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I mini gialli dei dettati 2
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L’unione fa la forza soprattutto a scuola

Una relazione con i colleghi empatica e coinvolgente è fondamentale per creare un clima sereno e inclusivo per tutta la classe

Per gli insegnanti di sostegno spesso i maggiori sforzi sono volti a creare un buon clima di classe, a mediare situazioni difficili, a domandarsi quali strategie mettere in campo per creare un clima inclusivo e collaborativo con e per i bambini.

Ma si riflette mai su quanto sia importante stare bene in prima persona per far star bene la classe?

Una relazione con i colleghi empatica, coinvolgente, affettuosa e professionalmente appagante rende il lavoro dell’insegnante di sostegno nettamente migliore. Questo è vero per qualunque professione, ma in quella dell’insegnante di sostegno prevede una componente umana che viene prima di qualsiasi altra.

La capacità di mettersi nei panni degli altri, di provare empatia nei confronti del collega che vive una determinata situazione, anche di difficoltà, aiuta a collaborare, dialogare e avere degli obiettivi a breve e a lungo termine, non solo condivisi, ma anche scelti e valutati insieme: tutto ciò sarà la via più funzionale per il proprio benessere emotivo e di quello degli alunni.

Da dove iniziare?

Prima di tutto è importante entrare in relazione con il proprio team: ascoltare i propri colleghi, conoscerli e trovare dei momenti per condividere punti di forza e di debolezza sono dei passi fondamentali.

Per farlo è utile usare una metodologia di analisi che si muove su due binari, uno interno che osserva punti di forza e debolezza, e uno esterno che valuta opportunità e minacce.

Punti di forza e debolezze

Rispetto al processo di insegnamento-apprendimento, provate a identificare quali possono essere i punti di forza personali che vi aiuteranno a raggiungere l’obiettivo e i punti deboli che potrebbero, invece, impedirvi di farlo. Per rilevare i vostri punti di forza, provate a chiedervi cosa sapete fare veramente bene, quali successi potete vantare, quali sono i vostri valori. Per rilevare, invece, i punti di debolezza riflettete in merito a quali compiti tendete a evitare perchè vi fanno sentire insicuri, se siete realmente soddisfatti del vostro livello di formazione, se ci sono abitudini lavorative o caratteristiche personali che potrebbero rendere difficoltoso il lavoro di insegnante di sostegno.

Opportunità e minacce

Sempre tenendo a mente il processo di insegnamento-apprendimento, ragionate con in team sull’identificazione di opportunità e minacce offerta da ciò che vi sta intorno: la struttura dell’aula, dell’istituto, i rapporti con le famiglie, con il territorio o con gli enti esterni, progetti a cui poter aderire e altro ancora.

Quali di questi possono offrirvi un vantaggio e quali invece potrebbero ostacolarvi?

Porsi spesso queste domande e ragionarci insieme al proprio team aiuta a maturare una consapevolezza globale che permette di utilizzare ogni elemento in maniera sinergica con gli altri. Ad esempio si potranno sfruttare i propri punti di forza per evitare le minacce o per cogliere le opportunità, al contrario si potrà far leva su eventuali minacce esterne per limare alcune debolezze.

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