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Creare un buon clima in classe con la coerenza cuore-mente

Cos’è la coerenza cuore-mente, perché è importante e come è possibile allenarla a scuola per creare un buon clima di apprendimento

Che cos’è la coerenza cuore-mente? Perché è importante trovarla? Come possiamo allenarla e insegnarla?

La coerenza cuore-mente è uno stato di equilibrio tra il cuore e la mente che si raggiunge quando entrambi emettono delle frequenze armoniose tra loro. Questa condizione dà origine a una serie di benefici di natura fisiologica, emotiva, cognitiva, mentale e spirituale, facendo sentire meglio l’individuo.

Pertanto, è importante trovarla, esperirla e allenarla costantemente per il benessere personale e, di conseguenza, per quello professionale e sociale. Quando si raggiunge la coerenza cuore-mente, infatti, le relazioni sociali migliorano, le connessioni emozionali gradevoli con le altre persone si intensificano e si crea un buon campo energetico. In questo stato, quando siamo in classe, la “illuminiamo”; il contagio sociale o emotivo, infatti, influenza tutti.

Cosa possiamo fare per emanare un’energia piacevole e creativa nella nostra classe e influenzare in modo positivo gli apprendenti?

Innanzitutto, è necessaria la conoscenza (per la mente). Più capiamo “cosa” e “perché” lo stiamo facendo, più il “come” farlo diventa facile. Quindi, teoria, studio e formazione continua.

Siamo così pronti per passare all’esperienza (per il corpo), per mettere in pratica, in modo sistematico, strutturato e costante, delle tecniche precise nella e per la nostra persona. Prima tra tutte, la regolazione del respiro. Con tre minuti di pratica meditativa al giorno, possiamo rallentare la nostra frequenza e il livello dell’ormone dello stress cala.

Lo stato profondo in cui possiamo entrare attraverso l’esperienza meditativa ci permette di andare oltre il conscio, di trascendere difficoltà, problemi, emozioni, abitudini, ricordi, pensieri e personalità e di raggiungere la coerenza cuore-mente.

Infine, in ogni classe, di qualsiasi ordine, grado, lingua, livello e disciplina, possiamo implementare, per esempio, l’appello delle emozioni, chiedendo agli apprendenti di chiudere gli occhi, toccarsi il petto sulla parte del cuore con una o due mani, rallentare e controllare la respirazione (almeno 3 secondi per l’inspirazione e 3 per l’espirazione) e di ascoltarsi senza giudicare. Finito ciò, ogni apprendente risponde all’appello con lo stato emotivo che prova, attraverso un’immagine, delle parole o gesti e movimenti. In questo modo, ci si allena al contatto con il proprio mondo interno, si percepisce l’energia della comunità-classe e avviene la scoperta della diversità emotiva. In pochi minuti e con attività alla portata di tutti, possiamo quindi instaurare buone pratiche di empowerment, ossia strategie e tecniche che permettono di aumentare autostima, senso di realizzazione e creatività, di perfezionare le competenze metacognitiva e interculturale, oltre a favorire l’autonomia, sviluppare potenzialità e migliorare prestazioni, comunicazioni e rapporti. In questo modo, ogni apprendente può diventare elemento proattivo e prezioso all’interno della classe.

Bibliografia

Damico G. (2020), Le emozioni sono intelligenti, Feltrinelli, Milano.

Sclavi M. (2003), Arte di ascoltare e mondi possibili, Mondadori, Milano.

Dodman M., “Empowerment come strategia di sviluppo di ambienti di apprendimento intesi come comunità competenti

Sitografia

https://www.heartmath.com/science/.

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