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I mini gialli dei dettati 2
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Educatori senza frontiere

Diari di esperienze erranti

C’è chi vive l’educazione sulla propria pelle, rifuggendo le strade consuete, i tecnicismi, i progetti asettici, l’illusione e la vanità di avere tutto sotto controllo e la verità in tasca. Sono educatori che si alzano e si mettono in cammino, in atteggiamento di ascolto e rispetto per la realtà,...

C’è chi vive l’educazione sulla propria pelle, rifuggendo le strade consuete, i tecnicismi, i progetti asettici, l’illusione e la vanità di avere tutto sotto controllo e la verità in tasca. Sono educatori che si alzano e si mettono in cammino, in atteggiamento di ascolto e rispetto per la realtà, per le persone che incontrano e per se stessi, animati da una forte tensione morale che diventa impegno appassionato. Il viaggio è la dimensione metaforica ed esistenziale che condensa questi ideali e la pedagogia itinerante è la loro declinazione educativa. Chi viaggia si muove tra spaesamento, curiosità, paradossi, continua ricerca di senso e di orientamento, condivisione, riconoscimento delle proprie debolezze e slancio verso il proprio dover essere. Il viaggio vero è spinta verso una realtà altra, che viene riscoperta non solo fuori, ma anche dentro di sé.
Il libro nasce dall’esperienza di Educatori senza Frontiere, associazione fondata da don Antonio Mazzi, impegnata da anni in progetti di volontariato internazionale in Africa e Sudamerica. Getta uno sguardo sull’avventura degli educatori erranti, ripercorsa attraverso lo strumento della scrittura. Il diario assolve, qui, le molteplici funzioni del fissare l’esperienza nella memoria, approfondirla, darle un senso con la parola, ma anche, e soprattutto, quella del raccoglimento come prendersi cura di sé e di testimonianza forte e partecipata di quanto visto e vissuto. Perché, come dice Terzani, «la storia esiste solo se qualcuno la racconta».

C’è chi vive l’educazione sulla propria pelle, rifuggendo le strade consuete, i tecnicismi, i progetti asettici, l’illusione e la vanità di avere tutto sotto controllo e la verità in tasca. Sono educatori che si alzano e si mettono in cammino, in atteggiamento di ascolto e rispetto per la realtà,...

C’è chi vive l’educazione sulla propria pelle, rifuggendo le strade consuete, i tecnicismi, i progetti asettici, l’illusione e la vanità di avere tutto sotto controllo e la verità in tasca. Sono educatori che si alzano e si mettono in cammino, in atteggiamento di ascolto e rispetto per la realtà, per le persone che incontrano e per se stessi, animati da una forte tensione morale che diventa impegno appassionato. Il viaggio è la dimensione metaforica ed esistenziale che condensa questi ideali e la pedagogia itinerante è la loro declinazione educativa. Chi viaggia si muove tra spaesamento, curiosità, paradossi, continua ricerca di senso e di orientamento, condivisione, riconoscimento delle proprie debolezze e slancio verso il proprio dover essere. Il viaggio vero è spinta verso una realtà altra, che viene riscoperta non solo fuori, ma anche dentro di sé.
Il libro nasce dall’esperienza di Educatori senza Frontiere, associazione fondata da don Antonio Mazzi, impegnata da anni in progetti di volontariato internazionale in Africa e Sudamerica. Getta uno sguardo sull’avventura degli educatori erranti, ripercorsa attraverso lo strumento della scrittura. Il diario assolve, qui, le molteplici funzioni del fissare l’esperienza nella memoria, approfondirla, darle un senso con la parola, ma anche, e soprattutto, quella del raccoglimento come prendersi cura di sé e di testimonianza forte e partecipata di quanto visto e vissuto. Perché, come dice Terzani, «la storia esiste solo se qualcuno la racconta».

C’è chi vive l’educazione sulla propria pelle, rifuggendo le strade consuete, i tecnicismi, i progetti asettici, l’illusione e la vanità di avere tutto sotto controllo e la verità in tasca. Sono educatori che si alzano e si mettono in cammino, in atteggiamento di ascolto e rispetto per la realtà,...

