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I mini gialli dei dettati 2
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La partecipazione di utenti e familiari nella salute mentale

Il volume analizza il modo in cui i servizi di salute mentale possono accogliere al loro interno il punto di vista degli utenti e dei familiari, e propone strategie di azione e indicazioni operative per favorire pratiche partecipative efficaci nei servizi sociosanitari.

Il volume analizza il modo in cui i servizi di salute mentale possono accogliere al loro interno il punto di vista degli utenti e dei familiari, e propone strategie di azione e indicazioni operative per favorire pratiche partecipative efficaci nei servizi sociosanitari.

Il volume analizza il modo in cui i servizi di salute mentale possono accogliere al loro interno il punto di vista degli utenti e dei familiari, e propone strategie di azione e indicazioni operative per favorire pratiche partecipative efficaci nei servizi sociosanitari.

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Descrizione

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La partecipazione degli utenti e dei familiari nella progettazione, gestione e valutazione dei servizi di salute mentale è fondamentale per diverse ragioni, pratiche ed etiche.

Essa consente di migliorare l’efficacia dei servizi, di far valere le necessità e la prospettiva dei diretti interessati,...

La partecipazione degli utenti e dei familiari nella progettazione, gestione e valutazione dei servizi di salute mentale è fondamentale per diverse ragioni, pratiche ed etiche.

Essa consente di migliorare l’efficacia dei servizi, di far valere le necessità e la prospettiva dei diretti interessati, di aumentare il benessere organizzativo e individuale, di favorire l’empowerment e l’assunzione di responsabilità, di sviluppare il capitale sociale nella comunità territoriale e di mettere in discussione i pregiudizi legati alla malattia mentale. Nonostante questi effetti positivi, per i servizi può risultare faticoso aprirsi all’apporto di utenti e familiari, a causa di fattori culturali e storici. Spesso l’utente viene visto come debole e passivo, anziché come fonte di preziose e insostituibili conoscenze esperienziali.

A partire da tali considerazioni, la ricerca presentata in questo volume mira ad analizzare il modo in cui i servizi di salute mentale possono accogliere al loro interno il punto di vista degli utenti e dei familiari. Attraverso l’analisi del Fareassieme del Servizio di salute mentale di Trento e del Social Point del Dipartimento di salute mentale di Modena, si propongono strategie di azione e indicazioni operative per favorire pratiche partecipative efficaci nei servizi sociosanitari.

La partecipazione degli utenti e dei familiari nella progettazione, gestione e valutazione dei servizi di salute mentale è fondamentale per diverse ragioni, pratiche ed etiche.

Essa consente di migliorare l’efficacia dei servizi, di far valere le necessità e la prospettiva dei diretti interessati,...

La partecipazione degli utenti e dei familiari nella progettazione, gestione e valutazione dei servizi di salute mentale è fondamentale per diverse ragioni, pratiche ed etiche.

Essa consente di migliorare l’efficacia dei servizi, di far valere le necessità e la prospettiva dei diretti interessati, di aumentare il benessere organizzativo e individuale, di favorire l’empowerment e l’assunzione di responsabilità, di sviluppare il capitale sociale nella comunità territoriale e di mettere in discussione i pregiudizi legati alla malattia mentale. Nonostante questi effetti positivi, per i servizi può risultare faticoso aprirsi all’apporto di utenti e familiari, a causa di fattori culturali e storici. Spesso l’utente viene visto come debole e passivo, anziché come fonte di preziose e insostituibili conoscenze esperienziali.

A partire da tali considerazioni, la ricerca presentata in questo volume mira ad analizzare il modo in cui i servizi di salute mentale possono accogliere al loro interno il punto di vista degli utenti e dei familiari. Attraverso l’analisi del Fareassieme del Servizio di salute mentale di Trento e del Social Point del Dipartimento di salute mentale di Modena, si propongono strategie di azione e indicazioni operative per favorire pratiche partecipative efficaci nei servizi sociosanitari.

La partecipazione degli utenti e dei familiari nella progettazione, gestione e valutazione dei servizi di salute mentale è fondamentale per diverse ragioni, pratiche ed etiche.

Essa consente di migliorare l’efficacia dei servizi, di far valere le necessità e la prospettiva dei diretti interessati,...

