di ogni cultura, età, livello di reddito ed etnia possono sviluppare disturbi dell'umore nel periodo perinatale. I sintomi possono comparire in qualsiasi momento durante la gravidanza e i primi 12 mesi dopo il parto. È quindi importante render noto che attualmente le donne hanno a disposizione sia percorsi di cura di tipo psicologico di comprovata efficacia, sia terapie farmacologiche. Queste ultime possono essere assunte sia in gravidanza che durante l’allattamento, senza conseguenze per il bambino.

  • Rompiamo gli stereotipi ….. Ansia e depressione e le malattie psichiatriche non sono colpe di cui vergognarsi!
    A volte le donne sono considerate e si considerano deboli ed incapaci come madri se si sentono in difficoltà emotiva o vivono emozioni forti che non hanno mai vissuto, hanno paura di essere considerate pazze o delle cattive madri. La costruzione della consapevolezza, mira a rendersi conto della difficoltà e della possibilità di essere aiutate ad uscirne.

  • Non c’è salute senza salute mentale!
    Aumentare la consapevolezza dell’esistenza dei problemi legati alla salute mentale perinatale e che questi sono più frequenti di quel che si creda, potrà portare ad un cambiamento sociale con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'assistenza per le donne che vivono queste difficoltà e queste sofferenze. È importante ridurre lo stigma che accompagna la malattia mentale materna.

Impegniamoci quindi a chiedere sempre alle mamme come si sentono veramente ed incoraggiamole, se emotivamente sofferenti, a cercare aiuto rivolgendosi a professionisti qualificati e competenti che si occupano di salute mentale perinatale.

Bibliografia
Hessami K., Romanelli C., Chiaruzzo M., Cozzolino M (2020).: COVID-19 pandemic and maternal mental health: a systematic review and meta-analysis, The Journal of Maternal-Fetal & Neonatal Medicine 2020
Yan H, Ding Y ,Guo W (2020).: Mental Health of Pregnant and Postpartum Women During the Coronavirus Disease 2019 Pandemic: A Systematic Review and Meta-Analysis Front. Psychol., 25 November
Howard LM, Piot P, Stein A. (2014). No health without perinatal mental health.Lancet. Nov 15;384
Kingston D., Kaschif Mughal M. (2018). Stress perinatale materno. In Psicologia Clinica Perinatale, Quatraro R.M., Grussu P.,19-70.
Lewis AJ, Austin E, Knapp R, Vaiano T, Galbally M. (2015). Perinatal Maternal Mental Health, Fetal Programming and Child Development. Healthcare (Basel). Nov 26;3(4):1212-27.
O’Donnell K.J., Michael J.(2017). Meaney Fetal Origins of Mental Health: The Developmental. Origins of Health and Disease Hypothesis Am J Psychiatry 174:319–328.
Stein A., Pearson R.M., Goodman S.H., Rapa E., Rahman A., McCallum M., Howard L.M., Pariante C.M. (2014) Effects of perinatal mental disorders on the fetus and child Perinatal mental health 3 Lancet 384: 1800–19.

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