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Come rendere la didattica motivante? - Erickson 1

Come rendere la didattica motivante?

Lo straordinario potere del sostegno alla motivazione nello studio spiegato da Daniela Lucangeli

Il meccanismo della motivazione è molto complesso e sfaccettato, soggettivo ed esposto a continue variazioni: comprenderlo è il primo passo per supportarlo. È importante in primo luogo impegnarsi affinché la scuola e lo studio generino emozioni sane negli studenti, ascoltandoli e cercando di rispondere ai bisogni che essi hanno in modo spontaneo: credersi capaci, percepire un controllo dell’ambiente e sentirsi accolti e vicini affettivamente ai propri insegnanti.

Risulta determinante anche che gli studenti si sentano in grado di raggiungere gli obiettivi, e di porsi quegli stessi obiettivi in modo sempre più autonomo; che siano convinti di poter migliorare e vivano l’insuccesso come un evento su cui riflettere per non incorrervi in futuro.


Tutto questo è possibile solo calibrando in modo individuale per ciascun bambino i traguardi da conseguire, senza generare noia con sfide troppo semplici né frustrazione con richieste eccessivamente difficili.


Il ruolo degli adulti è fondamentale; essi possono porre l’accento sull’impegno e le strategie che i ragazzi mettono in campo nel fare le cose, non solo sui risultati raggiunti:

affrontare delle difficoltà ben accompagnati e ottenere un successo che li porta al di là del proprio punto di partenza è un’esperienza imprescindibile affinché crescano con fiducia nella propria capacità di farcela.

 

Gli insegnanti che vogliono creare una didattica motivante, quindi, pongano loro degli scopi che non siano unicamente un bel voto da prendere o la conquista del punteggio più alto in tutta la classe, bensì il migliorarsi costantemente anche nell’imparare abilità nuove.


La motivazione allo studio che auspico guarda al Sé futuro, suscitando il desiderio di dare il proprio meglio e non la propria ansia da prestazione.

 

#riflettere

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