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Parlare di guerra in uno spazio sicuro 1

Parlare di guerra in uno spazio sicuro

La classe deve essere una comunità sicura e accogliente in cui bambini e ragazzi possano affrontare temi ed emozioni difficili

Vogliamo sottolineare l’importanza di dare alle nuove generazioni l’opportunità di riflettere su questioni controverse, come la guerra, nel modo più completo possibile nell’ambiente sicuro della classe, piuttosto che doverle gestire improvvisamente nella loro realtà quotidiana o in età adulta.

La sicurezza dell’ambiente classe è fondamentale, ma non è scontata.

Affrontare in classe temi complessi e controversi come la guerra richiede infatti un contesto in cui il gruppo classe ha la connotazione di una comunità.

Per l’insegnante, creare una comunità e prendersi cura di alunne e alunni significa adottare strategie che mettano al centro la comprensione e gestione delle emozioni di base e lo sviluppo di competenze relazionali tra pari.

Sviluppare l’empatia

L’empatia è una delle competenze emotive su cui lavorare: è una modalità relazionale di aiuto reciproco e spontaneo basata sulla capacità di comprendere l’altro e di «sentire» come l’altro. È quindi alla base dell’essere gruppo e comunità.

Creare delle routine

Stabilire delle routine di apertura e chiusura delle lezioni è una delle strategie per prestare attenzione alle emozioni e prendersi cura del gruppo. Le routine di apertura hanno lo scopo di accogliere e includere. È importante dedicare i primi minuti della lezione come un tempo per nutrire la comunità, costruire relazioni e prepararsi alle attività accademiche del giorno. Le routine di chiusura invece forniscono un’opportunità per riassumere i concetti chiave, fornire una struttura ad alunne e alunni per dare un feedback sulla lezione, offrire suggerimenti per sostenere il loro apprendimento, comunicare i loro bisogni e preoccupazioni, e fissare obiettivi disciplinari e personali.

Questo articolo è tratto dal libro"Guerra: le parole per dirla, Ai bambini, agli adolescenti, a noi stessi"di Stefano Vicari, Alberto Pellai, Daniela Lucangeli, Dario Ianes e Sara Franch.

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