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Come prepararsi al Concorso Docenti? - Erickson 1

Come prepararsi al Concorso Docenti?

Spunti e suggerimenti per affrontare al meglio le prove

Un Concorso è sempre una prova importante e delicata, che mette a dura prova le proprie capacità di finalizzare in un tempo breve una preparazione partita da lontano e che può essersi arricchita anche di preziose esperienze sul campo.

Nel corso degli anni, infatti, si sono studiate molte cose e molte sono state sperimentate.  Adesso però si manifesta l’esigenza pragmatica di superare un concorso, e di farlo bene, con soddisfazione. Dunque dobbiamo interpretare un copione non scritto da noi, ma imposto dai programmi ministeriali, e dobbiamo interpretarlo bene.

Per una preparazione efficace non basta coprire tutto  il programma, serve anche un input metodologico alla riflessione metacognitiva e alle attività di riconcettualizzazione e organizzazione delle conoscenze.

Come già abbiamo fatto per i passati concorsi, ribadiamo l’importanza di una serie di aiuti metacognitivi allo studio, quali ad esempio le mappe concettuali come organizzatori anticipati, da un lato, delle conoscenze e, dall’altro, come valido aiuto per memorizzare grandi quantità di informazioni. Anche oggi, così come allora, crediamo fortemente (anche supportati dai riscontri positivi di chi le ha utilizzate con successo e soddisfazione in fase di studio) nel valore qualitativo di questo strumento in grado di organizzare in modorealmente , e fortemente ancorato e interconnesso, gli apprendimenti.

Dopo la fase di elaborazione del materiale, come sappiamo, serve però una fase di progettazione e realizzazione di un output efficace, ovvero la stesura di una risposta corretta e «buona» da diversi punti di vista e criteri. Dovendo dunque, come abbiamo precedentemente accennato, aderire e interpretare un copione scritto da altri, dovrete essere rapidi ed efficaci, ma allo stesso tempo accurati e precisi nel «cucire» le informazioni e le conoscenze più mirate, nel coprire ogni spazio, collegare, riflettere, memorizzare e produrre parole, frasi, argomentazioni. Per superare le prove, questo è vero e innegabile, ma non basta.

Un Concorso è inevitabilmente anche una prova con se stessi Un momento specifico per fare il punto delle tante cose studiate, pensate, vissute e che avete ora l’occasione di costruire in una «vostra» e originale visione di voi stessi nella vostra professione.

Anche se state già lavorando come insegnanti questa è un’occasione, anche fortemente simbolica, per ripensare con orgoglio ciò che vorreste essere come insegnanti che lavorano per rendere sempre più efficace ed efficiente il processo di insegnamento-apprendimento. Vi sentite, e vorreste essere, insegnanti tecnicamente all’avanguardia sulle varie strategie educative e didattiche, figure di sistema nelle dinamiche di collaborazione interistituzionale, comunitaria, attori e propulsori di processi di autosviluppo scolastico. 

Il nostro consiglio è di affrontare questo Concorso con due anime: una pragmatica e orientata in modo efficace alle necessità del programma, e una più personale, improntata a un’originale e orgogliosa identità professionale, affinché possiate coltivare sempre, anche nei momenti di più dura necessità, visioni innovative e desideri di continua evoluzione professionale. Edgar Morin ci ricorda: «Ciò che non si rigenera, degenera», e non parla soltanto della vita di coppia…

Nei nostri libri dedicati alla preparazione del concorso, ci siamo attenuti ai contenuti del copione messo a punto dal Miur, studiando ogni dettaglio dei programmi, leggendo attentamente ogni parola e cercando di capire anche tra le righe ciò che il Concorso richiede. Abbiamo raccolto e scelto per voi i migliori e più completi materiali che possono servire a illustrare e organizzare cognitivamente e metacognitivamente i vari temi e argomenti.

Buono studio e un «in bocca al lupo» a tutti voi!

Tre errori da evitare nelle preparazione al Concorso docenti: la risposta di Dario Ianes
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