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La terapia EMDR con bambini e adolescenti

Usare questo approccio terapeutico di psicoterapia integrata per il superamento degli eventi traumatici può rivelarsi utile anche in età evolutiva

Integrare la terapia EMDR nella pratica professionale può rivelarsi impegnativo. La sensazione iniziale di imbarazzo e poca familiarità con alcuni suoi passaggi fa sì che spesso i clinici esitino nell’avviare il modello. Ciò può risultare ancora più sfidante per i terapeuti che si occupano di età evolutiva, specialmente se abituati a un approccio poco direttivo e a interpretare ciò che il bambino fa mentre gioca.
Il fatto che non esistano sufficienti ricerche sulla terapia EMDR nel settore dell’infanzia non significa in alcun modo che essa sia controindicata. 

In realtà, anche i bambini molto piccoli rispondono bene a tutte le fasi dell’EMDR. 

Pertanto, dopo aver intrapreso la formazione di base, l’utilizzo del modello con un bambino richiede, in primo luogo, esperienza e formazione nel lavoro con l’età evolutiva. In seguito, il terapeuta deve introdurre abilità cliniche appositamente progettate per i bambini, che rendano possibile adattare le parti del protocollo all’interno di una cornice evolutiva appropriata al singolo soggetto. Distillare le parti della terapia EMDR con tecniche di terapia del gioco o di arte terapiarisulta efficace con tutti i pazienti, e in particolar modo con i più piccoli.
Nonostante la terapia EMDR sia scandita da otto fasi, il processo di psicoterapia è in realtà spesso circolare, con il clinico che ha bisogno di tornare a fasi precedenti quando nuove reti mnestiche diventano accessibili e attivate, e di conseguenza emergono maggiori informazioni.
Ad esempio, dopo aver raccolto un’anamnesi completa e creato un piano di trattamento, il terapeuta potrebbe apprendere informazioni nuove e/o più dettagliate sulla storia del paziente durante la fase di assessment. In base a ciò, potrebbe stabilire che questi ha bisogno di ulteriori risorse per tollerare la rielaborazione delle nuove informazioni. Il ritorno alla fase di preparazione per creare nuove risorse avviene di frequente con i bambini, che cambiano esperimentano il mondo con grande rapidità. 
Potenziare le risorse del paziente lo aiuta a tollerare le fasi di rielaborazione del trauma e a giungere a una risoluzione adattiva dei sintomi.

La terapia EMDR è spesso imprevedibile e sorprendente, poiché terapeuta e paziente scoprono insieme come quest’ultimo abbia sperimentato e consolidato l’evento traumatico. Spesso emerge un grosso «pezzo mancante» che spiega perché l’evento si sia incapsulato nella memoria dell’individuo e non si sia risolto attraverso il naturale processo di guarigione.

In ogni fase della terapia EMDR il clinico deve essere consapevole del fatto che i bambini elaborano in modi peculiari ed è chiamato a seguire il loro particolare processo di guarigione. 

È qui che egli può integrare gli strumenti che fanno già parte del suo bagaglio professionale. La capacità di ascoltare, entrare in sintonia e usare abilità cliniche facilita il processo di trattamento. Inoltre, il terapeuta deve operare una traduzione dal linguaggio degli adulti a quello dei bambini, essenziale per il processo, per tutte le otto fasi EMDR.
I terapeuti specializzati nell’età evolutiva potrebbero essere tentati di interpretare ciò che il bambino pensa o prova; tuttavia, con l’EMDR è utile seguire la guida del paziente e aderire al protocollo attuandolo in un modo per lui comprensibile.
I giovani pazienti potrebbero aver bisogno di assistenza per esprimere ciò che stanno sperimentando: è quindi compito del terapeuta infantile aiutare il bambino a trovare le parole e/o i modi per esprimere se stesso; tuttavia, i clinici devono stare attenti a non istruire troppo e a non influenzare i significati personali. Usare domande non ingannevoli che iniziano con «Mi chiedo» può essere utile per insegnare al bambino che non c’è una risposta giusta e che la sua esperienza è quello che conta; il contributo dei genitori è importante, mala sua esperienza è ciò che dirige il trattamento. È su questo principio che si fonda la terapia EMDR con bambini e adolescenti.

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