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I mini gialli dei dettati 2
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Ripartire tutti… sortirne insieme!

La scuola da dove riparte e verso dove va?

Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.Don Milani, Lettera a una professoressa

L’anno scolastico 21-22 è l’anno della ripartenza. Ovunque si sente questa parola. Persino la canzone hit dell’estate di Morandi e Jovanotti “L’allegria” nel ritornello ha il refrain “ri-par-ti-re, ri-par-ti-re”.

La scuola da dove riparte e verso dove va? Posto che la scuola non si è fermata, anzi c’è stata in ogni istante nel corso della pandemia reinventandosi in cento modi diversi a seconda dei contesti sanitari e sociali differenti.

Per trovare punto di partenza e direzione in questo anno scolastico recuperiamo una delle citazioni più note di don Milani, il suo vero messaggio politico, quel sortirne insieme che racchiude tutta la potenza democratica e inclusiva che la stessa Costituzione attribuisce alla Scuola e alla Pubblica Istruzione. Sarà un anno di vera scuola, di miglioramento inclusivo se terremo la barra dritta su quel tutti insieme, partendo tenendo presente la differenziazione necessaria per rispondere a bisogni educativi e formativi complessi, con livelli del tutto eterogeni nelle nostre classi nel post-pandemia, in tutti i livelli scolastici.

Partire tutti per arrivare insieme alla fine dell’anno avendo recuperato apprendimenti e partecipazione.

Questo il fine del prossimo anno: perché mai come prima sarà elevato il rischio di lasciare indietro chi fa più fatica, di non dare peso alle componenti emotive e motivazionali nell’affanno del recupero degli apprendimenti, di innescare dinamiche competitive tra pari anziché puntare sulla cooperazione e collaborazione, di tornare alla rassicurante dimensione di didattica tradizionale in aula invece di aprire a metodologie più partecipative e inclusive.

Ripartire con tre focus specifici, approfondendo la propria conoscenza e formazione di base, riflettendo nei Consigli di classe e nei Collegi docenti su tre assi principali:

  • revisione di curricula disciplinari dei diversi ambiti: cosa e come recuperare gli apprendimenti incerti, integrandoli con i nuovi temi e l’avanzamento dello sviluppo delle competenze previste in quest’anno scolastico. Questo richiede selezione, revisione di metodologie e approccio didattico, giusto bilanciamento tra programmazione didattica, monitoraggio e strategie valutative.

  • recupero del benessere dello stare a scuola, della socialità e della partecipazione: due anni di pandemia sappiamo bene che ha fatto acuire fragilità preesistenti e nuove in molti alunni e alunne di tutte le fasce di età, con una vera emergenza della fascia preadolescenziale e adolescenziale. Recuperare la tranquillità e la capacità di comunicazione, socializzazione e relazione positiva per l’apprendimento è una vera priorità. Così come lo è il recupero della tranquillità del docente nella sua funzione, sia rispetto al proprio ruolo e responsabilità, sia rispetto alla relazione con alunni e colleghi.

  • Recupero della motivazione e dell’apprendimento significativo: riportare al centro del prossimo anno la motivazione dell’essere e del fare scuola per gli alunni e le alunne è indispensabile, proprio perché il rischio è quello di sommergerli di contenuti e nozioni nell’ansia del recupero degli apprendimenti. Proporre metodologie attive, azioni significative, apertura e protagonismo didattico nella scelta diretta da parte degli alunni di percorsi didattici e strategie operative significa riportare fiducia e rimettere al centro dell’azione inclusiva il gruppo classe e il singolo nella propria unicità.

Questa per noi è la sfida dell’anno, più di ogni altro anno passato. Ripartire attivando tutte le risorse della scuola in uno sforzo inclusivo, che ci faccia arrivare tutti insieme, più competenti, più amici, più preparati.
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