La partecipazione degli utenti e dei familiari nella progettazione, gestione e valutazione dei servizi di salute mentale è fondamentale per diverse ragioni, pratiche ed etiche.

Essa consente di migliorare l’efficacia dei servizi, di far valere le necessità e la prospettiva dei diretti interessati, di aumentare il benessere organizzativo e individuale, di favorire l’empowerment e l’assunzione di responsabilità, di sviluppare il capitale sociale nella comunità territoriale e di mettere in discussione i pregiudizi legati alla malattia mentale. Nonostante questi effetti positivi, per i servizi può risultare faticoso aprirsi all’apporto di utenti e familiari, a causa di fattori culturali e storici. Spesso l’utente viene visto come debole e passivo, anziché come fonte di preziose e insostituibili conoscenze esperienziali.

A partire da tali considerazioni, la ricerca presentata in questo volume mira ad analizzare il modo in cui i servizi di salute mentale possono accogliere al loro interno il punto di vista degli utenti e dei familiari. Attraverso l’analisi del Fareassieme del Servizio di salute mentale di Trento e del Social Point del Dipartimento di salute mentale di Modena, si propongono strategie di azione e indicazioni operative per favorire pratiche partecipative efficaci nei servizi sociosanitari.

Ebook - pdf
ISBN: 9788859035459
Data di pubblicazione: 03/2023
Requisiti di sistema:
  • Questo ebook è realizzato in formato pdf e protetto con social watermarking.
  • Può essere letto su tutti i dispositivi in cui sia presente un applicativo in grado di leggere i file pdf.
  • Non è stampabile.
  • Per maggiori informazioni vedi la Guida alla lettura degli E-BOOK.
Ebook - pdf

Indice:

Prefazione

Prima parte – La cassetta degli attrezzi

C’è partecipazione e partecipazione. Luoghi, attori e ostacoli del coinvolgimento di utenti e familiari
• Il gioco del «servizio totale»: una metafora che fa da monito
• Gli utenti e i familiari come co-protagonisti
• La partecipazione nei diversi modelli di welfare
• L’oggetto e la finalità della partecipazione
• I livelli della partecipazione
• La questione del potere e l’empowerment
• La cultura organizzativa e l’apertura alla partecipazione degli utenti
• La qualità relazionale dei servizi di salute mentale
• L’orientamento al recovery
• Le sei trappole per la partecipazione

Nasce una ricerca. Metodi, strumenti e riflessioni
• Il paradigma della ricerca
• La scelta dei casi
• Gli strument
• L’analisi dei dat
• La discussione dei risultat
• Una riflessione su alcune questioni etiche

Due storie diverse di partecipazione. Il Fareassieme di Trento e il Social Point di Modena 
• Il Fareassieme nel Servizio di salute mentale di Trento 
• Il Social Point nel Dipartimento di salute mentale di Modena 

Seconda parte – Alla ricerca di significati

Il Fareassieme si racconta. Tra rivoluzione, sensibilizzazione e pratiche consolidate 
• Gli operatori nel Fareassieme 
• Le criticità nell’area Fareassieme 
• Le attività strutturate che meglio rappresentano il Fareassieme 
• Il Fareassieme come approccio 
• La formalizzazione del Fareassieme 

Il Social Point si racconta. Tra rottura, territorio e obiettivi molteplici 
• Gli operatori del Social Point 
• Un’isola metodologica 
• Una sovrapposizione di obiettivi diversi 
• Il rapporto tra il Social Point e gli altri servizi 
• Il riconoscimento formale da parte del Dipartimento di salute mentale 
• Il cambiamento di atteggiamento 
• Le questioni aperte del Social Point 
• Gli elementi chiave nella storia del Social Point 
• Il rapporto con i familiari 

Terza parte – La partecipazione organizzata

L’emergere di nuovi approcci. Il versante del cambiamento 
• I principi del Fareassieme come comune denominatore 
• I promotori e i luoghi del cambiamento culturale 
• Le strategie per il cambiamento 
• Le sottoculture organizzative: il caso degli psichiatri 
• Le vittime del cambiamento 

