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Concorso Docenti PNRR2
Formazione: i più richiesti
Due guide con suggerimenti e indicazioni utili per affrontare con successo comportamenti problema tipici del Disturbo Oppositivo Provocatorio, fornendo strategie efficaci per gestire un ragazzo o una ragazza ribelle nella scuola prmaria e secondaria di primo e secondo grado.
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Il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) si configura come un pattern di umore irritabile e collerico con comportamenti provocatori, polemici, vendicativi e sfidanti. Una delle sue caratteristiche fondamentali è che questi pattern sono frequenti, persistenti e in genere pervasivi, cioè presenti in più contesti ambientali. Il volume suggerisce alcune modalità per alleviare le difficoltà dei bambini con Disturbo Oppositivo Provocatorio e dei loro insegnanti. Può essere visto come un libro di ricette che mira a mescolare al meglio gli ingredienti che la scienza e l’esperienza clinica mostrano come i più efficaci.
Il libro è composto da 12 capitoli, che analizzano altrettante situazioni problematiche molto comuni. All’inizio di ogni capitolo una vignetta sintetizza il comportamento analizzato, e vengono delineate alcune possibili spiegazioni del comportamento problema preso in esame: Perché fa così?. Seguono brevi e semplici indicazioni che possono essere utili all’insegnante come punto di riferimento per decidere rapidamente Cosa fare e riflettere su Cosa non fare. Infine, vengono delineati in modo più dettagliato gli strumenti e le strategie educative per costruire l’intervento: Come intervenire.
Dopo una approfondita prima parte teorica, il volume propone 12 capitoli in cui vengono affrontati i comportamenti problema tipici degli alunni con DOP della scuola secondaria di primo e secondo grado, fornendo strumenti e strategie su come intervenire.
Ogni capitolo contiene dei brevi paragrafi iniziali (Perché fa così?, Cosa valorizzare, Cosa non fare), seguiti da una riflessione sui giudizi che l’insegnante dovrebbe mettere in standby per evitare di reagire in maniera impulsiva alle provocazioni (Quali pensieri tenere sotto controllo) e alle principali strategie di intervento specifiche (Qualche idea su come intervenire).
A conclusione di ogni capitolo sono presenti anche alcune note importanti frutto dell'esperienza dell'autore (Non dimenticate che...), che hanno lo scopo di rimuovere alcuni ostacoli all’azione.
In Appendice sono riportati alcuni suggerimenti per stendere un piano di intervento per la gestione delle crisi comportamentali, da condividere con i colleghi all’interno dello stesso istituto.