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Come sostenere gli adolescenti nell’esplorazione del mondo

Un’esperienza didattica in lingua inglese in cui ragazzi e ragazze sono stati incoraggiati a mettere in gioco creatività, coinvolgimento sociale, voglia di novità e di esplorazione.

Un mondo da scoprire

Sebbene generalmente gli adolescenti vengano associati a sensazioni di smarrimento, confusione, mancanza di equilibrio, sono in realtà portatori di un mondo affascinante e sfaccettato, che rende prezioso e stimolante lavorare con loro.
Insegnare alla scuola secondaria di primo grado, in effetti, ci permette di accompagnare gli alunni lungo un percorso ricco e complesso, al quale l’adulto può conferire supporto e struttura.
Daniel J. Siegel, fondatore della psicobiologia relazionale, ci offre una bussola per orientarci in questo affascinante e complesso percorso.

Uno sguardo diverso

Ne La mente adolescente Siegel sottolinea innanzitutto come i cambiamenti che caratterizzano l’affacciarsi all’adolescenza non siano “da contrastare, bensì da incoraggiare”, perché “il modo in cui affrontiamo gli anni dell’adolescenza influisce direttamente sul modo in cui vivremo il resto della vita”.
Quegli sbalzi repentini sono dunque sintomo della fase in cui gli adolescenti creano il loro e il nostro mondo, un’esplorazione che l’adulto è chiamato a guidare in modo costruttivo e non sfidante o conflittuale. Come è possibile assumere questo ruolo?
Siegel identifica le quattro caratteristiche mentali tipiche dei primi anni dell’adolescenza: “la ricerca di novità, il coinvolgimento sociale, una maggiore intensità emotiva e l’esplorazione creativa”. 

Per assumere un ruolo costruttivo, è dunque necessario trovare un equilibrio tra il supporto all’esplorazione, alla creatività, al desiderio di relazioni, e l’imposizione del limite oltre il quale il desiderio diventa eccessivo, inglobante e priva della consapevolezza necessaria per affrontare il mondo nuovo. 

È un passaggio fondamentale quanto delicato, questo, perché richiede ascolto, e la convinzione ferma del valore dell’equilibrio tra forza e accettazione, esplorazione e confini, cammino e fatica. Dobbiamo riuscire a tenere negli occhi la loro bellezza, perché imparino quello sguardo e lo volgano finalmente su sé stessi.

Esplorazione creativa confinata: un’esperienza didattica

Proprio sull’equilibrio tra supporto e confine si fonda l’esperienza didattica del Tourist Hunt (da proporre ovviamente in tempi non-Covid).
Una volta all’anno gli studenti della mia scuola vengono accompagnati in Piazza della Signoria a Firenze dove, divisi in piccoli gruppi, hanno il compito di intervistare rigorosamente in lingua inglese quanti più turisti riescono a fermare. Questa attività, che negli anni di formazione della SSIS era stata esaltata per il suo potere motivazionale, è di grande efficacia didattica, perché permette di avventurarsi in maniera estremamente personale in un perimetro delimitato sotto lo sguardo dell’insegnante che supervisiona in lontananza. 

All’interno dei confini fisici della Piazza – da cui è proibito allontanarsi – molteplici dimensioni vengono esplorate: la curiosità, il timore, la vergogna, il divertimento, l’intuito, i compagni che sono risorsa e supporto, i compromessi, l’entusiasmo.
L’adulto fornisce struttura non solamente nello stabilire i limiti fisici della missione, ma nel delicatissimo lavoro di preparazione:

Creazione di gruppi con la giusta sinergia e le risorse necessarie per portare a termine il compito;
• Un’attenta stesura delle domande per le interviste durante le lezioni precedenti all’uscita, in cui entra in gioco la tecnica dell’adattamento linguistico;
• Un excursus di strategie ed espressioni utili a gestire momenti di impaccio o difficoltà, sottolineando quanto sia normale sentirsi persi nel parlare una lingua straniera in un contesto autentico, senza che questo ci debba scoraggiare.

È un’esperienza che ci regala uno scorcio autentico di quanto sia non solo possibile ma estremamente gratificante l’integrazione tra lo sguardo adulto e la volontà di crescere ed espandersi adolescente: momenti che testimoniano come, con la giusta bussola, è davvero un wonderful world da esplorare!

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