IT
I mini gialli dei dettati 2
Carrello
Spedizioni veloci
Pagamenti sicuri
Totale:

Il tuo carrello è vuoto

|*** Libro Quantità:
Articoli e appuntamenti suggeriti

Cyberbullismo a scuola: quali possibili interventi?

Il ruolo di insegnanti ed educatori nell’azione di contrasto e prevenzione.

La letteratura nazionale e internazionale si è recentemente interrogata sulla possibile efficacia di programmi di prevenzione e intervento in relazione al fenomeno del cyberbullismo. In una recente meta-analisi Gaffney e collaboratori hanno analizzato numerosi interventi proposti a livello internazionale, evidenziando la loro efficacia con una riduzione della vittimizzazione approssimativamente del 14% e della perpetrazione di aggressioni approssimativamente dal 10 al 15%. 

Quali sono tuttavia le componenti principali di un intervento di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo? 

A questa domanda risponde una recente rassegna sistematica (Hutson et al., 2018) che ha messo in luce come alcune componenti siano particolarmente condivise ed efficaci nei percorsi di intervento descritti a livello internazionale. 

La prima componente descritta è la conoscenza del fenomeno, dal momento che solo se si conosce il cyberbullismo è possibile riconoscerne gli episodi, identificando i diversi attori coinvolti. 

La seconda componente comune ai programmi di intervento è l’implementazione di strategie di coping, ovvero di fronteggiamento davanti a episodi di cyberbullismo. È infatti necessario che gli studenti sappiano cosa dover fare quando assistono o sono vittime di episodi di cyberbullismo, scegliendo strategie di fronteggiamento che siano efficaci, come ad esempio chiedere aiuto al gruppo dei pari o agli adulti di riferimento, rispetto a strategie più disfunzionali come evitare il problema sperando che magicamente possa risolversi. Infine gli interventi di contrasto al cyberbullismo propongono percorsi di promozione dell’empatia, delle competenze sociali e comunicative e della cittadinanza digitale

Qual è il ruolo degli insegnanti?

Numerosi autori a livello nazionale e internazionale si sono interrogati sul ruolo degli insegnanti nei percorsi di prevenzione e intervento per il cyberbullismo. Nella maggioranza dei casi gli interventi proposti hanno avuto un approccio globale coinvolgendo l’intera comunità, attraverso attività in classe proposte da esperti, accompagnati da percorsi di formazione/informazione per genitori e insegnanti. 

In questi progetti di intervento gli insegnanti non hanno proposto direttamente interventi nelle loro classi con i ragazzi, ma sono stati considerati attori importanti del processo di individuazione del fenomeno del cyberbullismo come membri della comunità educante e con una specifica responsabilità ricoperta dal loro ruolo nel mondo della scuola.

A partire da questi ultimi anni, accanto a interventi con un approccio globale, sono stati proposti alcuni percorsi più specifici e pensati per gli insegnanti. L’obiettivo di questi percorsi è stato supportare e formare gli insegnanti affinché diventino gli attori principali dei percorsi di prevenzione e contrasto al cyberbullismo, proponendo loro stessi nelle classi alcune attività. Esempi in ambito internazionale sono il progetto «Media Heroes», sviluppato e proposto in Germania, con risultati promettenti che hanno evidenziato una riduzione del cyberbullismo tra gli studenti e un incremento dell’empatia (Schultze-Krumbholz et al., 2016). 

Risultati incoraggianti, con una diminuzione dei fenomeni di aggressione agita nel cyberbullismo, sono stati ottenuti anche dal percorso spagnolo Asegùrate di formazione per insegnanti (Del Rey et al., 2018). 

In questa direzione il percorso Relazioni per Crescere ha l’obiettivo di formare gli insegnanti italiani della scuola secondaria di primo grado affinché possano proporre nelle proprie classi attività che aumentino la conoscenza del fenomeno del cyberbullismo e le strategie di coping adattive tra gli studenti

Vantaggi e rischi degli interventi proposti dagli insegnanti 

Gli interventi di contrasto al fenomeno del cyberbullismo proposti da insegnanti nelle proprie classi e scuole possono avere alcuni importanti vantaggi, accanto tuttavia a possibili rischi. 

Il primo vantaggio è che sono meno costosi rispetto a percorsi proposti da esperti esterni, rendendo questi interventi più generalizzabili e utilizzabili anche in scuole e territori dove sono presenti meno risorse. Un secondo vantaggio è che gli insegnanti diventano un punto di riferimento importante per gli studenti della scuola. Avendo infatti parlato in classe del fenomeno del cyberbullismo e avendo proposto delle attività, gli insegnanti vengono riconosciuti dagli studenti come adulti interessati, consapevoli e pronti a intervenire in caso di episodi di cyberbullismo. 

Tuttavia, accanto a questi vantaggi possono emergere alcuni rischi, soprattutto se questo percorsi di formazione sono vissuti dagli insegnanti come un’ulteriore richiesta da parte della scuola, aumentando la percezione del proprio carico di lavoro. Appare quindi centrale formare gli insegnanti affinché percepiscano questi percorsi non come un nuovo «carico» da portare, ma come un’opportunità nella consapevolezza che questi interventi possano migliorare il clima scolastico e a cascata l’apprendimento della propria classe.

Infatti, come ormai dimostrato a livello internazionale, in una classe in cui è presente un buon clima scolastico sono presenti meno episodi di bullismo e cyberbullismo e di conseguenza si apprende con più piacere e facilità attraverso approcci cooperativi tra studenti. Buoni risultati scolastici e buone competenze sociali sono inoltre a loro volta fattori di protezione per la perpetrazione del cyberbullismo, indicando la circolarità positiva di queste variabili.

Infine, è importante sottolineare la necessità di una particolare attenzione da parte di genitori, insegnanti e educatori quando si cercano informazioni attraverso risorse online. Le risorse disponibili gratuitamente in rete in relazione al cyberbullismo sono tantissime, ma come sottolineato da Espelage e Sung è necessario controllare che i siti consultati e i materiali scaricati siano supportati da agenzie governative nazionali e internazionali o da gruppi di ricerca che fondino le loro riflessioni sulla conoscenza teorica e l’analisi dei dati. Dal momento, infatti, che le attività proposte richiedono impegno da parte degli insegnanti e degli adolescenti è importante utilizzare percorsi strutturati di cui sia stata dimostrata l’efficacia.

Leggi anche...
Ti potrebbero interessare...