Tutto per la scuola
Compiti delle vacanze
Formazione: i più richiesti
Collana: Il Margine / Pinova
In questo saggio politico Stefan Weidner ci invita ad approfondire, a pensare collettivamente, a riflettere sul presente e ci ricorda che abbiamo una scelta e che dobbiamo assumerci la responsabilità di plasmare il futuro.
A casa tua in 24/48 ore
Spedizione gratuita per ordini superiori a 50€
Introduzione
Il compito
La struttura
Prima parte
L’11 settembre e gli antefatti
Il nemico modello: gli USA
La Guerra Fredda nel Sud del mondo
La Rivoluzione islamica in Iran
L’assassinio di Sādāt in Egitto
L’occupazione della Ka῾ba alla Mecca
Wahhabismo e salafismo
La guerra sovietica in Afghanistan, il crollo del blocco orientale e gli esordi di Bin Laden
Bin Laden e la battaglia contro la modernità
I primi attacchi di Bin Laden agli USA
La visione del mondo degli Stati Uniti negli anni Novanta
Il binario imboccato nel 2000
L’attacco
Falle nella sicurezza, teorie del complotto e rivoluzione mediatica
L’ora dei neoconservatori e il problema del fronte interno
La critica agli Stati Uniti e la limitazione della libertà di opinione
Inizia la caccia: Guantanamo
Seconda parte
Dalla cacciata dei talebani alla fine dell’era dell’11 settembre
Cimitero degli imperi, fase uno: Afghanistan
Cimitero degli imperi, fase due: Iraq
Giro di prova a Teheran
La logica degli amici e dei nemici
Una storia senza meta, una protesta senza esito
L’inverno prima della primavera
Rivoluzioni arabe
«Null’altro che esitazione sul fronte occidentale»
Dalla Libia alla Siria
Il prezzo da pagare quando si sta a guardare: la nuova migrazione
Razzismo e terrore «bianco»
«Stato Islamico» e nuovi orrori
Simulazione di normalità
Epilogo
Dall’11 settembre al reset politico mondiale
Gli eventi di Ground Zero
La pandemia mancata
Quando la libertà va stretta
L’impegno per il cambiamento e la democrazia: una fatica di Sisifo
Un esperimento teorico cosmopolitico
Ringraziamenti
Bibliografia
Il presente comincia l’11 settembre 2001: una data che sancisce la fine, o l’inizio della fine, dell’egemonia culturale e politica degli Stati Uniti. Pensiamo alle conseguenze, immediate e lontane, della «guerra al terrore» che l’Occidente dichiarò in risposta a quell’attacco frontale: lo scontro con la civiltà islamica, gli orrori di Guantanamo, l’impegno militare e poi la ritirata in Afghanistan e in Iraq, l’ascesa del populismo e del nazionalismo… E se Bin Laden avesse vinto? Se fosse riuscito a spezzare una volta per tutte l’incantesimo della presunta superiorità occidentale?
Per Stefan Weidner, esperto del mondo arabo e attento osservatore della scena internazionale, l’epoca di conflitti, contraddizioni e ambiguità che si è aperta l’11 settembre non potrà dirsi conclusa finché non avremo rinunciato alle rappresentazioni del «nemico» che negli ultimi vent’anni hanno determinato la nostra percezione del mondo e dell’«altro». Allora, forse, sarà finalmente possibile mettere i problemi che riguardano l’esistenza stessa dell’umanità, come il cambiamento climatico e le pandemie, in cima all’agenda politica globale.
Il libro vuole essere un invito ad approfondire, a pensare collettivamente, a riflettere. È un saggio politico, un tentativo di aprire nuovi orizzonti di pensiero, di fare propria la situazione intellettuale odierna e di superare le prove che essa riserva, in altre parole di sviluppare la necessaria resistenza intellettuale, morale e spirituale contro le sue imposizioni.
Traduzione di Michela Guardigli