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I mini gialli dei dettati 2
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Cos’è il «Disturbo Borderline di Personalità», un disturbo ancora sconosciuto

I comportamenti tipici delle persone affette dal Disturbo Borderline di Personalità (DBP) e le difficoltà che incontrano i familiari di queste persone

Che cos’è il Disturbo Borderline di Personalità (DBP)

Il Disturbo Borderline di Personalità (DBP) è un disturbo psichiatrico grave e persistente, caratterizzato da marcata impulsività, instabilità dell’umore e problemi nei rapporti interpersonali. Il DBP è stato inserito tra i vari disturbi di personalità del DSM-IV-TR (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quarta edizione rivisitata, 2000), pubblicato dall’Associazione Psichiatrica Americana. Il DBP è stato definito nel DSM-IV-TR come un’ «instabilità pervasiva delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e marcata impulsività, comparse nella prima età adulta e presenti in un’ampia varietà di contesti».

Viene identificato sulla base di 5 (o più) criteri, che comprendono:

  • Sforzi disperati di evitare un abbandono reale o immaginario.

  • Un quadro di relazioni interpersonali intense e instabili, caratterizzate dall’alternanza tra i due estremi dell’idealizzazione e della svalutazione.

  • Alterazione dell’identità: immagine di sé marcatamente e persistentemente alterata.

  • Impulsività in almeno due aree potenzialmente dannose per il soggetto (ad esempio: spese compulsive, sesso promiscuo, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate).

  • Ricorrenti comportamenti, gesti e minacce di carattere suicidario o comportamenti automutilanti.

  • Instabilità affettiva dovuta a marcata reattività dell’umore (ad esempio: episodi di intensa disforia episodica, irritabilità o ansia che solitamente durano alcune ore e solo raramente più di alcuni giorni).

  • Sentimenti cronici di vuoto.

  • Rabbia immotivata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia (ad esempio: frequenti manifestazioni di collera, rabbia costante, ricorrenti scontri fisici).

  • Ideazione paranoide o gravi sintomi dissociativi transitori, correlati allo stress.

Marsha Linehan, l’ideatrice del più studiato trattamento per il DBP basato su evidenze scientifiche, sa descrivere il disturbo in un modo più comprensibile per le famiglie, rispetto al DSM, con il suo linguaggio ufficiale.

Le persone con DBP presentano disregolazione emotiva (scoppi d’ira, instabilità emotiva), disregolazione interpersonale (instabilità delle relazioni volta a evitare l’abbandono), disregolazione comportamentale (minacce di suicidio o comportamenti suicidari), comportamenti impulsivi (comportamenti disfunzionali), disregolazione cognitiva (scarsa capacità di risolvere i problemi, rigidità di pensiero, pensiero del tipo «o bianco o nero», ideazione paranoide e autoreferenzialità) e disregolazione del Sé (confusione del senso di identità, dilagante senso di vuoto e dissociazione).

Le difficoltà delle famiglie nell’accettare una diagnosi di Disturbo Borderline di Personalità

Molti familiari sono all’oscuro del fatto che i comportamenti preoccupanti con cui hanno a che fare tutti i giorni sono in realtà sintomi di un disturbo specifico chiamato DBP. Benché la persona che amate presenti evidenti segnali di malessere emotivo, spesso i clinici non informano le famiglie che il loro caro soddisfa i criteri per una diagnosi di DBP, non parlano loro dei sintomi o di quanto il DBP possa incidere sulla loro vita.

Le famiglie che lottano contro il DBP si sentono isolate perché il DBP è un disturbo pressoché sconosciuto. La sua diagnosi è confusa, i trattamenti di provata efficacia non sono disponibili ovunque ed è spesso difficile trovare sostegno, materiale informativo e comprensione.

Questi fattori possono contribuire a delineare il quadro delle difficoltà che incontrano i familiari nell’accettare una diagnosi di DBP. La percezione generale che si ha oggi del DBP equivale a quella relativa alla comparsa dell’AIDS negli anni Ottanta, prima che questa sindrome venisse accettata e capita. Attualmente, il DBP è considerato un po’ la cenerentola della psicoterapia; nonostante la devastazione che provoca e la sua diffusione, questa patologia riceve pochissimi fondi per la ricerca.

I comportamenti tipici delle persone con Disturbo Borderline di Personalità

Molte persone con DBP sono grado di controllare i propri comportamenti in situazioni pubbliche o in presenza di sconosciuti. Essi hanno la capacità di apparire calmi e competenti, di agire «come se» stessero «bene», ma non riescono a mantenere questo stesso comportamento anche nel rapporto con i propri familiari. Per le famiglie, questa competenza apparente è uno tra i più frustranti, inquietanti e sconcertanti aspetti del DBP. I familiari che osservano i repentini cambiamenti nei comportamenti del proprio caro, che manifesta forte disregolazione emotiva a casa ma è apparentemente calmo e posato in presenza di altri, cominciano a dubitare delle loro impressioni. Potrebbero credere di aver immaginato l’esistenza di una malattia. In parte è proprio a causa di questa «competenza apparente» che è così difficile accettare o credere che la persona che amate stia veramente provando quell’estrema sofferenza emotiva che caratterizza il DBP.

In genere, le capacità intellettive di gran parte di coloro che hanno il DBP non sono interessate dal disturbo. Essi sono perfettamente in grado di laurearsi, diventare medici, avvocati, amministratori delegati e avere carriere di successo. Molti sono dotati di un notevole talento creativo. Ma nonostante le loro competenze intellettive, i sintomi di sofferenza emotiva persistono.

Molte delle persone con DBP non hanno mai subito un ricovero, né tentato il suicidio o compiuto atti autolesivi. Tuttavia, nonostante la loro «alta funzionalità» e competenza apparente, spesso le persone con DBP non riescono a raggiungere un alto grado di soddisfazione nella loro vita e sembrano invece vivere un’esistenza di quieta disperazione.

È sconcertante vivere con qualcuno che in pubblico si comporta benissimo ed è in grado di assumere condotte altamente funzionali, mentre in famiglia è estremamente irrazionale e violento. In presenza di tale dualità, è difficile continuare a essere di supporto e provare compassione per la persona amata.

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