C’è chi vive l’educazione sulla propria pelle, rifuggendo le strade consuete, i tecnicismi, i progetti asettici, l’illusione e la vanità di avere tutto sotto controllo e la verità in tasca. Sono educatori che si alzano e si mettono in cammino, in atteggiamento di ascolto e rispetto per la realtà, per le persone che incontrano e per se stessi, animati da una forte tensione morale che diventa impegno appassionato. Il viaggio è la dimensione metaforica ed esistenziale che condensa questi ideali e la pedagogia itinerante è la loro declinazione educativa. Chi viaggia si muove tra spaesamento, curiosità, paradossi, continua ricerca di senso e di orientamento, condivisione, riconoscimento delle proprie debolezze e slancio verso il proprio dover essere. Il viaggio vero è spinta verso una realtà altra, che viene riscoperta non solo fuori, ma anche dentro di sé.
Il libro nasce dall’esperienza di Educatori senza Frontiere, associazione fondata da don Antonio Mazzi, impegnata da anni in progetti di volontariato internazionale in Africa e Sudamerica. Getta uno sguardo sull’avventura degli educatori erranti, ripercorsa attraverso lo strumento della scrittura. Il diario assolve, qui, le molteplici funzioni del fissare l’esperienza nella memoria, approfondirla, darle un senso con la parola, ma anche, e soprattutto, quella del raccoglimento come prendersi cura di sé e di testimonianza forte e partecipata di quanto visto e vissuto. Perché, come dice Terzani, «la storia esiste solo se qualcuno la racconta».

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Descrizione

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C’è chi vive l’educazione sulla propria pelle, rifuggendo le strade consuete, i tecnicismi, i progetti asettici, l’illusione e la vanità di avere tutto sotto controllo e la verità in tasca. Sono educatori che si alzano e si mettono in cammino, in atteggiamento di ascolto e rispetto per la realtà,...

C’è chi vive l’educazione sulla propria pelle, rifuggendo le strade consuete, i tecnicismi, i progetti asettici, l’illusione e la vanità di avere tutto sotto controllo e la verità in tasca. Sono educatori che si alzano e si mettono in cammino, in atteggiamento di ascolto e rispetto per la realtà, per le persone che incontrano e per se stessi, animati da una forte tensione morale che diventa impegno appassionato. Il viaggio è la dimensione metaforica ed esistenziale che condensa questi ideali e la pedagogia itinerante è la loro declinazione educativa. Chi viaggia si muove tra spaesamento, curiosità, paradossi, continua ricerca di senso e di orientamento, condivisione, riconoscimento delle proprie debolezze e slancio verso il proprio dover essere. Il viaggio vero è spinta verso una realtà altra, che viene riscoperta non solo fuori, ma anche dentro di sé.
Il libro nasce dall’esperienza di Educatori senza Frontiere, associazione fondata da don Antonio Mazzi, impegnata da anni in progetti di volontariato internazionale in Africa e Sudamerica. Getta uno sguardo sull’avventura degli educatori erranti, ripercorsa attraverso lo strumento della scrittura. Il diario assolve, qui, le molteplici funzioni del fissare l’esperienza nella memoria, approfondirla, darle un senso con la parola, ma anche, e soprattutto, quella del raccoglimento come prendersi cura di sé e di testimonianza forte e partecipata di quanto visto e vissuto. Perché, come dice Terzani, «la storia esiste solo se qualcuno la racconta».

C’è chi vive l’educazione sulla propria pelle, rifuggendo le strade consuete, i tecnicismi, i progetti asettici, l’illusione e la vanità di avere tutto sotto controllo e la verità in tasca. Sono educatori che si alzano e si mettono in cammino, in atteggiamento di ascolto e rispetto per la realtà,...

