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Aiutare bambini e adolescenti ad affrontare il dolore ai tempi del Covid

Come gestire tipologie di dolore nuove o conosciute nei propri figli

La terapia del dolore generalmente si occupa di condizioni severe e/o croniche. Le situazioni nella quale ogni bambino e adolescente sperimentano dolore sono però tra le più disparate: dalla banale sbucciatura, alla mano che afferra la maniglia del bollitore sul gas, ad una caviglia slogata, ma anche un infortunio che fatica a recuperare. Ci sono dolori più importanti come quelli legati a specifiche malattie o patologie che possono diventare anche cronici, ma pure quelli ricorrenti più tipici dei mal di pancia o dei mal di testa rivestono un ruolo nel limitare la qualità della vita. Non dimentichiamoci delle procedure quali esami del sangue! Anch’esse rivestono una loro importanza nel farci percepire il dolore (infatti un conto è farli ogni tanto, un altro è doverli fare spesso). Tutti i dolori hanno il dovere di essere riconosciuti e adeguatamente trattati per non generare possibili ripercussioni nello sviluppo del bambino (memorie del dolore e difficoltà ad esso collegate (Failo, 2020).

Due domande potremmo porci di fronte a questo difficile periodo della pandemia, ovvero come i dolori sopra descritti vengono gestiti sia a casa che nelle strutture sanitarie e se ci sono nuove condizioni di dolore derivanti dalla situazione Covid. Proviamo ad esplorare la prima.

Come vengono gestiti i dolori importanti in tempo di pandemia?

Molto recentemente alcuni studi internazionali hanno sottolineato l’importanza della telemedicina e dei programmi eHealth quale modalità più promettenti per continuare i trattamenti e l’assistenza ai bambini e adolescenti ma anche quale supporto ai loro genitori durante tutti i periodi della pandemia (Eccleston et al., 2020; Badawy & Radovic, 2020). Singolarmente, in due studi italiani è emerso però anche come il mal di testa negli adolescenti sembra essere migliorato durante il lockdown perché si sono ridotti alcuni fattori di stress come la scuola (Papetti et al., 2020), ma questo è avvenuto anche negli adulti con emicrania (Parodi et al., 2020).
Questo ci dice che la gestione di condizioni dolorose preesistenti è possibile anche a casa e, in un periodo come questo, .

La pandemia ha portato nuove condizioni di dolore?

Per rispondere a questa domanda, partiamo da un piccolo studio francese di settembre 2020 (Nathan et al., 2020) che ha cercato di comprendere come si manifesta il Covid nei bambini: ebbene, sembra che i più piccoli (sotto i 2 anni) presentino forme meno aggressive del virus con sintomi quali tosse, fatigue, dispnea e dolore addominale, in ogni caso con meno comorbidità legate ad altre problematiche/patologie preesistenti. Tutti questi sintomi fanno parte del decorso della malattia e scompaiono una volta che essa si è risolta. In questo caso i sanitari sono in grado di prestare tutte le cure necessarie. Altra questione è la comparsa di una nuova sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini, chiamata MIS-C a seguito del COVID-19, caratterizzata da shock, difficoltà respiratorie, disfunzioni cardiache, dolore addominale, mal di testa e positività a diversi marker infiammatori che ha molte caratteristiche in comune con la malattia di Kawasaki (Godfred-Cato et al., 2020). Si sa ancora poco di come si evolveranno questi quadri, ma si spera che il vaccino per il Covid porterà dei benefici anche su questi fronti.

Diversa è la questione dell’accertamento alla positività al Covid. Il metodo più utilizzato sia per il costo che per la minor invasività e per la discreta sensibilità è il tampone naso-faringeo (Palmas et al., 2020; Pondaven-Letourm et al. 2020): è infatti simile a quello faringeo che si fa per la tonsillite, quindi molti operatori sanitari erano già addestrati per eseguirlo correttamente. Si tratta probabilmente del più grande attuale stravolgimento della routine di un bambino a cui quasi tutti oggi sono sottoposti. Pertanto è utile che i genitori siano informati di come si svolge e quindi conseguentemente spieghino in anticipo, nel modo più corretto e semplice possibile come si svolgerà la procedura: Per esempio dire che il bastoncino del tampone verrà inserito nel naso fino a toccare un punto specifico, che il tutto durerà massimo 6/7 secondi e che la mamma o il papà cingeranno dolcemente il bambino da dietro e gli terranno ferma la fronte. Può essere doloroso, ma forse più che altro fastidioso. Infatti la lacrimazione successiva è una reazione allo stimolo e alla paura più che l’effetto di un dolore.

