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Quali sono i sistemi di CAA e come funzionano?

Domande e risposte per conoscere i principali sistemi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa.

La difficoltà a utilizzare il linguaggio verbale, caratteristica dei Disturbi dello Spettro Autistico, costituisce sia un grave limite per la qualità della vita delle persone che ne sono affette, sia uno dei principali ostacoli alla loro integrazione sociale e scolastica.

Una soluzione è rappresentata dalla Comunicazione Aumentativa e Alternativa, ovvero un sistema che utilizza scrittura, simboli, immagini, strumenti, dispositivi o gesti per compensare le difficoltà di comunicazione. 

L'uso di modalità visive di comunicazione dovrebbe essere centrale negli interventi per le persone con autismo in quanto lavora sulle abilità visive, un loro specifico punto di forza.

L’utilizzo, nei contesti educativi e riabilitativi, di sistemi di comunicazione aumentativa e alternativa e dell’Assistive Technology può facilitare la comunicazione delle persone che presentano menomazioni della parola, della funzione linguistica e della scrittura, con l’obiettivo di limitare le conseguenze negative della disabilità quali l’isolamento sociale, la passività e la dipendenza.
 

Cosa si intende per CAA?

Nella comunicazione aumentativa le modalità di comunicazione utilizzate sono tese non a sostituire ma ad accrescere la comunicazione naturale. Nella comunicazione alternativa i sistemi utilizzati (segni, immagini, disegni) costituiscono «un’alternativa» al linguaggio verbale. Nello sviluppo tipico, il bambino apprende la natura della comunicazione già a 6 mesi di età quando hanno inizio le routine interattive con la madre e il padre. Queste routine non comprendono ancora parole, ma un approccio in cui il bambino ottiene l’attenzione del genitore, un’azione diretta all’ascoltatore tramite vocalizzazioni, lallazione o indicazione, e un outcome, cioè la madre e il padre sorridono, danno qualcosa al bambino o ripetono la localizzazione. Poiché l’outcome coinvolge item o eventi piacevoli per il piccolo, sono cioè dei rinforzatori, è probabile che il bambino ripeta il comportamento. Il bambino apprende che le azioni che mette in atto producono un risultato desiderato attraverso questa interazione. L’azione che il bambino attua è controllata da qualcosa nell’ambiente o da qualche bisogno. Poiché i bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autisticonon apprendono a comunicare nelle situazioni naturali, è necessario costruire un ambiente di apprendimento nel quale aumentino le probabilità che il bambino sviluppi una comunicazione funzionale, utilizzando strumenti di supporto.

 

Su quali strategie si basano i sistemi CAA?

I sistemi CAA si basano sull’utilizzo di strategie che supportano le persone con disabilità comunicative, affinché loro possano comunicare spontaneamente e in autonomia i propri bisogni; fare delle scelte; interagire con l’ambiente circostante in maniera appropriata e funzionale, riducendo, laddove si manifestano, i comportamenti problematici, l’aggressività, l’autolesionismo, gli eccessi di rabbia.

 

Cosa sono i sistemi UNAIDED?

I sistemi UNAIDED non richiedono l’utilizzo di materiale esterno, di attrezzature particolareggiate, ma solo il coinvolgimento del corpo della persona, come ad esempio il linguaggio dei segni. Nell’utilizzo di questo sistema come forma di comunicazione con il bambino, è fondamentale che tutte le persone che interagiscono con lui utilizzino la stessa procedura per istruirlo sull’uso dei segni. Stimolare il bambino in modo adeguato, insegnandogli a usare segni, anche abbinati a rinforzi, consentirà di ridurre la frustrazione e di ampliare il suo repertorio comunicativo. È molto importante che tutte le persone che lavorano e interagiscono con il bambino conoscano i segni che usa in modo che possano essere rinforzati costantemente. I segni possono essere standard o individualizzati in base alle competenze del bambino. Quando si valutano dei segni, si cerca sempre di utilizzare qualcosa che sia in qualche modo «figurativo» o che somigli all’oggetto che il bambino richiede. Al pari di qualsiasi altra forma di comunicazione, prima di insegnare a un bambino a emettere un segno per richiedere, è necessario accertarsi che voglia realmente quell’oggetto in quel momento. La parola deve essere sempre abbinata al segno e all’oggetto stesso. L’oggetto deve essere quindi etichettato ogni volta che si stimola il segno, ogni volta che il bambino produce il segno e ogni volta che il bambino riceve l’oggetto.

 

Cosa sono i sistemi AIDED?

I sistemi AIDED supportano l’esigenza della persona con disabilità di comunicare attraverso dispositivi esterni. Un esempio di sistema AIED è il PECS (Picture Exchange Communication System), basato su un sistema di immagini.

Un altro importante esempio di sistema AIDED sono i Voice Output Communication Aids (VOCAs), si tratta di dispositivi di aiuto alla comunicazione che consentono di tradurre semplici comportamenti di comunicazione non verbale della persona (premere/toccare un’immagine su una tavoletta) in messaggi vocali pre-registrati, sintetizzati o registrati.

 

Come è strutturato un sistema AIDED come il PECS?

Il Picture Exchange Communication System è volto a insegnare ai bambini con importanti compromissioni delle abilità comunicative espressive a comunicare in maniera funzionale attraverso lo scambio di immagini. È un sistema di insegnamento strutturato in modo tale che assomigli il più possibile a un approccio naturalistico, nel quale la comunicazione viene avviata dal bambino piuttosto che dagli indizi verbali dell’adulto. Il protocollo in questo caso è strutturato in sei fasi: scambio di immagini; distanza e persistenza; discriminazione; richiedere usando frasi; rispondere a domande; fare commenti. Prima di avviare il training di insegnamento del protocollo PECS è importante osservare una fase di preparazione del materiale: come primo passo dobbiamo stampare le immagini di ogni item presente nel menu dei rinforzatori del bambino, poi avremo bisogno di un quaderno ad anelli, che sarà il libro della comunicazione, e del velcro con cui attaccheremo le immagini sul libro. A questo punto saremo pronti per avviare le fasi di utilizzo del PECS.

 

Fino a quando è bene rinforzare l’utilizzo di questi sistemi?

I segni o il PECS devono essere ancora rinforzati anche quando il bambino comincia a utilizzare le richieste verbali. Il bambino deve continuare ad avere una modalità comunicativa efficace in tutti i suoi contesti di vita fino a quando sarà in grado di comunicare verbalmente in modo che tutti lo comprendano.

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