La pedagogia inclusiva riconosce e promuove la personalizzazione dei percorsi e il riconoscimento dell’alterità come punto di forza per la formazione di tutti i soggetti in apprendimento. Se avessi una bacchetta magica, realizzerei un progetto educativo basato sui cinque pilastri dell’inclusività:
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individualizzazione, percorsi differenziati per obiettivi comuni;
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personalizzazione, percorsi e obiettivi differenziati;
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strumenti compensativi;
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misure dispensative;
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impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali.
Anche l'utilizzo delle tecnologie, grazie alla presenza di strumentazioni di vario genere, potrebbero essere un importante supporto trasversale per tutte le discipline e in particolare per gli alunni con bisogni educativi speciali.
Tutti i soggetti coinvolti dovrebbero organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione:
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Attività laboratoriali (learning by doing)
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Attività per piccolo gruppi (cooperative learning)
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Tutoring
Attività individualizzata (mastery learning) di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici.
Da menzionare la necessità che i docenti predispongano i documenti per lo studio o per i compiti a casa in formato elettronico, affinché essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento.
Non meno importante sarà:
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L’utilizzo oculato delle risorse professionali in base alla specializzazione/esperienza nelle diverse tipologie di disabilità.
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L’utilizzo delle ore non frontali dei docenti curriculari di posto comune tramite stesura di progetti finalizzati al recupero degli alunni con difficoltà di apprendimento.
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Il coinvolgimento dei C.T.I. e i C.T.S., delle A.S.P. e dei Centri di Assistenza Territoriali.
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I Fondi ministeriali
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I Fondi da Forti flussi - aree a rischio