La formulazione del caso in terapia cognitivo comportamentale

Gestire il processo terapeutico e l’alleanza di lavoro

Erickson Advantages

Dai primi contributi della CBT alla REBT di Albert Ellis, dalla Schema Therapy alle teorie costruttiviste, gli autori dimostrano come la formulazione condivisa del caso è lo strumento cardinale e distintivo per l’esecuzione efficace di qualsiasi approccio terapeutico cognitivo e comportamentale.

 

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In questo libro

Contenuti e indice

Presentazione (M. Spada)
Prefazione (G. Benetka)

Introduzione
La formulazione condivisa del caso come principale processo terapeutico nelle terapie cognitivo-comportamentali (G.M. Ruggiero, G. Caselli e S. Sassaroli)

Capitolo 1
La formulazione del caso nella terapia cognitivo-comportamentale standard (G.M. Ruggiero, G. Caselli e S. Sassaroli)
Riflessioni
Il processo di concettualizzazione nella terapia cognitivo-comportamentale (A. Freeman)
Formulazione del caso in terapia cognitiva: lo sgabello a tre gambe (S.D. Hollon)
L'uso degli scopi nella formulazione del caso in terapia cognitivo-comportamentale (A.M. Saliani, C. Perdighe, B. Barcaccia e F. Mancini)

Capitolo 2
La formulazione del caso nella tradizione comportamentale: Meyer, Turkat, Lane, Bruch e Sturmey (G.M. Ruggiero, G. Caselli e S. Sassaroli)
Riflessioni
Relazione terapeutica, cognizione, metacognizione e vita autogestita: quale relazione con la formulazione del caso? (P. Sturmey)

Capitolo 3
Connessione B-C, negoziazione dell’F e razionale del D: progettare e realizzare una disputa efficace e cooperativa nella REBT (G.M. Ruggiero, D. Sarracino, G. Caselli e S. Sassaroli)
Riflessioni
La connessione B-C e la negoziazione dell'F nella REBT (R. DiGiuseppe e K. Doyle)
La REBT come base per la formulazione del caso in una procedura continua, implicita e ipotetico-deduttiva di raccolta dati nella collaborazione critica e paritaria con il paziente (W. Backx)

Capitolo 4
La formulazione del caso nelle terapie di processo (G.M. Ruggiero, G. Caselli, A. Bassanini e S. Sassaroli)
Riflessioni
La CBT basata sul processo come approccio alla concettualizzazione del caso (A. Snir e S. Hofmann)
Formulazione del caso e analisi del comportamento (P. Moderato e K.G. Wilson)
Schema Therapy, Contextual Schema Therapy e formulazione del caso (E. Roediger, G. Melli e N. Marsigli)

Capitolo 5
Forza e limiti della formulazione del caso nelle terapie cognitive costruttiviste comportamentali (G.M. Ruggiero, A. Scarinci, G. Caselli e S. Sassaroli)
Riflessioni
Un pioniere della formulazione costruttivista (D.A. Winter e G. Feixas)
TMI: caratteristiche, relazione terapeutica e formulazione del caso (A. Carcione e A. Semerari)
Il ruolo del trauma nelle complicazioni psicoterapeutiche e il valore della prospettiva cognitivo-evoluzionista di Giovanni Liotti (B. Farina)
La formulazione del caso nel modello costruttivista post-razionalista (M. Dodet)
La formulazione del caso e la relazione terapeutica dal punto di vista di una teoria evoluzionistica della motivazione (F. Monticelli)
Emozione, motivazione, relazione terapeutica e cognizione nel modello di Giovanni Liotti (R. Visini e S. Ruberti)

Capitolo 6
La formulazione del caso come finale di partita, e non come mossa di apertura, nei modelli relazionali e psicodinamici (G.M. Ruggiero, A. Scarinci, G. Caselli e S. Sassaroli)
Riflessioni
Formulazione del piano versus formulazione del caso: la prospettiva della Control Mastery Theory (F. Gazzillo e G. Silberschatz)
Alcune osservazioni storiche e teoriche sulla valutazione psicodinamica (M. Innamorati e M. Ruperthuz Honorato)
La formulazione del caso in psicoanalisi e nelle terapie cognitivo-comportamentali (P. Migone)

Capitolo 7
Lo stato empirico della formulazione del caso: Integrazione e validazione di elementi cognitivi, processuali ed evolutivi della formulazione CBT del caso mediante la procedura LIBET (S. Sassaroli, G. Caselli e G. M. Ruggiero)
Riflessioni
Una prospettiva costruttivista sulla procedura LIBET (D.A. Winter)

