Educatori e insegnanti non dovrebbero limitarsi a porgere e far apprendere "i saperi", ma aprire, attraverso essi, la porta che schiude l'esistenza degli alunni sul mondo, produrre metacognizioni e strutturare la coscienza identitaria dei soggetti in formazione.
La componente estetica, cioè la dimensione "sensibile" della conoscenza e dell'identità, diviene allora essenziale per caratterizzare una proposta educativa teoreticamente fondata sulle concezioni della fenomenologia e metodologicamente orientata dalla pratica della narratività, capace di offrire e far condividere rappresentazioni, figure e universi simbolici in un processo di vera e propria "iniziazione" al conoscere.
Dopo la laurea in Pedagogia (1972) presso l’Università di
Bologna (relatore Piero Bertolini), è stato membro dell’équipe
di coordinamento pedagogico delle scuole dell’infanzia del
Comune di Bologna e capo servizio alla pubblica istruzione
del Comune di Carpi. È stato docente di Pedagogia e Didattica
dell’Educazione Artistica presso l’Accademia di Belle Arti
di Bologna e Firenze, professore straordinario di Pedagogia
Comparata all’Università di Messina e professore ordinario
di Pedagogia Generale e Sociale all’Università di Trento,
dove ha fondato e diretto il Laboratorio di Comunicazione
e Narratività. Scrittore e curatore di saggi, testi narrativi
e libri per l’infanzia, è anche disegnatore e autore di opere
verbovisuali.