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Il volume analizza il modo in cui i servizi di salute mentale possono accogliere al loro interno il punto di vista degli utenti e dei familiari, e propone strategie di azione e indicazioni operative per favorire pratiche partecipative efficaci nei servizi sociosanitari.
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Prefazione
Prima parte – La cassetta degli attrezzi
C’è partecipazione e partecipazione. Luoghi, attori e ostacoli del coinvolgimento di utenti e familiari
• Il gioco del «servizio totale»: una metafora che fa da monito
• Gli utenti e i familiari come co-protagonisti
• La partecipazione nei diversi modelli di welfare
• L’oggetto e la finalità della partecipazione
• I livelli della partecipazione
• La questione del potere e l’empowerment
• La cultura organizzativa e l’apertura alla partecipazione degli utenti
• La qualità relazionale dei servizi di salute mentale
• L’orientamento al recovery
• Le sei trappole per la partecipazione
Nasce una ricerca. Metodi, strumenti e riflessioni
• Il paradigma della ricerca
• La scelta dei casi
• Gli strument
• L’analisi dei dat
• La discussione dei risultat
• Una riflessione su alcune questioni etiche
Due storie diverse di partecipazione. Il Fareassieme di Trento e il Social Point di ModenaÂ
• Il Fareassieme nel Servizio di salute mentale di TrentoÂ
• Il Social Point nel Dipartimento di salute mentale di ModenaÂ
Seconda parte – Alla ricerca di significati
Il Fareassieme si racconta. Tra rivoluzione, sensibilizzazione e pratiche consolidateÂ
• Gli operatori nel FareassiemeÂ
• Le criticità nell’area FareassiemeÂ
• Le attività strutturate che meglio rappresentano il FareassiemeÂ
• Il Fareassieme come approccioÂ
• La formalizzazione del FareassiemeÂ
Il Social Point si racconta. Tra rottura, territorio e obiettivi moltepliciÂ
• Gli operatori del Social PointÂ
• Un’isola metodologicaÂ
• Una sovrapposizione di obiettivi diversiÂ
• Il rapporto tra il Social Point e gli altri serviziÂ
• Il riconoscimento formale da parte del Dipartimento di salute mentaleÂ
• Il cambiamento di atteggiamentoÂ
• Le questioni aperte del Social PointÂ
• Gli elementi chiave nella storia del Social PointÂ
• Il rapporto con i familiariÂ
Terza parte – La partecipazione organizzata
L’emergere di nuovi approcci. Il versante del cambiamentoÂ
• I principi del Fareassieme come comune denominatoreÂ
• I promotori e i luoghi del cambiamento culturaleÂ
• Le strategie per il cambiamentoÂ
• Le sottoculture organizzative: il caso degli psichiatriÂ
• Le vittime del cambiamentoÂ
Il consolidarsi della partecipazione. Il versante della strutturazioneÂ
• I gruppi di auto/mutuo aiutoÂ
• Le riunioni con i familiari per presentare il ServizioÂ
• I tavoli misti volti a migliorare/progettare il ServizioÂ
• La progettazione condivisa del percorso di curaÂ
• La sensibilizzazione della cittadinanzaÂ
• Gli Utenti e Familiari Esperti (UFE)Â
• L’incardinamento delle pratiche partecipativeÂ
• La relazionalità dei serviziÂ
Dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda. Due esperienze oltreconfineÂ
• I Peer Support Technicians del Department of Veterans Affairs (USA)Â
• I Peer Support Workers della Mind & Body (Nuova Zelanda)Â
• Alcune considerazioni metodologicheÂ
Conclusioni. Decalogo per i manager e spunti per la ricercaÂ
BibliografiaÂ
La partecipazione degli utenti e dei familiari nella progettazione, gestione e valutazione dei servizi di salute mentale è fondamentale per diverse ragioni, pratiche ed etiche.
Essa consente di migliorare l’efficacia dei servizi, di far valere le necessità e la prospettiva dei diretti interessati, di aumentare il benessere organizzativo e individuale, di favorire l’empowerment e l’assunzione di responsabilità , di sviluppare il capitale sociale nella comunità territoriale e di mettere in discussione i pregiudizi legati alla malattia mentale. Nonostante questi effetti positivi, per i servizi può risultare faticoso aprirsi all’apporto di utenti e familiari, a causa di fattori culturali e storici. Spesso l’utente viene visto come debole e passivo, anziché come fonte di preziose e insostituibili conoscenze esperienziali.
A partire da tali considerazioni, la ricerca presentata in questo volume mira ad analizzare il modo in cui i servizi di salute mentale possono accogliere al loro interno il punto di vista degli utenti e dei familiari. Attraverso l’analisi del Fareassieme del Servizio di salute mentale di Trento e del Social Point del Dipartimento di salute mentale di Modena, si propongono strategie di azione e indicazioni operative per favorire pratiche partecipative efficaci nei servizi sociosanitari.