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Apprendere, insegnare e valutare la conoscenza delle lingue straniere con due nuove scale sulle competenze letterarie 1

Apprendere, insegnare e valutare la conoscenza delle lingue straniere con due nuove scale sulle competenze letterarie

Due nuovi strumenti introdotti dal “Quadro comune europeo di riferimento (QCER) per la conoscenza delle lingue” utili anche per definire un piano didattico di classe

Nell’aprile di questo anno è stata pubblicata dal Consiglio Europeo la più recente versione del “Quadro comune europeo di riferimento (QCER) per la conoscenza delle lingue: apprendimento, insegnamento e valutazione- Companion Volume” – in inglese “Common European Framework of Reference for Languages(CEFR): Learning, teaching, assessment - Companion Volume”.

Tra le differenze rispetto alla versione del 2001 figurano tre nuove scale, rivolte interamente alle competenze letterarie. In questo breve intervento, prenderemo in esame le due scale relative all’attività scolastica. La terza, infatti, “Leggere come attività del tempo libero” (Reading as a leisure activity), analizza invece la lettura intesa come attività ricreativa.

Una nuova scala introdotta dal QCER: “Expressing a personal response to creative texts (including literature)”

A fondamento di questa scala, pensata per le scuole e i gruppi di lettura degli adulti, vi sono due categorie di risposte alla lettura di un testo letterario:

  • engagement: cioè il coinvolgimento emotivo prodotto dalla lingua, dallo stile, dal contenuto del testo.

  • interpretation: cioè il significato attribuito alla trama, ai personaggi e allo svolgimento del libro

I primi due livelli della scala, A1 e A2, descrivono la risposta base ad un testo letterario: lo studente è in grado di esprimere, in semplici parole, le emozioni che il testo suscita in lui, e quali aspetti sono in grado di catturare la sua attenzione.
I gradi successivi certificano invece la capacità di approfondimento. Lo studente di livello B1, ad esempio, è in grado di focalizzarsi su di un personaggio e descriverne il carattere e le peculiarità principali, e sa creare una relazione tra il testo e simili avvenimenti visti in un film, uditi in un racconto o vissuti in prima persona.
Gli ultimi livelli della scala, il B2 e il C1 (non vi sono descrittori al livello C2), sottolineano una capacità di indagine più approfondita: presentare lo svolgimento della trama fornendo una interpretazione personale e sostenere la propria ipotesi con dettagli ed esempi.
Il fatto che questa scala descriva attività cognitivamente più semplici della successiva, non deve farci sottovalutare la sua importanza. Le domande alle quali risponde, infatti, sono alla base di qualunque processo ermeneutico: “come mi fa sentire questo testo?”, “che significato ha per me?”, “che relazione ha con le mie esperienze?”. Il testo letterario è strumento di uno scavo interiore, fornisce il lessico per comprendere e per dare un nome a quello che sentiamo.

La seconda scala introdotta dal QCER: “Analysis and criticism of creative texts (including literature)”

Questa seconda scala, rivolta al grado più alto delle scuole secondarie e all’Università, si fonda su due categorie di risposta al testo più complesse delle precedenti:

  • Analysis, cioè la capacità di analizzare un’opera nei suoi molteplici aspetti (lingua, contest storico, relazioni formali con altre, ecc.)

  • Evaluation, cioè la formulazione di un giudizio personale sugli elementi che costituiscono l’opera nel suo insieme (forma, contenuto, significato, ecc.)

Maggiormente orientata sul testo, richiede già dal livello base capacità analitiche circa la trama e la struttura del brano (A2: “Can identify and briefly describe, in basic formulaic language, the key themes and characters in short”). Già da un livello medio, inoltre, è richiesta la capacità di comparare episodi narrati (B1), e opere diverse (B2), alla ricerca di punti di contatto e differenze.
Si tratta, evidentemente, di una scala che prevede una formazione letteraria più solida, che risponde alla domanda: “cosa posso dire di questo testo alla luce di ciò che conosco?”. È descritta la capacità di destreggiarsi tra figure retoriche, produzioni letterarie di periodi differenti, una ricca varietà di stili, e quella di connettere il testo con uno sfondo di conoscenze già acquisite.

Queste due scale, dunque, possono essere utili strumenti per i docenti, non solo per la valutazione delle competenze letterarie degli studenti, ma anche per la definizione di un piano didattico graduale e capace di sviluppare appieno le potenzialità della classe.

Il volume può essere consultato al seguente indirizzo:
https://www.coe.int/en/web/common-european-framework-reference-languages.

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