Tutto per la scuola
Scuola: tra i più visitati
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Collana: Erickson Direct Publishing
Il volume propone il teatro educativo a bambini e ragazzi per accompagnarli verso la crescita emotiva.
Le emozioni fanno parte di noi, ci accompagnano nella vita quotidiana e influiscono sui nostri giudizi e le nostre scelte, ma imparare a riconoscerle ed esprimerle non è scontato. La scuola e la società tendono a privilegiare un’educazione rivolta allo sviluppo dell’intelligenza e alla cura del corpo, trascurando l’area emotiva. Eppure educare all’emotività è necessario, tanto più in un mondo in cui la sovrabbondanza di stimoli si accompagna a crescenti difficoltà di relazione.
A offrirsi come strumento per una pedagogia delle emozioni è il teatro educativo, il cui obiettivo non è solo il prodotto, ma l’attore e l’intero processo dalle prove alla rappresentazione. Il teatro educativo mira a far sperimentare ai soggetti coinvolti le emozioni proprie e altrui, portandoli sulla strada della crescita emotiva attraverso la performance teatrale.
In sintesi
Forte di trent’anni di lavoro con gruppi di bambini, ragazzi, persone con disabilità e pazienti psichiatrici, in questo libro Franca Bonato spiega come l’educazione emotiva abbracci psicologia, pedagogia, neuroscienze e arte, e offre al lettore numerosi spunti di itinerari didattici e percorsi formativi.
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Il volume sottolinea come la scena del teatro sia uno spazio di condivisione e di relazione dialogica dove il corpo attore che si esprime e il corpo spettatore che osserva sono sempre interscambiabili; in tale spazio avviene la comunicazione con il suo aspetto di contenuto e di relazione. In sintesi, la scena è uno spazio interattivo dove il corpo emotivo si esprime e l’espressività si realizza a livello spontaneo; non c’è consapevolezza relazionale, ovvero le sensazioni che determinano disagio o benessere attraversano inconsapevolmente i corpi dei soggetti coinvolti. La scena può essere trasformata in quella che è stata definita «esperienza palcoscenico» quando chi la occupa acquista consapevolezza dell’interazione in atto, diventa cosciente della «messa in scena», ovvero dell’esperienza relazionale e dell’interazione emotiva che questa produce.