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Che cos’è la Terapia Metacognitiva

Domande e risposte su questa terapia che focalizza il lavoro terapeutico sulla metacognizione

 

 

Che cos’è la Terapia Metacognitiva?

La terapia metacognitiva è una terapia cognitiva che focalizza il lavoro terapeutico sulla metacognizione. La metacognizione considera il pensiero applicato al pensiero: monitora, controlla e valuta il processo e il prodotto della coscienza, ed è ritenuta di vitale importanza per comprendere come opera la cognizione e come questa generi l’esperienza cosciente che abbiamo di noi e della realtà che ci circonda. La terapia metacognitiva si focalizza sulla rimozione degli stili di pensiero inadeguati, proponendo che qualsiasi modificazione del contenuto cognitivo possa avvenire solamente se esso viene affrontato a livello metacognitivo.

 

 

Per quali disturbi è indicata la Terapia Metacognitiva?

La terapia metacognitiva è applicata principalmente ai disturbi psicologici quali:

  • Disturbo d’ansia generalizzato (DAG), caratterizzato da una preoccupazione eccessiva e di difficile gestione, congiuntamente alla presenza di altri sintomi ansiosi.

  • Disturbo da stress post-traumatico (PTSD), quando una persona manifesta sintomi persistenti di stress dopo un mese dal verificarsi di un evento che ha messo a repentaglio la sua o l’altrui vita.

  • Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), la cui caratteristica principale è la presenza di ossessioni e compulsioni.

  • Disturbo depressivo maggiore (DDM), definito dal DSM-IV come “un periodo di almeno due settimane in cui è presente un tono dell’umore depresso o la perdita d’interesse o di piacere per quasi tutte le attività”.

 

 

Cos’è la Sindrome Cognitivo-Attentiva?

La Sindrome Cognitivo-Attentiva (Cognitive Attentional Syndrome, CAS) si manifesta con fenomeni di preoccupazione, ruminazione, focalizzazione dell’attenzione e con l’uso di strategie di coping e/o di autoregolazione disfunzionali. Il pensiero del paziente è quindi focalizzato sulla minaccia. La difficoltà del soggetto riguarda piuttosto il modo di pensare, ricorrente e inflessibile, che si presenta in risposta alla comparsa di pensieri, emozioni, sensazioni e credenze negative.

 

 

Cosa sono le credenze metacognitive?

Con l’espressione “credenze metacognitive” si indicano le idee e le teorie che ognuno di noi ha in merito al contenuto dei propri pensieri, all’efficienza della propria memoria e alla propria capacità di concentrazione.

Le credenze metacognitive positive riguardano il beneficio o il vantaggio di rimanere coinvolti nell’attività cognitiva che costituisce la Sindrome Cognitivo-Attentiva (“Se mi preoccupo del futuro, riuscirò a evitare il pericolo”).

Le credenze metacognitive negative riguardano invece l’incontrollabilità, il significato, l’importanza e la pericolosità dei pensieri e delle esperienze cognitive (“La preoccupazione danneggerà la mia mente”).

 

 

Cosa sono le strategie metacognitive?

Le strategie metacognitive sono strategie adottate per riuscire a raggiungere un’autoregolazione cognitiva ed emotiva, con cui si cerca di controllare e modificare i propri pensieri. L’uso di queste strategie si ripercuote sull’attività cognitiva che, in questo modo, può essere modificata, intensificata o bloccata.

 

 

Cosa sono le esperienze metacognitive?

Le esperienze metacognitive sono esperienze soggettive che influenzano il comportamento. Fanno riferimento a come le persone valutano le situazioni e le sensazioni riguardo alla propria condizione mentale.

 

 

Cosa sono i modi?

I modi sono delle modalità che utilizziamo per osservare e comprendere la realtà.

Il modo oggetto è un modo in cui non si riescono a distinguere i pensieri e le credenze dalle conoscenze dirette di sé e del mondo. Il modo metacognitivo è una modalità di osservare i pensieri a livello cosciente e viverli come eventi interni separati da sé e dal mondo.

 

 

Cos’è il modello A-M-C?

Il modello A-M-C è una riformulazione proposta dalla Terapia Metacognitiva del modello A-B-C. Nel modello classico un evento (A) comporta l’attivazione di un pensiero o di una credenza irrazionale (B), che provoca conseguenze a livello emotivo e comportamentale (C). Il modello A-M-C considera l’evento (A) come interno e non esterno. La componente ‘M’ è costituita dalle credenze metacognitive e dal CAS. I pensieri automatici negativi, così come anche le credenze comuni (B), sono sia valutati che influenzati dai processi metacognitivi (M).

 

 

Quali sono gli step della Terapia Metacognitiva?

Dopo lo screening diagnostico iniziale, nella fase di assessment il terapeuta utilizza il modello A-M-C come “mappa concettuale” per riuscire ad avere una prima impressione sulla natura del CAS, sulle credenze metacognitive e sui sintomi. Una volta definite le caratteristiche delle risposte emotive e comportamentali, si procede con la valutazione della gravità dei sintomi. Dopo aver identificato l’evento interno (ad esempio, il primo pensiero di una lunga catena di preoccupazioni), il terapeuta procede a esplorare la natura del CAS e le metacognizioni associate.

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