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Le opportunità di una didattica delle lingue sincrona e asincrona - Erickson.it 1

Le opportunità di una didattica delle lingue sincrona e asincrona

Quali sono le possibilità concrete offerte dalla didattica a distanza? Come progettare l’azione docente in modo creativo?

La normale attività scolastica in cui gli insegnanti trovano i propri studenti per “fare scuola” è stata interrotta a causa delle misure imposte per contenere la diffusione del coronavirus. L’emergenza ha spinto gli insegnanti di ogni ordine e grado scolastico a superare la distanza fisica e a sfruttare spazi virtuali per raggiungere le proprie classi e dare continuità in questo modo al programma scolastico

Si sono trovati, di fatto, catapultati nel digitale. Un salto guidato più dall’intuito e dal desiderio di riprendere l’attività didattica piuttosto che da una scelta ragionata su come entrare nell’ambiente digitale per garantire la continuità della vita e della formazione a scuola.

Didattica delle lingue a distanza: sfide e opportunità

Valutiamo le possibilità concrete che la didattica a distanza offre e domandiamoci cosa sia possibile imparare da questa emergenza che ci ha spinto a progettare interventi didattici online.

Bisogna innanzitutto partire dalla premessa che non è facile riprogrammare la propria didattica in un ambiente virtuale. Ripensare e riformulare la nostra azione docente è però necessario.

La prima considerazione da fare: la didattica a distanza richiede come punto di partenza la consapevolezza che l’insegnamento online di una lingua straniera implica il trovarsi in un ambiente di insegnamento e apprendimentodiverso.

Un ambiente diverso non solo per la distanza fisica, vale a dire la dimensione “spazio”, ma anche per la dimensione tempo. Questi due aspetti si intrecciano nell’ambiente virtuale e permettono di fatto la progettazione di due scenari di apprendimento.

  • Per quanto riguarda la dimensione “spazio”, è chiaro che per l’insegnamento delle lingue appare irrinunciabile lo scambio comunicativo, sia l’interazione tra insegnante e studente sia l’interazione tra studenti. Domandiamoci però se, per raggiungere i nostri studenti e garantire che lo scambio comunicativo avvenga, sia strettamente necessario vederli.

  • Per ciò che riguarda invece la dimensione “tempo” bisogna porsi un’altra domanda: è solo ed esclusivamente il lavoro in diretta, in tempo reale, a garantire l’ora di lezione? Non è forse pensabile che la condivisione di materiali, le interazioni necessarie per svolgere i compiti linguistici e il feedback dell’insegnante possano avvenire al di fuori dei vincoli dettati dal tempo? Ma, a questo punto, anche dallo spazio?

Due sono gli scenari delineabili: uno dove l’apprendimento della lingua avviene in modalità sincrona. Un altro in cui l’apprendimento si svolge in modalità asincrona.

Apprendere le lingue in modalità sincrona

L’apprendimento sincrono in uno spazio virtuale implica la presenza online in contemporanea di studenti e docente. Si tratta quindi di lezioni in diretta gestite grazie a piattaforme didattiche e servizi di videoconferenza.

Quali sono gli aspetti positivi?

  • L’aspetto positivo è che viene garantito il tempo scuola. La partecipazione alle lezioni e il contatto con il proprio insegnante avvengono in tempo reale grazie a strumenti web. L’esposizione all’input linguistico e le interazioni in lingua sono, in teoria, garantite a patto che le connessioni alla rete siano stabili e che gli studenti mantengano un alto livello di attenzione.

  • Nei casi in cui sia l’approccio comunicativo a far da sfondo teorico-metodologico per l’insegnamento della lingua straniera, (con la prospettiva della lingua come strumento di azione), l’apprendimento sincrono permette di dare la parola agli studenti per farli intervenire a proposito di letture o esercizi che si è chiesto di fare, per chiedere loro di analizzare un brano o svolgere un role-play, fare letture, riflettere insieme e fornire feedback. Bisognerà superare alcuni intoppi quali l’inibizione dinanzi allo schermo o i problemi con la videocamera oppure i collegamenti alla rete poco stabili ma, in teoria, la didattica a distanza in modalità sincrona aspira a ricostruire il rapporto fisico con la classe.

Quali invece gli aspetti negativi?

  • Pensiamo alla tecnologia: agli insegnanti viene chiesta una conoscenza e una certa abilità con gli strumenti digitali in generale ma, soprattutto con i sistemi di videoconferenza in particolare. Da qui è nata la comprensibile corsa all’app, alla piattaforma di comunicazione, ai marchingegni necessari per poter comunicare in diretta, live, con i propri alunni e il successivo stress per scegliere, imparare ad usare e sfruttare didatticamente questi strumenti.

  • Ancora la tecnologia: L’allacciamento ad internet per tutta la classe attraverso il Wi-Fi domestico è dato per scontato ma non è detto che sia così.

Consideriamo ora altri fattori quali le risorse attentive e la stanchezza fisica.

  • Gli studenti, che partecipano dal loro ambiente, sono soggetti alle distrazioni imposte dal luogo in cui si trovano, siano esse legate alla presenza di altri membri della famiglia che si trovano a casa, come alle telefonate o alla messaggistica istantanea. Le loro capacità attentive saranno messe a dura prova.

  • Infine, un altro aspetto da tenere in conto nelle lezioni online in sincrono riguarda la stanchezza che comporta la costante interazione attraverso lo schermo di un computer sia per il docente sia per gli studenti. La costante attenzione richiesta durante la lezione online comporta infatti non solo stanchezza mentale ma anche fisica.

