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La sfida educativa della scuola è offrire una didattica motivante per tutti

L’approccio del Modello di Arricchimento Scolastico (SEM) e l’esperienza dell’Istituto Salesiano di Varese, prima scuola italiana ad applicarlo

L’esperienza della pandemia ha evidenziato l’esigenza di ripensare la scuola. Tale processo di rinnovamento non può investire solo i traguardi formativi e i saperi ma deve necessariamente essere volto a promuovere una visione allargata dell’inclusione, che abbracci il concetto di neurodiversità, in grado di valorizzare le potenzialità degli studenti attraverso la personalizzazione degli apprendimenti. Inoltre, una scuola davvero inclusiva non può più prescindere dal riconoscimento dei bisogni educativi, sociali ed emotivi degli studenti gifted, gifted underachiever e twice exceptional.
Tra i vari strumenti e risorse attualmente in uso nel nostro paese per valorizzare le potenzialità di ciascuno studente durante il suo percorso di apprendimento e crescita, la strategia didattica della differenziazione consente di proporre al singolo studente attività adatte alle proprie abilità, al proprio livello di prontezza, ai propri interessi, ai diversi stili di apprendimento e espressivi.

Tuttavia, in Italia la differenziazione non viene abitualmente declinata per stimolare gli studenti gifted i quali, se non opportunamente stimolati, rischiano di scivolare nel sottorendimento e, in alcuni casi, nell’abbandono scolastico. In assenza di una formazione specifica in Gifted and Talented Educationi docenti sperimentano quindi la difficoltà di progettare attività didattiche che permettano di stimolare opportunamente gli studenti gifted, gifted underachievers e twice exceptional.

Il Modello di Arricchimento Scolastico (SEM)

La logica inclusiva del Modello di Arricchimento Scolastico (SEM, Renzulli, Reis, Milan, 2021) rende la scuola capace di rispondere educativamente a tutti a prescindere dall’identificazione dell’alto potenziale o dalla certificazione del problema dell’alunno, garantendo un apprendimento significativo per l’individuo e, conseguentemente, aumentando il suo coinvolgimento e partecipazione che, come dimostra la ricerca scientifica, permettono anche di aumentare il rendimento scolastico.

Il SEM promuove un fare scuola inclusivo attivando risorse e ridisegnando gli ambienti di apprendimento, infondendo nel curricolo scolastico proposte educative entusiasmanti che investono la scuola nella sua interezza, trasformandola in una scuola per lo sviluppo del talento. Tutti gli attori che ruotano attorno allo studente vengono coinvolti e assumono un ruolo attivo nell’intervento educativo (dirigenti, insegnanti, studenti, famiglia, esponenti della società civile e del territorio ecc.) facendo della scuola una vera comunità educante.

Nella scuola SEM le Attività di Arricchimento (quali i Cluster o il Modello Triadico) richiamano la centralità della didattica laboratoriale ed esperienziale in cui gli studenti mobilitano non solo le loro abilità cognitive, ma anche affettive, socio-relazionali, di problem solving, di team working e di creative thinking nella risoluzione di problemi auto-selezionati e del mondo reale, nelle quali gli alunni diventano i veri protagonisti del proprio apprendimento. A differenza dei laboratori tematici tradizionalmente offerti in orario curricolare o extracurricolare, le attività di arricchimento SEM vengono progettate sulla base dell’interesse individuale dello studente poiché, come sostiene Dewey (Dewey, 1913), l’interesse è una chiave potente per stimolare gli studenti, in particolare gli alunni con elevate abilità cognitive che tendono ad annoiarsi in classe. 

L’azione didattica del SEM è in grado di offrire agli studenti una moltitudine di esperienze creative in cui possono sperimentarsi coltivando i loro interessi, talenti e potenzialità anche in ambiti non curricolari. Inoltre, la pedagogia dello Sviluppo del Talento del SEM permette di vedere gli studenti doppiamente eccezionali attraverso la lente del potenziale piuttosto che attraverso la lente del rimedio del deficit.
Nella dimensione educativa del SEM la differenza è un valore poiché la pedagogia dello Sviluppo del Talento non è intesa come un’azione indirizzata ad un’élite di studenti, appunto i gifted children, ai quali tuttavia offre attività specifiche altamente motivanti e sfidanti, quanto piuttosto un approccio inclusivo per scoprire i talenti e i doni di ciascuno, scoprendo anche quei diamanti grezzi che potrebbero non essere riconosciuti. 