Il consolidarsi della partecipazione. Il versante della strutturazione 
• I gruppi di auto/mutuo aiuto 
• Le riunioni con i familiari per presentare il Servizio 
• I tavoli misti volti a migliorare/progettare il Servizio 
• La progettazione condivisa del percorso di cura 
• La sensibilizzazione della cittadinanza 
• Gli Utenti e Familiari Esperti (UFE) 
• L’incardinamento delle pratiche partecipative 
• La relazionalità dei servizi 

Dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda. Due esperienze oltreconfine 
• I Peer Support Technicians del Department of Veterans Affairs (USA) 
• I Peer Support Workers della Mind & Body (Nuova Zelanda) 
• Alcune considerazioni metodologiche 

Conclusioni. Decalogo per i manager e spunti per la ricerca 
Bibliografia 

Psicologia Psicologia clinica Psicologia età adulta
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ISBN: 9788859035459
Data di pubblicazione: 03/2023
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  • Questo ebook è realizzato in formato pdf e protetto con social watermarking.
  • Può essere letto su tutti i dispositivi in cui sia presente un applicativo in grado di leggere i file pdf.
  • Non è stampabile.
  • Per maggiori informazioni vedi la Guida alla lettura degli E-BOOK.
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Indice:

Prefazione

Prima parte – La cassetta degli attrezzi

C’è partecipazione e partecipazione. Luoghi, attori e ostacoli del coinvolgimento di utenti e familiari
• Il gioco del «servizio totale»: una metafora che fa da monito
• Gli utenti e i familiari come co-protagonisti
• La partecipazione nei diversi modelli di welfare
• L’oggetto e la finalità della partecipazione
• I livelli della partecipazione
• La questione del potere e l’empowerment
• La cultura organizzativa e l’apertura alla partecipazione degli utenti
• La qualità relazionale dei servizi di salute mentale
• L’orientamento al recovery
• Le sei trappole per la partecipazione

Nasce una ricerca. Metodi, strumenti e riflessioni
• Il paradigma della ricerca
• La scelta dei casi
• Gli strument
• L’analisi dei dat
• La discussione dei risultat
• Una riflessione su alcune questioni etiche

Due storie diverse di partecipazione. Il Fareassieme di Trento e il Social Point di Modena 
• Il Fareassieme nel Servizio di salute mentale di Trento 
• Il Social Point nel Dipartimento di salute mentale di Modena 

Seconda parte – Alla ricerca di significati

Il Fareassieme si racconta. Tra rivoluzione, sensibilizzazione e pratiche consolidate 
• Gli operatori nel Fareassieme 
• Le criticità nell’area Fareassieme 
• Le attività strutturate che meglio rappresentano il Fareassieme 
• Il Fareassieme come approccio 
• La formalizzazione del Fareassieme 

Il Social Point si racconta. Tra rottura, territorio e obiettivi molteplici 
• Gli operatori del Social Point 
• Un’isola metodologica 
• Una sovrapposizione di obiettivi diversi 
• Il rapporto tra il Social Point e gli altri servizi 
• Il riconoscimento formale da parte del Dipartimento di salute mentale 
• Il cambiamento di atteggiamento 
• Le questioni aperte del Social Point 
• Gli elementi chiave nella storia del Social Point 
• Il rapporto con i familiari 

Terza parte – La partecipazione organizzata

L’emergere di nuovi approcci. Il versante del cambiamento 
• I principi del Fareassieme come comune denominatore 
• I promotori e i luoghi del cambiamento culturale 
• Le strategie per il cambiamento 
• Le sottoculture organizzative: il caso degli psichiatri 
• Le vittime del cambiamento 

Il consolidarsi della partecipazione. Il versante della strutturazione 
• I gruppi di auto/mutuo aiuto 
• Le riunioni con i familiari per presentare il Servizio 
• I tavoli misti volti a migliorare/progettare il Servizio 
• La progettazione condivisa del percorso di cura 
• La sensibilizzazione della cittadinanza 
• Gli Utenti e Familiari Esperti (UFE) 
• L’incardinamento delle pratiche partecipative 
• La relazionalità dei servizi 

Dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda. Due esperienze oltreconfine 
• I Peer Support Technicians del Department of Veterans Affairs (USA) 
• I Peer Support Workers della Mind & Body (Nuova Zelanda) 
• Alcune considerazioni metodologiche 

Conclusioni. Decalogo per i manager e spunti per la ricerca 
Bibliografia 

Psicologia Psicologia clinica Psicologia età adulta

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