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A partire dall’anno scolastico 2024/2025 entreranno in vigore le Nuove Linee Guida per l’insegnamento dell’Educazione civica, approvate con il Decreto n. 183 del 07 settembre 2024, che definiscono i traguardi e gli obiettivi di apprendimento che vanno integrati nei curriculi di educazione civica.
Sostituiscono le linee guida adottate nel 2020 per dare una prima attuazione alla legge n.92 del 2019 che ha istituito l’insegnamento dell’educazione civica in tutti gli ordini scolastici.
Per ciascun anno scolastico, devono essere dedicate non meno di 33 ore.
Sì, l’insegnamento trasversale dell’educazione civica è oggetto di valutazioni periodiche e finali.
L’insegnante coordinatore dell’insegnamento propone, in sede di scrutinio, la valutazione da assegnare all’educazione civica secondo la normativa vigente nei diversi gradi, dopo avere raccolto dai tutti i colleghi “elementi conoscitivi”. Viene evidenziato l’utilizzo da parte dei docenti della classe di strumenti condivisi, quali rubriche e griglie di osservazione, finalizzati ad accertare il conseguimento delle conoscenze e abilità e del progressivo sviluppo delle competenze.
Le linee guida ribadiscono il principio della trasversalità e interdisciplinarietà dell’insegnamento dell’educazione civica, perché i suoi nuclei concettuali sono per loro natura interdisciplinari e, quindi, possono essere presi in considerazione in ogni materia.
Ciò richiede da un lato di pianificare percorsi didattici condivisi che vedano l’apporto di più discipline per approfondire i nuclei tematici di educazione civica, e dall’altro di considerare come in tutto il curricolo sia possibile sempre individuare ed approfondire concetti e questioni di rilevanza civica.
Nelle scuole primarie e secondarie di primo grado l’insegnamento è affidato, in contitolarità, al corpo docente della classe, all’interno del quale è individuata una figura di coordinamento.
Nelle scuole secondarie di secondo grado, l’insegnamento è affidatoa insegnanti delle discipline giuridiche e economiche se presenti in organico, e in caso contrario in modo analogo a quanto previsto nel primo ciclo. In ogni caso, anche laddove la titolarità dell’insegnamento venga attribuita all’insegnante di materie giuridiche ed economiche, gli obiettivi di apprendimento vanno perseguiti attraverso la più ampia collaborazione tra tutti i docenti, valorizzando la trasversalità del curricolo.
Le linee guida evidenziano l’importanza di un ambiente di apprendimento in cui gli adulti siano modelli coerenti di comportamento, e la creazione di occasioni di esercizio della convivenza e della democrazia in modo che l’educazione civica non sia ridotta alla memorizzazione di contenuti ma diventi pratica vissuta nella quotidianità.
Viene data centralità dell’apprendimento esperienziale attraverso una didattica laboratoriale, lo studio di casi, seminari dialogici che collegano i contenuti disciplinari a fatti ed eventi di attualità, testimonianze autorevoli, visite e uscite sul territorio, service learning.
Richiedono all’insegnante di valorizzare le esperienze di cittadinanza attiva vissute da alunni e alunne in ambito extra-scolastico, facilitando in classe una rilettura critico-riflessiva delle esperienze e la discussione ed il confronto tra pari.
I traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono organizzati in tre nuclei concettuali:
All’interno di ogni nucleo sono evidenziati delle tematiche da affrontare in tutti i gradi scolastici (dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado) con livelli di approfondimento e complessità sempre maggiori.
Costituzione
Sviluppo economico e sostenibilità
Cittadinanza digitale
La Legge 17 febbraio 2025, n. 21, ha modificato l’articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92, inserendo nelle linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica una nuova tematica: conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.