Le considerazioni derivanti da questo secondo punto ci pongono diverse opzioni realizzabili concretamente da parte dei bambini/adolescenti stessi e delle loro famiglie. Per esempio partire dal rinforzare i fattori di protezione come una chiara ed onesta comunicazione ed un comportamento responsabile, dal giusto riconoscimento del disagio ma anche della conseguente attenuazione subito dopo il tampone/procedura diagnostica. Si possono quindi anche ridurre i fattori di rischio, rappresentati in primis dalla paura di non sapere cosa sta succedendo, dalla minimizzazione del malessere, dall’ansia di dover far tutto velocemente e senza fare domande. Anche durante questo difficile periodo della pandemia si può fare molto per la gestione del dolore nei bambini e negli adolescenti, ed ogni adulto ha la responsabilità – e anche il diritto – di agire per tutelare il più possibile i figli di tutti.

Bibliografia
Failo A, 2020, Mi fa ancora male. Trento: Erickson
Eccleston, C., Blyth, F. M., Dear, B. F., Fisher, E. A., Keefe, F. J., Lynch, M. E., Palermo, T. M., Reid, M. C., & Williams, A. C. de C. (2020). Managing patients with chronic pain during the COVID-19 outbreak: considerations for the rapid introduction of remotely supported (eHealth) pain management services. Pain, 161(5), 889–893
Badawy, S. M., & Radovic, A. (2020). Digital Approaches to Remote Pediatric Health Care Delivery During the COVID-19 Pandemic: Existing Evidence and a Call for Further Research. JMIR Pediatrics and Parenting, 3(1), e20049
Papetti, L., Loro, P. A. D., Tarantino, S., Grazzi, L., Guidetti, V., Parisi, P., Raieli, V., Sciruicchio, V., Termine, C., Toldo, I., Tozzi, E., Verdecchia, P., Carotenuto, M., Battisti, M., Celi, A., D’Agnano, D., Faedda, N., Ferilli, M. A., Grillo, G., … Valeriani, M. (2020). I stay at home with headache. A survey to investigate how the lockdown for COVID-19 impacted on headache in Italian children. Cephalalgia : An International Journal of Headache, 40(13), 1459–1473
Parodi, I. C., Poeta, M. G., Assini, A., Schirinzi, E., & Del Sette, P. (2020). Impact of quarantine due to COVID infection on migraine: a survey in Genova, Italy. Neurological Sciences : Official Journal of the Italian Neurological Society and of the Italian Society of Clinical Neurophysiology, 41(8), 2025–2027.
Nathan, N., Prevost, B., Sileo, C., Richard, N., Berdah, L., Thouvenin, G., Aubertin, G., Lecarpentier, T., Schnuriger, A., Jegard, J., Guellec, I., Taytard, J., & Corvol, H. (2020). The Wide Spectrum of COVID-19 Clinical Presentation in Children. Journal of Clinical Medicine, 9(9).
Godfred-Cato, S., Bryant, B., Leung, J., Oster, M. E., Conklin, L., Abrams, J., Roguski, K., Wallace, B., Prezzato, E., Koumans, E. H., Lee, E. H., Geevarughese, A., Lash, M. K., Reilly, K. H., Pulver, W. P., Thomas, D., Feder, K. A., Hsu, K. K., Plipat, N., … Belay, E. (2020). COVID-19-Associated Multisystem Inflammatory Syndrome in Children - United States, March-July 2020. MMWR. Morbidity and Mortality Weekly Report, 69(32), 1074–1080.
Palmas, G., Moriondo, M., Trapani, S., Ricci, S., Calistri, E., Pisano, L., Perferi, G., Galli, L., Venturini, E., Indolfi, G., & Azzari, C. (2020). Nasal Swab as Preferred Clinical Specimen for COVID-19 Testing in Children. The Pediatric Infectious Disease Journal, 39(9), e267–e270
Pondaven-Letourmy, S., Alvin, F., Boumghit, Y., & Simon, F. (2020). How to perform a nasopharyngeal swab in adults and children in the COVID-19 era. European Annals of Otorhinolaryngology, Head & Neck Diseases, 137(4), 325–327

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