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Nello sport, la meta è diventata più importante del cammino? Perché chi arriva secondo è considerato perdente? L’errore, le sconfitte, sono alla base del successo? A queste e a molte altre domande risponde Paolo Crepaz, con l’aiuto di storie e di sportivi che hanno saputo vincere e perdere.
Nello sport, la meta è diventata più importante del cammino? Perché chi arriva secondo è considerato perdente? L’errore, le sconfitte, sono alla base del successo? A queste e a molte altre domande risponde Paolo Crepaz, con l’aiuto di storie e di sportivi che hanno saputo vincere e perdere.
Nello sport, la meta è diventata più importante del cammino? Perché chi arriva secondo è considerato perdente? L’errore, le sconfitte, sono alla base del successo? A queste e a molte altre domande risponde Paolo Crepaz, con l’aiuto di storie e di sportivi che hanno saputo vincere e perdere.
Lo sport, per nostra fortuna, quello vero, quello praticato, non quello infarcito di talk show, gossip e spot pubblicitari, continua ad alimentare i sogni di tante ragazze e tanti ragazzi, è fonte di gioia, aiuta a crescere e consente di guardare con speranza al futuro.
Nessun bambino si...
Lo sport, per nostra fortuna, quello vero, quello praticato, non quello infarcito di talk show, gossip e spot pubblicitari, continua ad alimentare i sogni di tante ragazze e tanti ragazzi, è fonte di gioia, aiuta a crescere e consente di guardare con speranza al futuro.
Nessun bambino si presenta in palestra o in piscina con una richiesta del tipo: «Vorrei essere inserito in un efficace percorso educativo che mi permetta di sviluppare, in un contesto relazionale, le mie personali qualità fisiche, motorie e psicologiche».
La sua domanda è molto più semplice e diretta: «Posso giocare?».
Accanto a questa c’è un’altra domanda, per lo più implicita, carica di speranza, a volte di preoccupazione:
quella dei genitori che avvicinano i figli al mondo dello sport per cercare di offrire loro un contesto formativo positivo. Due appelli diversi, che vanno accolti e presi molto sul serio. E che esigono la risposta
ad alcune questioni cruciali: lo sport fa bene? Aiuta a crescere? Forma il carattere? Include o seleziona?
Collana Ostacolo obliquo
La collana Ostacolo obliquo, diretta da Paolo Crepaz, intende l’ostacolo obliquo come simbolo di un’attività sportiva dove ogni persona, in base alle personali abilità, può sperimentare l’adeguatezza e il successo della propria azione. La collana Ostacolo obliquo, rivolta ad atleti, genitori, insegnanti, tecnici e operatori sportivi, mira ad avvicinare allo sport secondo una prospettiva equa e inclusiva.
Lo sport, per nostra fortuna, quello vero, quello praticato, non quello infarcito di talk show, gossip e spot pubblicitari, continua ad alimentare i sogni di tante ragazze e tanti ragazzi, è fonte di gioia, aiuta a crescere e consente di guardare con speranza al futuro.
Nessun bambino si...
Lo sport, per nostra fortuna, quello vero, quello praticato, non quello infarcito di talk show, gossip e spot pubblicitari, continua ad alimentare i sogni di tante ragazze e tanti ragazzi, è fonte di gioia, aiuta a crescere e consente di guardare con speranza al futuro.
Nessun bambino si presenta in palestra o in piscina con una richiesta del tipo: «Vorrei essere inserito in un efficace percorso educativo che mi permetta di sviluppare, in un contesto relazionale, le mie personali qualità fisiche, motorie e psicologiche».
La sua domanda è molto più semplice e diretta: «Posso giocare?».
Accanto a questa c’è un’altra domanda, per lo più implicita, carica di speranza, a volte di preoccupazione:
quella dei genitori che avvicinano i figli al mondo dello sport per cercare di offrire loro un contesto formativo positivo. Due appelli diversi, che vanno accolti e presi molto sul serio. E che esigono la risposta
ad alcune questioni cruciali: lo sport fa bene? Aiuta a crescere? Forma il carattere? Include o seleziona?
Collana Ostacolo obliquo
La collana Ostacolo obliquo, diretta da Paolo Crepaz, intende l’ostacolo obliquo come simbolo di un’attività sportiva dove ogni persona, in base alle personali abilità, può sperimentare l’adeguatezza e il successo della propria azione. La collana Ostacolo obliquo, rivolta ad atleti, genitori, insegnanti, tecnici e operatori sportivi, mira ad avvicinare allo sport secondo una prospettiva equa e inclusiva.
Lo sport, per nostra fortuna, quello vero, quello praticato, non quello infarcito di talk show, gossip e spot pubblicitari, continua ad alimentare i sogni di tante ragazze e tanti ragazzi, è fonte di gioia, aiuta a crescere e consente di guardare con speranza al futuro.
Nessun bambino si...
Lo sport, per nostra fortuna, quello vero, quello praticato, non quello infarcito di talk show, gossip e spot pubblicitari, continua ad alimentare i sogni di tante ragazze e tanti ragazzi, è fonte di gioia, aiuta a crescere e consente di guardare con speranza al futuro.
Nessun bambino si presenta in palestra o in piscina con una richiesta del tipo: «Vorrei essere inserito in un efficace percorso educativo che mi permetta di sviluppare, in un contesto relazionale, le mie personali qualità fisiche, motorie e psicologiche».
La sua domanda è molto più semplice e diretta: «Posso giocare?».
Accanto a questa c’è un’altra domanda, per lo più implicita, carica di speranza, a volte di preoccupazione:
quella dei genitori che avvicinano i figli al mondo dello sport per cercare di offrire loro un contesto formativo positivo. Due appelli diversi, che vanno accolti e presi molto sul serio. E che esigono la risposta
ad alcune questioni cruciali: lo sport fa bene? Aiuta a crescere? Forma il carattere? Include o seleziona?
Collana Ostacolo obliquo
La collana Ostacolo obliquo, diretta da Paolo Crepaz, intende l’ostacolo obliquo come simbolo di un’attività sportiva dove ogni persona, in base alle personali abilità, può sperimentare l’adeguatezza e il successo della propria azione. La collana Ostacolo obliquo, rivolta ad atleti, genitori, insegnanti, tecnici e operatori sportivi, mira ad avvicinare allo sport secondo una prospettiva equa e inclusiva.
Questo ebook è realizzato in formato .epub, protetto con social watermarking. Può essere letto su tutti i dispositivi Ios, Android, Kobo e Sony purché sia installato un applicativo in grado di leggere i file .epub.
Per maggiori informazioni vedi la Guida alla lettura degli E-BOOK.
Indice:
Prefazione di Mauro Berruto
Introduzione
LO SPORT È SCUOLA DI VITA
È SOLO UN GIOCO!
ATLETI, CAMPIONI E SPORTIVI INVISIBILI
REGOLE, ARBITRI E GIUDICI - A che serve il fair play?
IL FALLIMENTO È ALLA BASE DEL SUCCESSO
NON SI NASCE CON LA CAMICIA
DALL’ETICA ALL’ESTETICA
Bibliografia e suggerimenti di lettura
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Indice:
Prefazione di Mauro Berruto
Introduzione
LO SPORT È SCUOLA DI VITA
È SOLO UN GIOCO!
ATLETI, CAMPIONI E SPORTIVI INVISIBILI
REGOLE, ARBITRI E GIUDICI - A che serve il fair play?
IL FALLIMENTO È ALLA BASE DEL SUCCESSO
NON SI NASCE CON LA CAMICIA
DALL’ETICA ALL’ESTETICA
Bibliografia e suggerimenti di lettura