Capitolo 8
Nuove dimensioni nella pianificazione dei casi: Integrazione di applicazioni elettroniche per la salute mentale (E-mental health) (C. Eichenberg)

Postfazione
Il cielo in una stanza: La CBT condivide la formulazione del caso più facilmente (ma non troppo) (G.M. Ruggiero, G. Caselli e S. Sassaroli)

Bibliografia

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L’assunto di base del volume è che la formulazione del caso è la mossa iniziale e il principale strumento operativo degli approcci CBT con cui un terapeuta gestisce l’intero processo psicoterapeutico. L’idea è che, nella CBT, la formulazione del caso incorpori sia gli interventi CBT specifici del trattamento che le componenti non specifiche, tra cui la negoziazione dell’alleanza terapeutica e la gestione della relazione terapeutica. Inoltre, questo volume presuppone che, negli approcci CBT, la formulazione del caso sia una procedura incessantemente e apertamente condivisa tra il paziente e il terapeuta dall’inizio alla fine del trattamento. Il libro mira a mostrare come questo aspetto stia diventando sempre più il segno distintivo degli approcci CBT, perché in linea con suoi stessi principi di base. Questo atteggiamento implica la piena fiducia nell’accordo cosciente tra terapeuti e pazienti, la cooperazione trasparente e un impegno esplicito di adesione al modello CBT di cambiamento clinico.

Gli obiettivi del volume:

  • concettualizzare la formulazione condivisa del caso clinico come intervento centrale e distintivo delle principali forme di CBT, in quanto intrinsecamente legata ai principi fondamentali della CBT;
  • descrivere le procedure di formulazione condivisa del caso negli approcci CBT per mostrare come, in molti di loro, questo processo permetta al terapeuta di gestire sia le caratteristiche specifiche che quelle non specifiche del processo terapeutico CBT;
  • ripercorrere lo sviluppo storico delle principali forme di CBT per mostrare il modo in cui la formulazione condivisa del caso emerge come caratteristica veramente unificante e distintiva degli approcci CBT;
  • esplorare l’uso della formulazione del caso in alcuni approcci relazionali e psicodinamici vicini agli approcci CBT, discutendone somiglianze e differenze.

Consigliato a
Il volume è destinato a clinici, studiosi, ricercatori e a chiunque voglia approfondire la conoscenza dello strumento più importante nel trattamento psicologico: la formulazione del caso.

Specifiche prodotto

Fascia d'età

Età adulta

Autori e autrici

Giovanni Maria  Ruggiero

Giovanni Maria Ruggiero

Autore

Psichiatra e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, direttore della Scuola di Terapia Cognitivo-Comportamentale «Psicoterapia Cognitiva e Ricerca» e co-direttore scientifico del gruppo Studi Cognitivi. Full Professor presso la Sigmund Freud University di Vienna e Milano. Ha scritto volumi sul trattamento cognitivo dell’ansia, dei disturbi alimentari e sulla formulazione del caso come processo terapeutico. Si occupa di ricerca sui costrutti psicopatologici dell’ansia e sull’uso della formulazione del caso in psicoterapia. Membro delle società di psicoterapia cognitivo-comportamentale CBT-Italia e SITCC (Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva).

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Gabriele  Caselli

Gabriele Caselli

Autore

Psicologo, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e dottore di ricerca, direttore della Scuola di specializzazione in Psicoterapia Cognitiva «Psicoterapia e Scienze Cognitive» e co-direttore scientifico del gruppo Studi Cognitivi. Vicedirettore del Dipartimento di Psicologia della Sigmund Freud University, sede di Milano. Ha scritto volumi sul trattamento cognitivo del rimuginio e dell’abuso di sostanze. Si occupa di ricerca sui processi di pensiero ripetitivo in psicoterapia cognitiva. Membro delle società di psicoterapia cognitivo-comportamentale CBT-Italia e SITCC (Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva).

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Sandra Sassaroli

Sandra Sassaroli

Autrice

Psichiatra e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, direttrice della Scuola di Terapia Cognitivo-Comportamentale «Studi Cognitivi» e co-direttrice scientifico del gruppo Studi Cognitivi. Full Professor presso la Sigmund Freud University di Vienna e Milano. Ha scritto volumi sul trattamento cognitivo dell’ansia, dei disturbi alimentari e sullo sviluppo evolutivo come processo psicopatologico. Si occupa di ricerca sui processi rimuginativi e di apprendimento disfunzionale nello sviluppo personale dei costrutti psicopatologici dell'ansia e dei disturbi alimentari. Membro delle società di psicoterapia cognitivo-comportamentale CBT-Italia e SITCC (Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva).

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