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Come avviene la valutazione nella didattica aperta - Erickson 1

Come avviene la valutazione nella didattica aperta

La costruzione condivisa del processo valutativo

La didattica aperta è un approccio che mette al centro della didattica l’alunno, offrendogli la possibilità di determinare alcuni o, in certi casi, tutti gli aspetti del proprio percorso di apprendimento. 

 

Riflettendo sulla valutazione degli apprendimenti nella didattica aperta si avverte una certa fatica nel mettere a fuoco un modo di valutare che sia coerente con la forte autodeterminazione a cui tende questo approccio. Sicuramente sarà necessario avvalersi di forme di valutazione che diano spazio anche al punto di vista dell’alunno/a sul proprio lavoro. La questione è capire su quali valori di riferimento si vuole basare la valutazione. 

 

LA VALUTAZIONE AUTENTICA

Una forma di valutazione coerente con la didattica aperta è a mio avviso rappresentata dalla valutazione autentica

Questa valutazione prevede la triangolazione di tre punti di vista: 

1. quello soggettivo dell’alunno/a sul proprio lavoro; 

2. quello soggettivo, ma esterno, dell’insegnante (ed eventualmente anche dei genitori e dei compagni/e classe) che valuta il lavoro dell’alunno/a dal proprio punto di vista; 

3. quello, il più possibile oggettivo, sulla prestazione che permette di valutarne il valore attraverso una serie di criteri condivisi con riferimento a valori di gruppo o disciplinari.

 

 

Nel rispetto del principio di intersoggettività che caratterizza la valutazione autentica, è fondamentale costruire insieme agli alunni/e i criteri di valutazione del compito autentico che si vuole andare a valutare

 

In generale la partecipazione degli alunni/e al processo valutativo acquista grande importanza. In primo luogo, essi collaborano con i docenti alla stesura dei criteri di valutazione. Inoltre, possono contribuire alla descrizione della prestazione dei compagni/e e della propria, rappresentando un punto di vista altro rispetto a quello dell’insegnante. 

 

LE FASI 

La costruzione condivisa del processo valutativo può articolarsi nelle seguenti fasi: 

1. accordo sul compito sulla cui base avverrà la valutazione; 

2. accordo sui processi e sui prodotti del compito che verranno valutati; 

3. accordo sui criteri di valutazione dei singoli processi e prodotti, con una corrispondente scala di valutazione per ognuno di questi; 

4. osservazione e descrizione dei processi e dei prodotti da parte di insegnanti e alunni/e sulla base dei criteri concordati; 

5. assegnazione di una valutazione ai processi e prodotti sulla base di una corrispondenza fra le osservazioni e descrizioni e la scala concordata. 

 

IL CERCHIO COME SPAZIO DI VALUTAZIONE

Un buon contesto in cui proporre l’utilizzo della valutazione autentica in una realtà scolastica caratterizzata da apertura didattica è quello del cerchio. Nel cerchio è possibile affinare la riflessione dei bambini/e e della classe sulla questione della valutazione. 

 

Qui, infatti, può esserci lo spazio per una riflessione metacognitiva sui processi di apprendimento: è qui che gli alunni/e possono confrontare i propositi che si erano dati con i risultati raggiunti e ricevere un feedback dai compagni sul proprio modo di organizzare il percorso. Questo permette di attivare e modificare, se necessario, strategie di autoregolazione.

 

Il cerchio è anche una situazione adatta alla condivisione dei criteri di valutazione da utilizzare per capire il valore di un certo tipo di prodotto che i bambini/e creeranno sulla base della consegna di un compito autentico. È sempre nel cerchio, infine, che i bambini/e presentano il proprio prodotto, esprimono una propria valutazione su di esso e chiedono poi il parere di altri (compagni/e o insegnante).

 

Heidrun Demo
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