C’è chi vive l’educazione sulla propria pelle, rifuggendo le strade consuete, i tecnicismi, i progetti asettici, l’illusione e la vanità di avere tutto sotto controllo e la verità in tasca. Sono educatori che si alzano e si mettono in cammino, in atteggiamento di ascolto e rispetto per la realtà, per le persone che incontrano e per se stessi, animati da una forte tensione morale che diventa impegno appassionato. Il viaggio è la dimensione metaforica ed esistenziale che condensa questi ideali e la pedagogia itinerante è la loro declinazione educativa. Chi viaggia si muove tra spaesamento, curiosità, paradossi, continua ricerca di senso e di orientamento, condivisione, riconoscimento delle proprie debolezze e slancio verso il proprio dover essere. Il viaggio vero è spinta verso una realtà altra, che viene riscoperta non solo fuori, ma anche dentro di sé.
Il libro nasce dall’esperienza di Educatori senza Frontiere, associazione fondata da don Antonio Mazzi, impegnata da anni in progetti di volontariato internazionale in Africa e Sudamerica. Getta uno sguardo sull’avventura degli educatori erranti, ripercorsa attraverso lo strumento della scrittura. Il diario assolve, qui, le molteplici funzioni del fissare l’esperienza nella memoria, approfondirla, darle un senso con la parola, ma anche, e soprattutto, quella del raccoglimento come prendersi cura di sé e di testimonianza forte e partecipata di quanto visto e vissuto. Perché, come dice Terzani, «la storia esiste solo se qualcuno la racconta».

C’è chi vive l’educazione sulla propria pelle, rifuggendo le strade consuete, i tecnicismi, i progetti asettici, l’illusione e la vanità di avere tutto sotto controllo e la verità in tasca. Sono educatori che si alzano e si mettono in cammino, in atteggiamento di ascolto e rispetto per la realtà,...

C’è chi vive l’educazione sulla propria pelle, rifuggendo le strade consuete, i tecnicismi, i progetti asettici, l’illusione e la vanità di avere tutto sotto controllo e la verità in tasca. Sono educatori che si alzano e si mettono in cammino, in atteggiamento di ascolto e rispetto per la realtà, per le persone che incontrano e per se stessi, animati da una forte tensione morale che diventa impegno appassionato. Il viaggio è la dimensione metaforica ed esistenziale che condensa questi ideali e la pedagogia itinerante è la loro declinazione educativa. Chi viaggia si muove tra spaesamento, curiosità, paradossi, continua ricerca di senso e di orientamento, condivisione, riconoscimento delle proprie debolezze e slancio verso il proprio dover essere. Il viaggio vero è spinta verso una realtà altra, che viene riscoperta non solo fuori, ma anche dentro di sé.
Il libro nasce dall’esperienza di Educatori senza Frontiere, associazione fondata da don Antonio Mazzi, impegnata da anni in progetti di volontariato internazionale in Africa e Sudamerica. Getta uno sguardo sull’avventura degli educatori erranti, ripercorsa attraverso lo strumento della scrittura. Il diario assolve, qui, le molteplici funzioni del fissare l’esperienza nella memoria, approfondirla, darle un senso con la parola, ma anche, e soprattutto, quella del raccoglimento come prendersi cura di sé e di testimonianza forte e partecipata di quanto visto e vissuto. Perché, come dice Terzani, «la storia esiste solo se qualcuno la racconta».

Ebook - ePub2
ISBN: 9788859009443
Data di pubblicazione: 09/2015
Requisiti di sistema:
  • Questo ebook è realizzato in formato epub e protetto con social watermarking.
  • Può essere letto su tutti i dispositivi in cui sia presente un applicativo in grado di leggere i file epub.
  • Non è stampabile.
  • Per maggiori informazioni vedi la Guida alla lettura degli E-BOOK.
Ebook - ePub2

Indice:

Educare è allontanarsi dal consueto(Duccio Demetrio)

Storie di un metodo folle
Camminare il viaggio – Genesi di un metodo folle – Diari sparsi: viaggiare in punta di penna – Viaggiare a un’altra velocità: come il viaggio cambia i tempi e restituisce il tempo

–  Diario delle possibilità
Camminare, è possibile? Il nostro cammino ad Assisi – L’utilizzo della metafora nella formazione, è possibile? L’educatore e la strada – Il teatro in formazione, è possibile? Alcune esperienze che hanno accompagnato gli educatori senza frontiere

Psicologia Self help
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Data di pubblicazione: 09/2015
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Educare è allontanarsi dal consueto(Duccio Demetrio)

Storie di un metodo folle
Camminare il viaggio – Genesi di un metodo folle – Diari sparsi: viaggiare in punta di penna – Viaggiare a un’altra velocità: come il viaggio cambia i tempi e restituisce il tempo

–  Diario delle possibilità
Camminare, è possibile? Il nostro cammino ad Assisi – L’utilizzo della metafora nella formazione, è possibile? L’educatore e la strada – Il teatro in formazione, è possibile? Alcune esperienze che hanno accompagnato gli educatori senza frontiere

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