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Ben-essere in valle 1

Ben-essere in valle

Coprogrammazione e coprogettazione nelle valli di Susa e Sangone

Sintetizzare il percorso e trasmettere quello che il nostro territorio ha realizzato non è facile, non solo perché non siamo così abituati a documentare — grande difetto degli operatori e dei servizi sociali — ma anche e soprattutto perché queste esperienze hanno avuto e hanno come punto di forza quello di riconoscere e promuovere l’importanza delle relazioni: il modo di stare, lavorare e costruire tutti insieme (soggetti pubblici, privati, cittadini), con l’obiettivo di promuovere il maggior benessere possibile del territorio. Con ciò si vuole dire che — senza sottrarre importanza e centralità al che cosa si fa — siamo partiti e ci siamo interrogati sul come, con chi e con quale dinamica relazionale; insieme, mai da soli, volevamo proseguire e trovare modalità nuove, più rispondenti ai bisogni che stavano emergendo, più elastiche e maggiormente adattabili alle esigenze di ogni cittadino, di ogni nucleo familiare, considerando tra l’altro questi ultimi nostri stretti e primi collaboratori.

Tutte cose che da anni studiavamo sui testi, ma che nella pratica avevamo sperimentato solo in parte; questo perché alcuni strumenti utilizzati sino ad allora per la gestione dei servizi in qualche modo inducevano alla competizione, all’individuazione di un vincitore, di un soggetto gestore unico che al massimo si associava con qualcuno, ma sempre in competizione.

Il primo progetto

Per praticare un modo nuovo di lavorare abbiamo cercato di superare la competizione tra i soggetti gestori coinvolti, partendo dal presupposto che non serve uno o pochi «vincitori». 

Noi volevamo che tutti quelli che avessero voglia di lavorare sulla e con la nostra comunità fossero inclusi, se ne sentissero parte, anche conoscendosi tra di loro, e ne traessero vantaggio individuando percorsi utili alla comunità stessa: per questo il nostro primo progetto si è intitolato «Ben-Essere in Valle».

Avevamo a disposizione un finanziamento di 234.000€ destinato a noi — Ente Pubblico gestore dei servizi sociali in forma associata — dalla Regione per la realizzazione di un progetto europeo denominato «WE.CA.RE.» (Welfare Cantiere Regionale). Non era molto ma si è partiti proprio da lì per far sistema e trovare il modo di implementare le risorse, di collegare altre possibilità che già erano o potevano diventare capitale per le valli. 

Con questo progetto abbiamo compiuto due passi fondamentali: l’unificazione di due differenti e autonomi gestori pubblici (la Valle di Susa e la Val Sangone) e un incontro con tutti i principali soggetti del terzo settore interessati a entrambi i territori e a pensare e ragionare insieme a noi. Entrambi questi passi non sono stati privi di difficoltà: i servizi pubblici, anche per ragioni politiche, non erano per nulla abituati a riconoscersi come un unico Ente (Consorzio di servizi per 43 Comuni) e, d’altra parte, anche i soggetti del terzo settore, non avvezzi a questo tipo di collaborazione, si sono sentiti un po’ a disagio.

Abbiamo imparato a fidarci gli uni degli altri, pur rispettando le singole competenze e caratteristiche, ci siamo mossi con responsabilità e rispetto reciproco.

L’articolo completo “Ben-essere in valle” è disponibile sul numero di agosto 2022 della rivista Erickson “Lavoro sociale.

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