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Sta passando la tempesta 1

Sta passando la tempesta

Vecchie e nuove sfide per la scuola post-pandemia

La tempesta Covid che tanto ha messo in crisi tutti noi e che nel mondo della scuola ha visto un luogo di «resistenza e resilienza» ma al tempo stesso una zona di enorme criticità e fragilità può diventare un’occasione per imparare lezioni che possono davvero farci entrare nel tempo che ci aspetta con speranza e positività.

Il modo in cui parliamo e ci occupiamo della scuola, la cura che mettiamo nel metterla al centro delle priorità della politica locale, il coinvolgimento delle famiglie e la nuova alleanza che sapremo generare tra genitori, docenti e tutti coloro che si muovono all’interno del mondo scolastico saranno elementi cruciali che nel corso dei prossimi anni ci permetteranno di ridare slancio e vigore all’offerta formativa e scolastica del nostro Paese. Ciò che ci serve ora non è più guardare che cosa non ha funzionato ma indicare in modo chiaro che cosa vogliamo che succeda negli anni a venire.

Come specialista dell’età evolutiva auspico una scuola in cui la relazione sia al centro di ogni decisione che riguarda l’educazione. Avere cura della relazione all’interno della scuola significa permettere che in ogni classe il rapporto studenti-docenti sia tale da tutelarne la qualità. Avere cura della relazione comporta che gli ambienti in cui si svolge la scuola siano accoglienti e a misura, confortevoli e sicuri, in modo che chi vi entra si senta come a casa, il luogo per eccellenza in cui sperimentiamo un senso di protezione e sicurezza emotiva, prerequisito per consentire a chi si coinvolge nelle attività didattiche di ottenere il meglio da esse. Soprattutto, avere cura della relazione significa trasformare la scuola in luogo accogliente non solo per gli studenti, ma anche per i docenti. Nulla come la qualità della relazione in ambito scolastico è ciò che permette di sentirsi le «persone giuste al posto giusto». E questo vale per tutti coloro che vivono a scuola e di scuola. Del resto, se c’è una cosa che la pandemia ha davvero messo in crisi, quella cosa si chiama relazione. Ci ha distanziati, congelati, nascosti dietro maschere, impauriti, resi vulnerabili.

L’esperienza scolastica senza relazione diventa altro, si impoverisce, perde spessore e contenuto. Il Covid questo ce lo ha insegnato in modo molto eloquente. Ripartiamo da questa consapevolezza. Noi genitori, noi docenti, noi adulti, ognuno all’interno del ruolo che riveste. E come ci insegnano i giapponesi con l’arte del Kintsuguroi, anche un vaso frantumato può essere rigenerato a nuova vita. Con un sapiente lavoro di rinnovamento e ripensamento, la scuola del post-Covid potrà essere una nuova sintesi tra ciò che abbiamo imparato in tempi di Covid e ciò che da molti anni abbiamo auspicato per renderla un luogo dove si impara tutto. Anche e soprattutto la vita.

L’articolo completo “Sta passando la tempesta” è disponibile sul numero di novembre 2021 della rivista Erickson “DIDA”

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