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Affrontare la dislessia e gli altri DSA con la teleriabilitazione 1

Affrontare la dislessia e gli altri DSA con la teleriabilitazione

I risultati ottenuti nel trattamento a distanza dei Disturbi Specifici di Apprendimento nei ragazzi sono incoraggianti

La proposta di interventi in teleriabilitazione in età evolutiva è avvenuta progressivamente e ha richiesto un adattamento delle modalità, con il coinvolgimento imprescindibile del caregiver in funzione di supporto se non di intermediario necessario; l’introduzione è stata inoltre accompagnata da una grande discussione relativa alla appropriatezza dello strumento in un'età in cui sono cruciali la dimensione sensomotoria, il contatto fisico nella relazione e l’apprendimento basato sulla esperienza (anche concreta).

In generale le revisioni della letteratura sottolineano come in età evolutiva, nonostante la grande varietà delle modalità, la teleriabilitazione possa in effetti essere efficace quanto un intervento in presenza, specie se vengono utilizzate strategie di coaching e parent training basate sul web, focalizzate su aspetti comportamentali del bambino e sulle competenze genitoriali (Camden et al., 2019).

Un approccio integrato, dove alla teleriabilitazione a casa sia affiancato un intervento in ambito scolastico, ha maggiore efficacia.

Oltre a programmi dedicati, sono utili anche modalità di gioco condiviso a distanza, usualmente in modalità sincrona, con adattamento di materiali graditi. L’uso della tecnologia, di per sé, sembra essere motivante e può facilitare la focalizzazione dell’attenzione (Hines et al., 2015).

I disturbi dell’apprendimento sono affrontati con diversi setting di teleriabilitazione. La tecnologia ICT si è dimostrata utile a sostenere efficacemente l’apprendimento nella dislessia — grazie ad ambienti controllati, sostegno alla motivazione, alti livelli di interattività, feedback immediato e miglioramento di competenze mnestiche e visive — così come a supportare la consapevolezza e le competenze di famiglie e insegnanti.

Gli ambienti digitali sono stati utilizzati in ambito educativo fin dagli anni Settanta e hanno conosciuto un larghissimo sviluppo successivo, con progressiva implementazione di realtà virtuale e modalità di utilizzazione in presenza e a distanza, in setting rieducativi, a scuola e a domicilio. È stata ampliamente documentata la loro efficacia nel facilitare l’inclusione di alunni in difficoltà, fornendo sia ambienti di lavoro specifici sia di supporto per i diversi aspetti della vita quotidiana.

L’uso di piattaforme dedicate per la teleriabilitazione di disturbi di apprendimento ha portato a buoni risultati, che sono riportati spesso in modo narrativo ma sono più raramente oggetto di pubblicazione scientifica. Pecini et al. (2018; 2019b) riferiscono un’esperienza positiva italiana (documentata con indici di outcome) con il confronto tra software dedicati utilizzati in modo intensivo a domicilio, nel contesto di un intervento pianificato e controllato a distanza.

La variabilità dei quadri, la difficoltà di costituire gruppi statisticamente significativi e tra loro confrontabili, le differenze linguistiche che rendono più complessi i confronti: possono essere questi alcuni degli elementi alla base della disparità tra l’esiguo numero di lavori indicizzati e la monumentale massa di app e programmi, diversamente affidabili, disponibili a oggi (nelle varie lingue) sul web, che dichiarano di essere dedicati ai disturbi di apprendimento.

Bibliografia
Camden C., Pratte G., Fallon F., Couture M., Berbari J. e Tousignant M. (2019),
Diversity of practices in telerehabilitation for children with disabilities and effective intervention characteristics: Results from a systematic review, «Disability and Rehabilitation», pp. 1-13, https://doi: 10.1080/09638288.2019.1595750. Hines M., Lincoln M., Ramsden R., Martinovich J. e Fairweather C. (2015), Speech pathologists’ perspectives on transitioning to telepractice: What factors promote acceptance?,«Journal of Telemedicine and Telecare», vol. 21, n. 8, pp. 469-473.
Pecini C., Spoglianti S., Michetti S., Bonetti S., Di Lieto M.C., Gasperini F., Cristofani P., Bozza M., Brizzolara D., Casalini C., Mazzotti S., Salvadorini R., Bargagna S. e Chilosi A.M. (2018), Telerehabilitation in developmental dyslexia: methods of implementation and expected results, «Minerva Pediatrica», vol. 70, n. 6, pp. 529-538.
Pecini C., Spoglianti S., Bonetti S., Di Lieto M.C., Guaran F., Martinelli A., Gasperini F., Cristofani P., Casalini C., Mazzotti S., Salvadorini R., Bargagna S., Palladino P., Cismondo D., Verga A., Zorzi C., Brizzolara D., Vio C. e Chilosi A.M. (2019b), Training RAN or reading? A telerehabilitation study on developmental dyslexia, «Dyslexia», vol. 25, n. 3, pp. 318-331.

Questo articolo è stato elaborato a partire dal volume Teleriabilitazione nei disturbi di apprendimento a cura di Christina Bachmann, Chiara Gagliardi e Luigi Marotta.

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