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Obiettivo Parità! 1

Obiettivo Parità!

Il ruolo degli editori nello sviluppo di una cultura della parità di genere spiegato da Francesco Zambotti, responsabile Area Educazione Erickson, e Mauro Traversa, editor Scuola Primaria, Rizzoli Education

La mamma stira, cucina e spolvera, il papà si rilassa sul divano o fa attività avventurose con i figli. Le bambine sono studiose e tranquille, i maschietti sono scatenati ed esploratori. I padri vanno al lavoro e le madri curano la casa e la famiglia… Ogni anno questi e molti altri stereotipi di genere emergono dai libri di testo scolastici e da materiali didattici di varia natura, da albi illustrati e dalla narrativa per l’infanzia. Nessun editore può sentirsi immune da questo tema e anche le nostre stesse case editrici sono incorse in questo tipo di rappresentazione stereotipata, più volte nel corso della nostra attività professionale.

Il tema di una corretta rappresentazione della realtà familiare, professionale e sociale, così come quello dello sviluppo di una cultura della parità di genere e del contrasto a ogni forma di stereotipo e alle disuguaglianze in ambito educativo è prioritario anche all’interno della nostra produzione editoriale, volta alla promozione di una scuola inclusiva. Più in generale è un tema prioritario, o dovrebbe esserlo, per ogni ente o agenzia che lavora in ambito educativo e formativo.

Per questo motivo, a partire dal 2018, come Erickson e Fabbri, abbiamo avviato il progetto «Obiettivo parità!», sotto il coordinamento scientifico della professoressa Irene Biemmi dell’Università di Firenze, dando seguito a studi e ricerche emerse nell’area della Pedagogia di genere.

Le finalità del progetto «Obiettivo parità!»

Il progetto «Obiettivo parità!» è nato per i testi dei corsi adozionali Fabbri-Erickson della scuola primaria, con lo specifico intento di promuovere la cultura della parità di genere attraverso il contrasto agli stereotipi e alle diseguaglianze in ambito educativo. Prevede un lavoro approfondito sui testi delle letture delle cinque classi e più in generale ha portato allo sviluppo di linee guida editoriali che vengono utilizzate anche nella strutturazione degli interi corsi. Più nello specifico, tramite la scelta antologica nei volumi di Letture, le attività operative e il linguaggio utilizzato per le consegne didattiche viene fornita una rappresentazione equilibrata, corretta e variegata dei generi femminile e maschile nell’ambito personale, familiare e professionale.

La finalità del progetto è un cambiamento progressivo e costante che porti i testi scolastici a un uso del linguaggio, delle illustrazioni e delle parti iconografiche, della rappresentazione della realtà e del contesto sociale e culturale privo di stereotipi e disuguaglianze. In particolare, come editori, proponendo questa progettualità ci assumiamo una responsabilità culturale, cercando di:

  • dare visibilità alle differenze;

  • affrontare le visioni stereotipiche (per quanto difficili da eliminare);

  • creare possibilità pari nel mondo immaginifico dell’infanzia tra generi diversi;

  • rappresentare il reale.

Le tre domande chiave che ci stanno guidando nella conduzione di questo progetto sono:

  • Come educare bambine e bambini liberi da stereotipi e condizionamenti di genere?

  • Come trasmettere un’idea di uguaglianza e di pari opportunità all’interno delle classi in maniera continuativa e trasversale a tutte le attività didattiche?

  • È possibile trasformare la scuola in un laboratorio di parità?

Sviluppi futuri del progetto «Obiettivo parità!»

Il principale sviluppo del progetto è certamente quello dell’adozione di un «codice di autoregolamentazione editoriale» che stiamo sviluppando sia in Rizzoli Education sia in Erickson per un uso trasversale delle linee guida e della visione culturale strutturata in questo progetto.

È certamente un lavoro complesso di crescita culturale complessiva delle case editrici ma anche un lavoro pratico molto complesso di attenzione ai titoli in catalogo e alle diverse fasi del lavoro editoriale. Siamo tuttavia certi e motivati della necessità di questo lavoro, per poter offrire alla scuola materiale didattico realmente inclusivo, che non crei una disparità né nel linguaggio, né nella strutturazione della rappresentazione futura di sé nei maschi e nelle femmine. C’è molto lavoro da fare nella scuola su questo tema e il nostro ruolo primario è dotare le scuole di materiali didattici che facilitino il raggiungimento di questa finalità con libri e materiali di qualità, inclusivi e privi di stereotipi.

L’articolo completo “Obiettivo Parita!” è disponibile sul numero di marzo 2021 della rivista Erickson “DIDA"

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