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Educare alla cittadinanza in un mondo globale

Un lavoro su più dimensioni per preparare le giovani generazioni a vivere in un mondo complesso e interdipendente

Al centro dell’attenzione della scuola ci sono persone che stanno crescendo e «imparando a vivere» in un mondo globalizzato, complesso, interconnesso e interdipendente. In questo contesto, l’obiettivo della scuola non è trasmettere delle nozioni, ma preparare le giovani generazioni a navigare questa complessità e affrontare anche gli aspetti più difficili, più “scomodi”, più controversi, ma di fronte ai quali non è possibile chiudere gli occhi. Ciò richiede di costruire competenze di cittadinanza globale, cioè sviluppare le conoscenze, le abilità, i valori e gli atteggiamenti di cui bambini, bambine e adolescenti hanno bisogno per sviluppare una concezione di cittadinanza plurale, che coniuga la dimensione locale con quella nazionale e globale. 

Lo sviluppo delle competenze di cittadinanza globale sostiene gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, sia fornendo la visione dell'educazione che questi obiettivi richiedono, sia incoraggiando le nuove generazioni ad agire per contribuire a realizzare la visione che gli obiettivi incarnano:

Garantire entro il 2030 che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile, anche tramite un’educazione volta ad uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale, e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile (Obiettivo 4.7)

Nel 2018 OCSE PISA ha misurato per la prima volta le competenze di cittadinanza globale. Il report “Are Students Ready to Thrive in an Interconnected World?” esplora la capacità di studenti e studentesse di esaminare questioni di rilevanza locale, globale e culturale; di comprendere e apprezzare le prospettive e le visioni del mondo degli altri; di impegnarsi in interazioni aperte, appropriate ed efficaci tra le diverse culture; di agire per il benessere collettivo e lo sviluppo sostenibile. L’Italia riporta risultati al di sotto della media OCSE in relazione a diversi indicatori. In particolare, significativamente sotto la media OCSE sono la capacità di studenti e studentesse di comprendere e apprezzare le prospettive e le visioni del mondo degli altri: capacità di assumere una prospettiva -0,34, interesse per la conoscenza di altre culture -0,25, rispetto per le persone di altre culture -0,41, atteggiamenti positivi nei confronti degli immigrati -0,22. Al di sotto della media OCSE sono anche la capacità di esaminare questioni di rilevanza locale, globale e culturale e agire per il benessere collettivo e lo sviluppo sostenibile: consapevolezza delle problematiche globali -0.03, senso di autoefficacia rispetto alle questioni globali -0,16, agency di studenti e studentesse nei confronti delle questioni globali -0,10. Rilevante è il fatto che i Paesi più performanti in termini di competenze di cittadinanza globale sono stati Canada, Hong Kong (Cina), Scozia (Regno Unito), Singapore e Taipei cinese. Paesi che sono tra i più performanti anche per quanto riguarda i risultati PISA in matematica, scienze e lettura. 

In linea con le indicazioni di UNESCO, sviluppare competenze di cittadinanza globale presuppone un’attenzione e un lavoro su più dimensioni.

Innanzitutto, la dimensione cognitiva per facilitare l’acquisizione di conoscenze, capacità di analisi e pensiero critico circa le questioni globali, regionali, nazionali e locali, e l’interazione e l’interdipendenza dei diversi Paesi e dei diversi popoli. Richiede anche di prestare attenzione alla dimensione socio-emotiva, per sviluppare un senso di appartenenza ad una comune umanità, condividerne i valori e le responsabilità, dimostrando empatia, solidarietà e rispetto delle differenze e delle alterità. E, in ultimo, dà rilevanza alla dimensione comportamentale per costruire le competenze per agire in maniera efficace e responsabile a livello locale, nazionale e globale e contribuire ad un mondo più sostenibile, giusto e pacifico. 

Educare alla cittadinanza in un mondo globale richiede una pedagogia trasformativa, orientata all’azione, che supporti un apprendimento autogestito, la partecipazione e la collaborazione, un approccio alla soluzione dei problemi, l’inter- e la trans-disciplinarietà e il collegamento dell’apprendimento formale con quello non formale e informale. Si sostanzia nella predisposizione e realizzazione di percorsi didattici in cui l’impostazione interdisciplinare ‘per competenze’ viene sviluppata dal corpo docente in partenariato con la comunità locale attraverso strategie didattiche centrate sull’apprendimento esperienziale.

A Didattiche.2022 affronteremo diversi aspetti tematici e metodologici connessi all’educare alla cittadinanza in un mondo globale.

Fonti:

OECD (2020), PISA 2018 Results (Volume VI): Are Students Ready to Thrive in an Interconnected World?, PISA, OECD Publishing, Paris

UNESCO. (2018). Educazione alla cittadinanza globale. Temi e obiettivi di apprendimento.

Surian, A., Berbeglia, P., Delrio, P., & Vanoni, F. (Eds.). (2018). Strategia Italiana per l’Educazione alla Cittadinanza Globale.

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