IT
I mini gialli dei dettati 2
Carrello
Spedizioni veloci
Pagamenti sicuri
Totale:

Il tuo carrello è vuoto

|*** Libro Quantità:
Articoli e appuntamenti suggeriti

Progettare un «angolo naturale» alla scuola dell’infanzia

Come realizzare un angolo dedicato alla natura e ai suoi materiali

Molte volte, entrando nelle sezioni di scuola dell’infanzia, si ha l’impressione di trovarsi in un mercato ricco e colorato, in cui i bambini possono avvicinarsi ai banchi più interessanti, scegliere quelli che li colpiscono di più e interagire vivacemente tra loro. Questa disposizione ad angoli o centri di interesse, adottata ormai da molte istituzioni scolastiche, mette gli alunni nelle condizioni di scegliere le attività in base alle proprie attitudini e curiosità, con tempi e modalità personali. Allora, perché non inserire in sezione anche un angolo naturale, destinato a supportare operazioni scientifiche e creative con i materiali raccolti all’aperto?

Identità e caratteristiche di un angolo naturale

La scelta di progettare e realizzare un angolo dedicato alla natura e ai suoi materiali non nasce con l’intento di riprodurre in sezione le attività proprie dei contesti naturali, ma, al contrario, di stimolarne di nuove. L’angolo naturale va pensato come un ambiente complementare a quello esterno, in cui poter trovare risposta agli interrogativi sorti «fuori» e avviare percorsi e ricerche, che, a loro volta, promuovono nuove esperienze nel giardino della scuola. Una volta inseriti in sezione, i materiali naturali possono mutare la loro identità e assumere funzioni e significati nuovi. Le componenti artificiali presenti nell’aula possono creare scenari e dinamiche di gioco più ricche e accattivanti e rilanciare le esplorazioni dei bambini.

La collocazione

Le caratteristiche dell’angolo naturale non vanno pensate in modo rigido, ma modificate in itinere sulla base delle esigenze e dei desideri manifestati dai bambini. Per questo motivo non ci sarà mai un angolo naturale uguale all’altro e, anche all’interno della stessa sezione, esso potrà assumere forme sempre nuove.
Per sua natura, l’angolo naturale trova la sua migliore collocazione in una zona della sezione con uno o più punti di contatto con l’esterno, come finestre e porte finestre, entrambe posizioni privilegiate per monitorare ciò che succede oltre il vetro. Da questi punti di osservazione si possono studiare i colori delle piante, i movimenti di alcuni esseri viventi, i cambiamenti generati da pioggia e vento; questi frequenti contatti visivi con il giardino della scuola rendono gli apprendimenti dei bambini più contestualizzati, continuativi e densi di significato. L’angolo naturale ha un’identità «ibrida», che risente delle influenze dell’ambiente interno e di quello esterno, con i suoi elementi e materiali naturali, per questo genera esperienze diverse da quelle attuabili in natura. È una sorta di zona di passaggio, di studio, di filtro tra «dentro» e «fuori».

Strumenti e materiali

Durante le loro passeggiate in natura, i bambini spesso riempiono le loro tasche di tesori naturali inestimabili, come foglie, pigne, ghiande, sassi e molti altri. Prima di raccogliere e inserire questi materiali nell’angolo in sezione, è bene che l’insegnante li controlli attentamente e ne selezioni le qualità e le quantità più adatte. A partire da questa operazione, si possono poi stabilire e reperire gli strumenti e gli arredi più consoni all’utilizzo di tali materie. Da qui prendono avvio la progettazione e l’allestimento dell’angolo naturale, che possono essere da subito condivisi e discussi con i bambini, oltre che modificati in itinere in base alle esigenze emerse nel gruppo classe.

Attività

L’angolo naturale accoglie tante attività diverse tra loro. Il primo approccio ai materiali naturali è solitamente osservativo ed esplorativo. I bambini si cimentano in esplorazioni multisensoriali, classificazioni, accostamenti e confronti attraverso i quali riescono a conoscere meglio questi elementi e ad ampliare il proprio bagaglio di conoscenze. Una volta terminato l’effetto di novità che questi oggetti inducono nei piccoli, questi si rivelano dei validi promotori di attività ludiche e creative, prestandosi a nuovi utilizzi e significati: «rametti e bastoni diventano all’occorrenza mestoli, spade e bacchette di fata».
Gli alunni possono utilizzare i materiali naturali in modo simbolico oppure come elementi utili per operazioni costruttive e compositive. Questi processi immaginativi sono supportati anche dalla presenza di elementi contestuali già noti all’interno dell’aula, i quali, se messi in relazione con quelli naturali, possono contribuire a trasformare questi ultimi in molte altre cose.

Modalità di utilizzo

L’angolo naturale si presta a ospitare principalmente esperienze condivise in piccolo gruppo oppure attività individuali svolte in parallelo, in cui gli alunni operano contemporaneamente senza interagire tra di loro. Il numero di partecipanti e i tempi di utilizzo dell’angolo sono a discrezione dei docenti, in base agli spazi a disposizione e alle caratteristiche del gruppo classe. L’insegnante, attraverso una supervisione attenta e discreta, può intervenire in casi di necessità e direzionare/incanalare eventuali interessi, domande e dubbi emersi in situazione; a tal proposito si rivelano estremamente preziosi tutti i momenti di compresenza in cui il docente ha la possibilità di dedicarsi al piccolo gruppo.

Documentazione

Le pareti e/o i mobili che delimitano l’angolo laboratorio possono ospitare i racconti e i prodotti delle esperienze vissute al suo interno, fungendo da memoria storica dell'angolo stesso. I bambini, guardando i loro disegni, le fotografie e gli schemi, possono ripercorrere i percorsi intrapresi in sezione e in giardino e sviluppare maggiori consapevolezze e riflessioni a riguardo.
Come l’angolo, nei suoi arredi e materiali, anche la documentazione a parete richiede di essere modificata e trasformata nel tempo, in relazione al mutare delle esperienze vissute. Questo spazio può anche trasformarsi in un museo con collezioni di materiali selezionati e negoziati con e tra i bambini. Oltre a documentare esperienze e percorsi, queste esposizioni temporanee consentono agli alunni di condividere e raccontare ciò che hanno vissuto e imparato a compagni della stessa sezione o di altre.

Leggi anche...
Ti potrebbero interessare...