Gli uomini fanno la loro storia da sé, ma in un ambiente che li condiziona. Lettera di Engels a Marx
Nel Social work, la dicotomia tra influssi interni ed esterni marca da sempre le teorie e gli umori degli addetti ai lavori. I «problemi» sociali si possono generare per mancanze o irrazionalità risiedenti nell’animo degli uomini o invece per le pressioni insostenibili, o infide, o inique, derivanti da ostili contingenze ambientali.
Analogamente, le «soluzioni» possibili dei suddetti problemi possono darsi per effetto di virtuose combinazioni tra le capacità di azione delle persone interessate e le opportunità, le risorse, e a volte gli aiuti organizzati, che possono nascere da un ambiente questa volta benevolo.
Gli operatori sociali in realtà tendono spesso inconsapevolmente a dilacerare la realtà, dicotomizzandola. A volte mirano verso gli individui, a volte verso le strutture esterne. A tratti psicologizzano, a tratti sociologizzano, perdendo di vista la vera «logica del sociale». Ma già Engels, marxiano di ferro, invitava tutti (lo stesso Marx!) a operare simultaneamente su entrambi i fronti.