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Anch’io posso leggere l’orologio! - Erickson 1

Anch’io posso leggere l’orologio!

Maria Rosa Caputo, insegnante di sostegno presso l’ICS Dante Alighieri di Vittuone (MI), risponde alla suggestione “Chi tra le tue alunne/i tuoi alunni ti ha sorpreso nella sua diversità e in che modo?”

Abbiamo incominciato a giocare con i numeri sin dalla classe prima della scuola primaria: Simone con i compagni ha iniziato utilizzando le carte durante gli intervalli, materiale che gli ha permesso di conoscere cifre, numeri e corrispondenti quantità. Guardava i suoi compagni prendere la carta, leggere il numero e contare sul tavolo il numero corrispondente di mattoncini colorati. Non ha fatto alcuna fatica ad acquisire il nome della cifra, la quantità corrispondente, la successione numerica in senso crescente e decrescente, fino ad arrivare ad unire le quantità entro la decina.

Simone, bambino con sindrome autistica, ha imparato ad utilizzare le proprie capacità osservando e ripetendo gesti e comportamenti dei propri compagni, anche su stimolazione da parte delle figure di riferimento. Con il passare degli anni e' arrivato a contare fino a 60. Abbiamo creato insieme una tabella in cartoncino in cui poter operare concretamente con le quantità: addizionando o sottraendo, aggiungendo e togliendo: "Questo è il più, adesso devo andare avanti, conto!"

Simone ha sempre voluto lavorare in classe insieme ai suoi compagni, con attività personalizzate.  I numeri sono sempre stati un punto di forza per il bambino che ha scoperto di poterli utilizzare in modi diversi: anche con monete e banconote oppure con l'orologio.
Ha sempre gradito all'inizio della giornata, dopo le proprie autonomie personali, ascoltare la voce dell'insegnante che spiegava ai compagni l'argomento che sarebbe stato trattato nel corso della mattinata, magari utilizzando anche la LIM, presentando immagini esplicative dei contenuti.

Una mattina, Simone ha ascoltato la maestra ricordare quanto inerente all’uso dell'orologio, nel mentre continuava ad organizzare il proprio spazio di lavoro. Sembrava non avere compreso il contenuto della spiegazione. Ad un certo punto, si è fermato, mi ha guardata e mi ha detto: "Maria ma io posso contare anche sull'orologio. Ci sono i numeri fino al 60. Anch'io posso leggere le ore!"
È stata questa affermazione a creare le condizioni per poter approfondire la conoscenza del tempo attraverso l'orologio, con addizioni e sottrazioni finalizzate alla lettura di ore e minuti. "Voglio costruire il mio orologio con Federico!"

Questa richiesta è diventato spunto per un'attività da effettuare in piccolo gruppo, anche con compagni ancora in difficoltà nella lettura dell'orologio e con altri tutor. Simone ha ricercato nella rete un esempio di schema-orologio e con l'aiuto di Federico, lo ha riprodotto su un cartoncino verde (suo colore preferito). Accanto ad ogni minuto ha collocato il numero corrispondente, scritto su un piccolo quadratino predisposto dal compagno. Inoltre, per aiutare Simone a differenziare le ore nell'arco della giornata, sull'orologio sono state inserite con fermacampioni delle forme ovali, contenenti le due modalità di lettura delle ore: il bambino rispondendo alle domande dei compagni, è riuscito ad identificare il momento della giornata (mattino, pomeriggio, sera, notte) attraverso il simbolo della comunicazione aumentativa alternativa e quindi a leggere correttamente l'ora: “Maria, è mattino, sono a scuola, sono le 10.”
La stessa modalità è stata utilizzata anche in famiglia e questo ha facilitato il bambino nell’identificare, per esempio, momenti serali da dedicare alla visione di cartoni animati, come pure quelli corrispondenti all'arrivo dei genitori dal lavoro o anche l’ora di andare a dormire.
“Adesso anch'io leggo le ore! Guarda Maria, questo è il mio orologio”. “Bene Simone, sei proprio diventato grande!”

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