Da quanto si evince dalle esperienze condivise in diversi contesti scolastici ed extra scolastici, la modalità sincrona è stata abbracciata dalla maggior parte degli insegnanti di lingua ed è stata fortemente voluta dalle famiglie. Bisogna però porsi queste domande:

  • Quanto gli insegnanti si sono sentiti persi nella ricerca di strumenti digitali e quante delle loro energie sono state poi dedicate ad imparare ad usarli e a sfruttarli didatticamente?

  • Quanto la didattica sincrona riesce a raggiungere tutti gli studenti o piuttosto aggrava ancora di più le differenze tra alunni?

  • Quanto è necessario rivedere il concetto di lezione in termini orari? Attenzione e stanchezza incideranno sicuramente sulla durata della lezione.

Apprendere le lingue in modalità asincrona

Nell’apprendimento asincrono, il docente non è collegato in Internet nello stesso momento degli studenti ma ne segue il processo di apprendimento al di fuori dei vincoli di tempo e di luogo. In questo caso le risorse online sono utilizzate per facilitare la condivisione del materiale di studio, lo svolgimento di attività appositamente create per l’esecuzione individuale, a coppia o in gruppo e la restituzione da parte dell’insegnante attraverso feedback formativo. Non manca quindi la guida a tale processo di apprendimento: la figura docente.

Questo approccio trova il suo significato dentro uno sfondo metodologico basato sulla teoria costruttivista che sottolinea l’importanza del lavoro e delle interazioni tra pari. Attraverso la didattica asincrona incentrata sullo studente si combina lo studio autonomo con le interazioni asincrone con altri studenti.

Quali sono gli aspetti positivi di questa scelta?


  • Il tempo scuola non coincide necessariamente con l’ora di lezione. L’insegnante individua e programma i contenuti pedagogici e ragiona per argomenti e non per ore di lezione. I contenuti pedagogici avranno un ritmo di presentazione necessariamente diverso che nella lezione in presenza.

  • La flessibilità del percorso poiché lo svolgimento delle attività avviene non in tempo reale ma nella situazione che ogni apprendente ritiene ottimale per sé.

  • La legittimazione del fatto che ogni studente è unico dato che si rispettano i ritmi di apprendimento e i ritmi di lavoro dei singoli studenti.

  • La didattica asincrona pone lo studente in relazione con l’altro e nella condizione di contribuire attivamente al proprio processo di apprendimento

  • Si promuove l’autonomia grazie alle proposte in autoapprendimento e la responsabilizzazione degli studenti

  • Senza dimenticare che parliamo di glottodidattica: le attività che si svolgono in modalità asincrona permettono una maggiore esposizione agli input linguistici poiché audio e video possono essere ascoltati o visti tutte le volte che lo si desidera.

  • Il feedback formativo fornito dall’insegnante acquista un enorme valore per sviluppare strategie metacognitive.

  • Le necessità tecnologiche degli insegnanti si riducono poiché saranno necessari alcuni strumenti per la condivisione di informazioni, materiali e attività e l’elaborazione collaborativa dei compiti. Oltre a questo la produzione di materiali digitali quali video o audio o presentazioni digitali sarà direttamente proporzionale alle reali capacità digitali del singolo insegnante.

  •  Ha maggiori possibilità di raggiungere tutti gli studenti attraverso la condivisone tra pari e l’uso di canali di comunicazioni (live chat, forum web, mail)

Quali invece gli aspetti negativi?

  • Il mancato contatto diretto con gli studenti, dal vivo. Il ruolo del docente come guida del processo di apprendimento non cambia, ma la contemporaneità di comunicazione durante le lezioni sì.

  • La troppa responsabilità che ricade sullo studente e il conseguente rischio di procrastinazione.

 

Quale modalità scegliere? 

Ci sono aspetti positivi e negativi in ogni modalità e ciò implica che tutte le variabili che possono incidere sull’insegnamento e sull’apprendimento online vanno necessariamente valutate prima di progettare la nostra azione docente. Ogni modalità, come si è visto, presenta sia vantaggi che svantaggi ma una cosa è certa: ragionare sulla didattica da mettere in pratica nell’insegnamento linguistico in un ambiente virtuale è il vero punto della questione.

Se focalizziamo la nostra attenzione esclusivamente sul conservare il rapporto diretto con gli studenti, oltre a correre il rischio di cadere nella didattica frontale, pur di vederli, perdiamo l’occasione di valutare altre alternative per insegnare le lingue.

Va sottolineato, per quanto riguarda l’uso delle glottotecnologie, che lo sforzo maggiore deve essere quello creativo: immaginare come gli strumenti esistenti possano essere utilizzati per l’insegnamento. Ecco che allora l’aggiornamento non consiste nel conoscere gli ultimi ritrovati tecnologici ma nel capire come possono essere sfruttati didatticamente.

Per approfondire:

Barbi, Alda (2014). Ambiente virtuale per un apprendimento reale, in “EL.LE”, vol. 3, n. 1, Marzo 2014.

Celentin, Paola (2007). Comunicare e far comunicare in Internet. Comunicare per insegnare, insegnare per comunicare. Università Ca’ Foscari Venezia

Pettinari, Eeva-Liisa; Rotta, Mario (2005). Ambienti sincroni in Open Source. Trento: Erickson.

Pollicino, Rosaria (2017). Tra sincrono e asincrono: L’insegnamento Online-Blended della lingua italiana, Western University- Ontario, NeMLA Italian Studies.

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