L’esperienza dell’Istituto Salesiano di Varese

L’Istituto Salesiano di Varese è la prima scuola SEM d’Italia, nella quale il modello SEM è implementato da una Specialist in Gifted and Talented Education, la Dott.ssa Lara Milan, e tutto il personale scolastico è formato in Gifted and Talented Education e nel Modello SEM.
L’implementazione vanta due anni di esperienza, e si accinge ad iniziare il terzo anno, durante i quali la scuola ha favorito e sostenuto la formazione dei docenti per includere e valorizzare anche gli studenti ad alto potenziale cognitivo i quali, per esperienza diretta, spesso non vedono riconosciuti i loro bisogni educativi e di apprendimento.
Il fascino di questa proposta nasce non solo dall’approccio laboratoriale, ma anche dalla valorizzazione della creatività, degli interessi e dei talenti di tutti i ragazzi. Il fatto che sia un modello etico, ovvero applicabile e fruibile da parte di tutti i ragazzi, rappresenta sicuramente un importante valore aggiunto.

A partire dall’anno 2020-21 sono stati implementati i Cluster di Arricchimento: gruppi eterogenei di studenti che condividono un interesse e che si riuniscono durante orari appositamente designati all’interno dell’orario scolastico per lavorare con un mentore, un esperto adulto che condivide i loro interessi e che possiede un grado di conoscenza avanzata ed esperienza in un particolare ambito. L’interesse, la capacità creativa dei ragazzi e la gioia di venire a scuola per prendere parte ai Cluster ha motivato l’Istituto a proseguire nell’implementazione del Modello SEM anche nell’anno scolastico 2021-22 continuando ad avvalersi della piattaforma del Renzulli Learning System per profilare gli interessi individuali e scoprire il loro potenziale creativo con il Test della Creatività, e contestualmente adottando anche le Scale Renzulli, un utile e facile strumento di osservazione in dotazione ai docenti e strutturate secondo una visione multidimensionale della plusdotazione, che permettono di identificare studenti che dimostrano alti livelli di creatività e motivazione e forniscono un’indicazione di una probabile presenza di un alto potenziale.

I dati raccolti con tali strumenti hanno permesso di progettare i Cluster di Arricchimento sulla base degli interessi inventariati, che hanno interessato ambiti quali fumetto, robotica, cucina, giornalismo, fotografia, creative writing, architettura, bonsai, business, topografia, musica, danza, botanica e teatro, guidati da professionisti della società civile nella veste di mentori appassionati.

Le attività di arricchimento del SEM permettono di progettare in modo diverso la didattica, che diventa più interattiva, inclusiva, cooperativa, favorendo anche la flipped classroom e la riorganizzazione dei setting di apprendimento, oltre ad una personalizzazione vera dei percorsi di ciascuno studente. La scuola in questo modo si rivoluziona completamente, rompe gli schemi tradizionali, generando nei docenti a tratti una certa fatica, ripagata però dalla bellezza di vedere i ragazzi felici di imparare e di venire a scuola. Tali esperienze di arricchimento costituiscono inoltre una forma di orientamento che permette agli alunni di scoprire le loro aree di forza e, conseguentemente, a compiere scelte di carriera scolastica e lavorativa più consapevoli.

L’adozione del SEM nelle scuole di ogni ordine e grado rappresenta una realtà possibile e perseguibile che tuttavia non può prescindere da una formazione professionale specifica che, partendo da una profonda conoscenza della Gifted and Talented Education, permetta di estendere la pedagogia dei Gifted Program al gruppo classe, in un’ottica inclusiva, fino ad abbracciare il Movimento Internazionale dello Sviluppo del Talento e del Potenziale per far emergere il talento di tutti, contribuendo a valorizzare le neurodiversità e le caratteristiche di ciascuno, al di là delle etichette.

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