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Il libro propone una visione di educazione e formazione del bambino orientata al pensiero psicomotorio.
Affida all’insegnante un modello d’intervento, definito «gioco psicomotorio», spendibile nell’ambito del «fare scuola», e si propone come valido strumento a sostegno della crescita dell’io del bambino, tale modello costituisce un dispositivo di autoformazione e valutazione per l’insegnante stesso oltre che per l’istituzione educativa nel suo complesso.
Il volume tratteggia potenzialità e criticità di una proposta chiara e definita, mai come ora necessaria, sottolineandone principi, obiettivi e metodologia; al contempo riporta esperienze realizzate direttamente sul campo e riflessioni sulle pratiche introdotte nelle scuole.
Consigliato a
Il libro si rivolge a tutti gli adulti che a vario titolo, personale, professionale o istituzionale, incontrano il mondo infantile e che sono chiamati a una relazione autentica con esso all’interno delle istituzioni educative.
In sintesi
La psicomotricità contagia le innate e spontanee «passioni gioiose» dei bambini. Ecco il contributo essenziale che la psicomotricità può offrire al mondo della pedagogia e dell’educazione, ed ecco il perché del suo successo e della sua diffusione nei contesti educativi della prima infanzia in questi ultimi decenni.
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Presentazione di collana (di Fabio Comunello e Giuseppe Nicolodi)
Introduzione
PRIMA PARTE: ALCUNI ELEMENTI TEORICI
Le istituzioni educative oggi
• I bambini del terzo millennio
• L’infanzia vista dagli insegnanti
• Scuola e genitori
Elementi di pedagogia psicomotoria
• Pedagogia della psicomotricità
• La rappresentazione dell’adulto da parte del bambino
• La psicomotricità nelle istituzioni educative
• Lo psicomotricista
La psicomotricità nei contesti educativi
• La psicomotricità e il disagio educativo
• Gioco psicomotorio a scuola
• Elementi di ibridazione professionale
• Conclusione
La pianificazione del progetto
• Condizioni istituzionali
• Prima fase
• Seconda fase
• La supervisione e la formazione permanente
SECONDA PARTE: LE ESPERIENZE
La formazione del personale: esperienza a Ravenna
• Il progetto nel primo anno
• Secondo anno
• Gli anni successivi
• Riflessioni
• L’incontro con il gioco psicomotorio al nido
• Conclusioni
Lo spazio del gioco psicomotorio: esperienza a Riccione
• Introduzione
• Le intenzioni educative e le fasi della form-azione
• Considerazioni da parte del coordinamento pedagogico del Comune di Riccione
• Alcune dinamiche di gruppo incontrate
• Il ruolo dello psicomotricista nella co-conduzione
TERZA PARTE: RIFLESSIONI SULLE PRATICHE
Il gusto di ardite riflessioni
• Introduzione
• Uno sguardo trasversale ai contesti
• Una professionalità, diverse azioni
• Contesti e competenze
• Un affondo sulla formazione in ambito psicomotorio
• Riflessioni conclusive
Conclusione
• Difficoltà istituzionali
• Difficoltà da parte degli insegnanti o educatori
• Difficoltà da parte degli psicomotricisti
Bibliografia
Quello presentato è un contributo importante alla costruzione di una cultura educativa e scolastica maturata in decenni di ricerca, sperimentazione, lavoro nelle e con le scuole, che si propone per un dialogo con le istituzioni educative attento ai bisogni profondi dei bambini.