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Il ruolo della motricità fine nello sviluppo del bambino

Che cos’è la motricità fine, in quali attività è implicata e come influisce sulla crescita dell’individuo

Che cosa distingue la motricità grossolana dalla motricità fine? La motricità grossolana è prevalentemente controllata attraverso l’attivazione di gruppi muscolari estrinseci, ossia che ricoprono più articolazioni. Correre e camminare, ad esempio, sono azioni motorie che afferiscono in via principale ai gruppi muscolari delle gambe e del tronco e vengono pertanto considerate funzioni della motricità grossolana. Diversamente, cucire, scolpire, disegnare e suonare la maggior parte degli strumenti musicali sono attività manuali che possono essere realizzate soltanto mediante il controllo dei gruppi muscolari più corti, venendo pertanto considerate attività di motricità fine.

La distinzione tra muscoli corti e lunghi serve soprattutto a categorizzare vari tipi di movimento, per quanto, a un esame più approfondito, non sia sempre possibile attribuire una singola azione motoria a una sola categoria di muscoli né tantomeno alla sola ed esclusiva attività muscolare.
Lanciare una palla, un giavellotto o una lancia, ad esempio, sono movimenti grossolani perché il movimento proviene in larga misura dalla spalla e dalle gambe.
A un’osservazione più attenta, però, ogni lancio richiede anche un certo grado di precisione cui contribuiscono — con regolazioni minime e impercettibili all’occhio nudo — anche il polso, le dita della mano o gli aggiustamenti oculari con i quali si mette a fuoco il bersaglio.
Perché l’attività motoria grossolana venga affinata esprimendo piena padronanza dell’atto motorio è necessario che l’individuo acquisisca e controlli pienamente le componenti della motricità fine.

Lo sviluppo delle abilità di motricità fine va considerato come parte dello sviluppo psico-motorio dell’individuo, cui contribuiscono — oltre alla maturazione fisica e alla crescita corporea, che rendono possibile l’esecuzione degli atti motori — anche la padronanza flessibile di una grande varietà di muscoli differenziati, integrati tra loro, coordinati in situazione e impiegati in funzione delle necessità o delle intenzioni comunicative dell’individuo.

Nella vita di tutti i giorni gli esseri umani compiono un’infinità di atti motori di precisione. Lavarsi i capelli o i denti, vestirsi aprendo e chiudendo i bottoni, applicarsi del trucco oppure allacciarsi le scarpe sono attività che presuppongono abilità di motricità fine che hanno un impatto sul nostro benessere psicosociale e sulla conduzione della nostra vita quotidiana. I bambini che presentano delle difficoltà in questo dominio dello sviluppo possono dare l’impressione di essere disordinati o trasandati, con la conseguenza che le loro relazioni sociali ne risulteranno condizionate e la loro percezione di sé ne sarà influenzata negativamente.

Le abilità di motricità fine, per quanto possa apparire non intuitivo, sono implicate anche in molti sport, nell’esercizio fisico o in attività ricreative che generalmente associamo a movimenti grossolani o movimenti prodotti principalmente dai grandi gruppi muscolari del corpo. Quando ad esempio calciamo una palla, piccoli aggiustamenti della caviglia o del piede sono indispensabili a fornire precisione e accuratezza nel colpire il bersaglio. Anche i movimenti grossolani traggono vantaggio in termini di rigore e controllo della prestazione dalle abilità fino-motorie. I bambini che mostrano prontezza e perizia nel gioco vengono accolti con maggior favore negli sport di squadra, generalmente godono di un miglior status sociale e sono più popolari nel gruppo dei pari.

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