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Come utilizzare gli strumenti digitali nella didattica della letteratura

Dai testi online al cloud alle facilitazioni per la metodologia della “classe capovolta”, le tecnologie informatiche offrono molteplici possibilità, anche per la didattica del testo letterario. Vediamo quali sono le principali.

La difficile situazione dell’ultimo anno ha costretto i docenti a declinare l’offerta formativa nella didattica a distanza attraverso le molteplici possibilità (e i molteplici limiti) della tecnologia. In questo contesto, può essere utile cercare di capire quali strumenti digitali possono rendere più flessibile e accessibile la didattica del testo letterario.
Senza contare, inoltre, che la frequentazione degli strumenti digitali è ampiamente suggerita dall’Unione Europea, come dimostra il documento del 2006 che contiene la Raccomandazione del parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente.
Dunque, l’utilizzo delle tecnologie informatiche non solo fornisce nuovi strumenti alla didattica della letteratura, ma aumenta la consapevolezza degli studenti sui limiti e sulle potenzialità delle tecnologie informatiche stesse. Vediamo dunque alcune possibilità didattiche.

Testi online, testi liberi

Una delle prime possibilità offerte dalla tecnologia è la facile reperibilità di testi letterari, disponibili su numerosi siti (tra questi si distingue per la cura dei documenti bibliotecaitaliana.it, oggi curato dall’Università La Sapienza di Roma).
I testi della tradizione possono essere così non solo reperiti gratuitamente, ma anche rielaborati per:
• Rendere più accessibile la lettura con l’utilizzo di font più leggibili, con la regolazione della grandezza dei caratteri e dell’interlinea, con l’impaginazione ecc.
• Esplicitare l’analisi del testo attraverso la sottolineatura di passaggi cruciali, l’aggiunta di commenti di spiegazione, la suddivisione sintattica di capoversi particolarmente complessi.
I testi, dunque, possono essere adattati alle diverse situazioni didattiche per semplificarne la fruizione.

Cloud e comunità ermeneutica

Coniata da Luperini, l’espressione “classe come comunità ermeneutica” indica una classe in cui il significato di un testo letterario emerge attraverso il continuo confronto tra gli studenti, con il docente intento a tracciare il perimetro delle possibilità di interpretazione che emergono dal dibattito. A questa prassi didattica offrono strumenti preziosi i cloud, che consentono di archiviare materiali rendendoli disponibili per tutti gli studenti, e permettono una loro modifica simultanea da parte di molteplici utenti, fornendo così dei supporti flessibili per i lavori di gruppo sui medesimi testi.

Testi capovolti

La classe capovolta (flipped-classroom in inglese) è una pratica didattica che prevede, in estrema sintesi, di spostare fuori dall’aula (ad esempio sotto forma di compiti a casa) la parte dell’apprendimento trasmissivo prima veicolato dalla lezione frontale, per svolgere invece in classe esercitazioni attive e laboratoriali. Questa metodologia didattica può essere svolta anche senza supporti tecnologici, magari chiedendo lo studio del manuale scolastico. Eppure, le nuove tecnologie offrono più possibilità e maggiore flessibilità: è possibile fornire agli studenti materiali aggiuntivi, magari già annotati o commentati, è possibile condividere video-lezioni del docente, o video introduttivi ripresi da altre fonti, lanciando magari già alcuni spunti per le discussioni dei giorni seguenti. Se una delle obiezioni a questo metodo è che nella classe capovolta gli studenti si confrontano da soli con materiali nuovi e complessi, gli strumenti tecnologici permettono di adattare i materiali alle necessità della classe, rendendo più proficue le attività creative svolte in classe. Dopo un anno di utilizzo forzato, dunque, le tecnologie possono rientrare nella classe, aiutando i docenti ad impostare una didattica della letteratura più flessibile e inclusiva.

Bibliografia:
Simone Giusti, Didattica della letteratura 2.0, Roma, Carocci, 2020.
Romano Luperini, Insegnare letteratura oggi, Lecce, Manni, 2013.
Maurizio Maglioni, Fabio Biscaro, La classe capovolta, innovare la didattica con la flipped classroom, Trento, Erickson, 2014.
Paolo Monella, Metodi digitali per l’insegnamento classico e umanistico, Milano, EduCatt, 2020.

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