Il volume si rivolge a chi desidera utilizzare il mutuo aiuto nel sostegno a persone che vivono esperienze di lutto. Sulla scorta dell'esperienza pluridecennale dell'autore, il volume offre strumenti ed esempi di animazione per gruppi di auto/mutuo aiuto, ponendo al centro la persona, nella consapevolezza che ogni lutto è vissuto in modo soggettivo e che occorre che ogni dolente si senta accolto, accettato e ascoltato.
Consigliato a Ricco di esempi concreti, schede operative e spunti per l'animazione dei gruppi, il testo si rivelerà utile sia ai professionisti, psicologi, educatori, sacerdoti, che facilitano gruppi di auto/mutuo aiuto, sia a chiunque abbia sperimentato un tipo di perdita e desideri intraprendere un percorso di guarigione e condivisione assieme ad altre persone provate da dolori analoghi.
La comunione o socializzazione dei feriti: il primo passo, il più sofferto, consiste nel prendere il rischio di affacciarsi al gruppo. Richiede il coraggio di uscire dal proprio guscio, superare le proprie resistenze o pregiudizi, per fidarsi e affidarsi al potere sanante di questa proposta.
La liberazione del dolore o catarsi emotiva: Il gruppo diventa un luogo in cui la condivisione dei sentimenti e delle emozioni è non solo permessa, ma incoraggiata, quale percorso necessario per sanarsi.
L’informazione e la formazione permanente: La condivisione e il confronto con altri permettono di imparare lezioni preziose, scoprire strategie e atteggiamenti innovativi, per far fronte a un’esistenza orfana di una figura significativa.
La crescita nella fiducia personale: Il valore terapeutico e sanante del gruppo consiste nell’aiutare i partecipanti a ripristinare il controllo sulla propria vita e a portare alla luce le proprie potenzialità.
Trasformarsi in guaritori feriti: Il processo di trasformarsi in «guaritori feriti» richiede in primis che la persona sia in grado di cicatrizzare le proprie piaghe, perché non producano pus e malesseri. Di conseguenza, la sofferenza integrata diventa risorsa, saggezza, accresciuta capacità di amare.
L’uscita dal gruppo: L’obiettivo finale del mutuo aiuto è di contribuire al ritorno alla normalità dei suoi membri, temprati dalla vicenda vissuta e illuminati dalla sapienza accumulata.
Ha fatto parte dell’équipe multidisciplinare dell’Hospice presso il St. Joseph Hospital di Milwaukee, Wisconsin (USA), e ha animato diversi gruppi di mutuo aiuto nelle perdite e nei lutti. Attualmente è professore di Pastorale Sanitaria presso il Camillianum di Roma e tiene, in vari Paesi, corsi e conferenze sul morire, la morte e il lutto.