IT
I mini gialli dei dettati 2
Carrello
Spedizioni veloci
Pagamenti sicuri
Totale:

Il tuo carrello è vuoto

|*** Libro Quantità:
Libro
€ 12,82 -5% € 13,50
-5%
Vale 12 punti Erickson
Ebook - ePub2
€ 9,49 -5% € 9,99
-5%
Vale 9 punti Erickson

Manifesto della classe dei servi

Contro la fine del lavoro

In questo agile saggio l’autore analizza il tramonto delle professioni liberali classiche, ma anche, più in generale, del mondo dell’università e della cultura, e il loro atteggiamento ostile al lavoro con la conseguente reazione pro-lavoro da parte delle classi in ascesa.

In questo agile saggio l’autore analizza il tramonto delle professioni liberali classiche, ma anche, più in generale, del mondo dell’università e della cultura, e il loro atteggiamento ostile al lavoro con la conseguente reazione pro-lavoro da parte delle classi in ascesa.

In questo agile saggio l’autore analizza il tramonto delle professioni liberali classiche, ma anche, più in generale, del mondo dell’università e della cultura, e il loro atteggiamento ostile al lavoro con la conseguente reazione pro-lavoro da parte delle classi in ascesa.

Libro
€ 12,82 -5% € 13,50
-5%
Vale 12 punti Erickson
Ebook - ePub2
€ 9,49 -5% € 9,99
-5%
Vale 9 punti Erickson

Descrizione

Libro

«L’idea che le persone si allontanino dal mercato del lavoro per liberare tempo all’ozio creativo può venire in mente solo a chi può vivere il lavoro come gioco e non come condizione essenziale».

Perché leggiamo saggi e articoli tesi a convincerci che non ci può essere soddisfazione in ciò che...

«L’idea che le persone si allontanino dal mercato del lavoro per liberare tempo all’ozio creativo può venire in mente solo a chi può vivere il lavoro come gioco e non come condizione essenziale».

Perché leggiamo saggi e articoli tesi a convincerci che non ci può essere soddisfazione in ciò che facciamo? Dobbiamo credere alla retorica delle dimissioni volontarie che piace così tanto ai media?

Forse davvero alcune persone, primi fra tutti i benestanti intellettuali, hanno interiorizzato una forma di snobismo per cui devono essere premiati, remunerati e riconosciuti per il solo fatto di esistere, alterando così la loro percezione del lavoro, tanto da teorizzarne uno tagliato su misura per loro. Si ha l’impressione che chi propone la fine del lavoro non ne comprenda l’essenza fondata sulla relazione e sulla reciprocità.

Coloro che non godono di rendite, chi vive del proprio stipendio, «servi» in quanto lavoratori, quindi servitori per definizione, poiché orientati ai bisogni e agli interessi degli altri, non chiedono però la fine del lavoro ma anzi lo difendono. La classe dei servi sa che lavorare è il modo migliore per vivere in una società democratica e solidale, lasciando che siano i signori e i loro cortigiani a pensarla diversamente.

«L’idea che le persone si allontanino dal mercato del lavoro per liberare tempo all’ozio creativo può venire in mente solo a chi può vivere il lavoro come gioco e non come condizione essenziale».

Perché leggiamo saggi e articoli tesi a convincerci che non ci può essere soddisfazione in ciò che...

«L’idea che le persone si allontanino dal mercato del lavoro per liberare tempo all’ozio creativo può venire in mente solo a chi può vivere il lavoro come gioco e non come condizione essenziale».

Perché leggiamo saggi e articoli tesi a convincerci che non ci può essere soddisfazione in ciò che facciamo? Dobbiamo credere alla retorica delle dimissioni volontarie che piace così tanto ai media?

Forse davvero alcune persone, primi fra tutti i benestanti intellettuali, hanno interiorizzato una forma di snobismo per cui devono essere premiati, remunerati e riconosciuti per il solo fatto di esistere, alterando così la loro percezione del lavoro, tanto da teorizzarne uno tagliato su misura per loro. Si ha l’impressione che chi propone la fine del lavoro non ne comprenda l’essenza fondata sulla relazione e sulla reciprocità.

Coloro che non godono di rendite, chi vive del proprio stipendio, «servi» in quanto lavoratori, quindi servitori per definizione, poiché orientati ai bisogni e agli interessi degli altri, non chiedono però la fine del lavoro ma anzi lo difendono. La classe dei servi sa che lavorare è il modo migliore per vivere in una società democratica e solidale, lasciando che siano i signori e i loro cortigiani a pensarla diversamente.

«L’idea che le persone si allontanino dal mercato del lavoro per liberare tempo all’ozio creativo può venire in mente solo a chi può vivere il lavoro come gioco e non come condizione essenziale».

Perché leggiamo saggi e articoli tesi a convincerci che non ci può essere soddisfazione in ciò che...

«L’idea che le persone si allontanino dal mercato del lavoro per liberare tempo all’ozio creativo può venire in mente solo a chi può vivere il lavoro come gioco e non come condizione essenziale».

Perché leggiamo saggi e articoli tesi a convincerci che non ci può essere soddisfazione in ciò che facciamo? Dobbiamo credere alla retorica delle dimissioni volontarie che piace così tanto ai media?

Forse davvero alcune persone, primi fra tutti i benestanti intellettuali, hanno interiorizzato una forma di snobismo per cui devono essere premiati, remunerati e riconosciuti per il solo fatto di esistere, alterando così la loro percezione del lavoro, tanto da teorizzarne uno tagliato su misura per loro. Si ha l’impressione che chi propone la fine del lavoro non ne comprenda l’essenza fondata sulla relazione e sulla reciprocità.

Coloro che non godono di rendite, chi vive del proprio stipendio, «servi» in quanto lavoratori, quindi servitori per definizione, poiché orientati ai bisogni e agli interessi degli altri, non chiedono però la fine del lavoro ma anzi lo difendono. La classe dei servi sa che lavorare è il modo migliore per vivere in una società democratica e solidale, lasciando che siano i signori e i loro cortigiani a pensarla diversamente.

Libro
ISBN: 9791259821089
Data di pubblicazione: 03/2023
Numero Pagine: 200
Formato: 11x17cm
Ebook - ePub2
ISBN: 9791259821102
Data di pubblicazione: 01/2023
Requisiti di sistema:
  • Questo ebook è realizzato in formato epub e protetto con social watermarking.
  • Può essere letto su tutti i dispositivi in cui sia presente un applicativo in grado di leggere i file epub.
  • Non è stampabile.
  • Per maggiori informazioni vedi la Guida alla lettura degli E-BOOK.
Saggistica Il Margine
Libro
ISBN: 9791259821089
Data di pubblicazione: 03/2023
Numero Pagine: 200
Formato: 11x17cm
Ebook - ePub2
ISBN: 9791259821102
Data di pubblicazione: 01/2023
Requisiti di sistema:
  • Questo ebook è realizzato in formato epub e protetto con social watermarking.
  • Può essere letto su tutti i dispositivi in cui sia presente un applicativo in grado di leggere i file epub.
  • Non è stampabile.
  • Per maggiori informazioni vedi la Guida alla lettura degli E-BOOK.
Saggistica Il Margine

Autori

Ti potrebbero interessare