IT
I mini gialli dei dettati 2
Carrello
Spedizioni veloci
Pagamenti sicuri
Totale:

Il tuo carrello è vuoto

|*** Libro Quantità:
Articoli e appuntamenti suggeriti

Quali sono i compiti dell’assistente sociale?

Nonostante condivida scopi e mandati con altri operatori, è indispensabile fare chiarezza sulle peculiarità che derivano dall’esercizio della professione.

Solo in Italia esiste una differenziazione netta tra assistenti sociali e altre professioni, tuttavia tutte condividono scopo e principi guida. Per questo potrebbe presentarsi un po’ di confusione tra il ruolo dell’assistente sociale e quello di altri colleghi operatori sociali come, per esempio, gli educatori.

La definizione internazionale di lavoro sociale accomuna e definisce il ruolo degli operatori sociali attraverso lo sguardo volto alla promozione del cambiamento sociale con attenzione al rispetto dei principi di giustizia sociale ed equità. Il lavoro sociale, quindi, costituisce l’insieme delle discipline delle professioni sociali che hanno il compito di promuovere interventi di aiuto nei confronti delle persone, famiglie, gruppi, comunità.

Questa area tematica interdisciplinare si differenzia dalla logica sanitaria e clinica, la quale si focalizza sulle patologie come cause dei problemi sociali. Il lavoro sociale, invece, segue una logica basata sulla centralità delle relazioni come forza per promuovere il cambiamento. 

La professione dell’assistente sociale si delinea lungo un mandato professionale connesso a specifici compiti e funzioni strutturate e formali del servizio sociale all’interno di organizzazioni di welfare, da cui derivano doveri e responsabilità.

L’Ordine professionale ci viene in aiuto per compiere più accuratamente questa scissione. L’ordinamento della professione di assistente sociale e l’istituzione dell’Albo professionale riconoscono specifiche competenze (art. 1 della legge n.84/1993), ovvero:

  1. L’assistente sociale opera con autonomia tecnico-professionale e di giudizio in tutte le fasi dell’intervento per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio e può svolgere attività didattico-formative.

  2. L’assistente sociale svolge compiti di gestione, concorre all’organizzazione e alla programmazione e può esercitare attività di coordinamento e di direzione dei servizi sociali.

  3. La professione di assistente sociale può essere esercitata in forma autonoma o di rapporto di lavoro subordinato. 

Quando collaborano con i colleghi non gli assistenti sociali non devono stupirsi di condividere parti del medesimo mandato professionale. D’altro canto, però, sarà indispensabile distinguere ed evidenziare le peculiarità che derivano dall’esercizio della professione.

Il consiglio in ogni caso è quello di guardare alle richieste delle persone come occasioni per costruire interventi su misura a partire dal loro punto di vista e dalle loro risorse. Questa funzione viene definita come aiuto aperto poiché non si concentra solo sulla corretta erogazione di prestazioni. In tal senso la prospettiva è quella di sviluppare delle relazioni umane al fine di accompagnare le persone nella ri-organizzazione della propria vita per affrontare le difficoltà.

Leggi anche...
Ti potrebbero interessare...