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Nel mezzo della transizione epocale che tutti noi stiamo vivendo, è più che mai necessaria la figura dell’insegnante-social, un insegnante dalla mente 2.0: un comunicatore e facilitatore, pronto ad informarsi e aggiornarsi tramite la Rete, in grado di produrre contenuti digitali e disposto a...
Nel mezzo della transizione epocale che tutti noi stiamo vivendo, è più che mai necessaria la figura dell’insegnante-social, un insegnante dalla mente 2.0: un comunicatore e facilitatore, pronto ad informarsi e aggiornarsi tramite la Rete, in grado di produrre contenuti digitali e disposto a condividerli con i colleghi, capace di trasformare la tecnologia e Internet da strumenti quali sono a veri ambienti di apprendimento. Un educatore che sappia trovare nuove strategie d’insegnamento e provare nuove metodologie.
Del resto, lo sviluppo di una tecnologia alla portata di tutti, anche di chi possiede competenze informatiche di base, unita alla diffusione della Rete e a quello spirito di condivisione che ne ha sempre caratterizzato la filosofia di base, spingendo gli utenti a diventare editori di contenuti digitali, hanno permesso il proliferare di software intuitivi e di facile utilizzo, così come la nascita di risorse educative gratuite e libere, prodotte e condivise da insegnanti di tutto il mondo.
Questo scenario, insieme agli studi scientifici di numerosi pedagogisti (dall’Attivismo di Freinet e Dewey alle esperienze di Inquiry learning di Rutherford, fino ai principi del Costruttivismo sociale di Jonassen e del Connettivismo di Siemens), hanno facilitato la nascita di nuove metodologie di insegnamento, come quella della “classe rovesciata”, in cui lo studente si confronta a casa con i contenuti di studio – da sempre trasmessi frontalmente a scuola – seguendo i propri ritmi di apprendimento e le proprie esigenze, e poi una volta tornato in classe, sotto la guida del docente svolge attività laboratoriali basate su un apprendimento per scoperta, per ricerca, con cui diventa editore di contenuti di studio e vero protagonista del proprio sapere.
Nel mezzo della transizione epocale che tutti noi stiamo vivendo, è più che mai necessaria la figura dell’insegnante-social, un insegnante dalla mente 2.0: un comunicatore e facilitatore, pronto ad informarsi e aggiornarsi tramite la Rete, in grado di produrre contenuti digitali e disposto a...
Nel mezzo della transizione epocale che tutti noi stiamo vivendo, è più che mai necessaria la figura dell’insegnante-social, un insegnante dalla mente 2.0: un comunicatore e facilitatore, pronto ad informarsi e aggiornarsi tramite la Rete, in grado di produrre contenuti digitali e disposto a condividerli con i colleghi, capace di trasformare la tecnologia e Internet da strumenti quali sono a veri ambienti di apprendimento. Un educatore che sappia trovare nuove strategie d’insegnamento e provare nuove metodologie.
Del resto, lo sviluppo di una tecnologia alla portata di tutti, anche di chi possiede competenze informatiche di base, unita alla diffusione della Rete e a quello spirito di condivisione che ne ha sempre caratterizzato la filosofia di base, spingendo gli utenti a diventare editori di contenuti digitali, hanno permesso il proliferare di software intuitivi e di facile utilizzo, così come la nascita di risorse educative gratuite e libere, prodotte e condivise da insegnanti di tutto il mondo.
Questo scenario, insieme agli studi scientifici di numerosi pedagogisti (dall’Attivismo di Freinet e Dewey alle esperienze di Inquiry learning di Rutherford, fino ai principi del Costruttivismo sociale di Jonassen e del Connettivismo di Siemens), hanno facilitato la nascita di nuove metodologie di insegnamento, come quella della “classe rovesciata”, in cui lo studente si confronta a casa con i contenuti di studio – da sempre trasmessi frontalmente a scuola – seguendo i propri ritmi di apprendimento e le proprie esigenze, e poi una volta tornato in classe, sotto la guida del docente svolge attività laboratoriali basate su un apprendimento per scoperta, per ricerca, con cui diventa editore di contenuti di studio e vero protagonista del proprio sapere.
Nel mezzo della transizione epocale che tutti noi stiamo vivendo, è più che mai necessaria la figura dell’insegnante-social, un insegnante dalla mente 2.0: un comunicatore e facilitatore, pronto ad informarsi e aggiornarsi tramite la Rete, in grado di produrre contenuti digitali e disposto a...
Nel mezzo della transizione epocale che tutti noi stiamo vivendo, è più che mai necessaria la figura dell’insegnante-social, un insegnante dalla mente 2.0: un comunicatore e facilitatore, pronto ad informarsi e aggiornarsi tramite la Rete, in grado di produrre contenuti digitali e disposto a condividerli con i colleghi, capace di trasformare la tecnologia e Internet da strumenti quali sono a veri ambienti di apprendimento. Un educatore che sappia trovare nuove strategie d’insegnamento e provare nuove metodologie.
Del resto, lo sviluppo di una tecnologia alla portata di tutti, anche di chi possiede competenze informatiche di base, unita alla diffusione della Rete e a quello spirito di condivisione che ne ha sempre caratterizzato la filosofia di base, spingendo gli utenti a diventare editori di contenuti digitali, hanno permesso il proliferare di software intuitivi e di facile utilizzo, così come la nascita di risorse educative gratuite e libere, prodotte e condivise da insegnanti di tutto il mondo.
Questo scenario, insieme agli studi scientifici di numerosi pedagogisti (dall’Attivismo di Freinet e Dewey alle esperienze di Inquiry learning di Rutherford, fino ai principi del Costruttivismo sociale di Jonassen e del Connettivismo di Siemens), hanno facilitato la nascita di nuove metodologie di insegnamento, come quella della “classe rovesciata”, in cui lo studente si confronta a casa con i contenuti di studio – da sempre trasmessi frontalmente a scuola – seguendo i propri ritmi di apprendimento e le proprie esigenze, e poi una volta tornato in classe, sotto la guida del docente svolge attività laboratoriali basate su un apprendimento per scoperta, per ricerca, con cui diventa editore di contenuti di studio e vero protagonista del proprio sapere.
MODULO 1 – Riprogettare l’apprendimento con le ICTs e Internet
Obiettivi:
– capire come organizzare attività basate sull’utilizzo della Rete e su una didattica multicanale;
– conoscere le potenzialità offerte dalla Rete e capire come risolverne le criticità, evitando i più comuni rischi di...
MODULO 1 – Riprogettare l’apprendimento con le ICTs e Internet
Obiettivi:
– capire come organizzare attività basate sull’utilizzo della Rete e su una didattica multicanale;
– conoscere le potenzialità offerte dalla Rete e capire come risolverne le criticità, evitando i più comuni rischi di superficialità, dispersività, inaffidabilità e illegalità.
Contenuti:
– i principi di una didattica multicanale, dove la scuola è intesa come comunità di apprendimento e la classe come redazione o laboratorio;
– potenzialità e limiti delle nuove tecnologie e degli strumenti e ambienti di Rete.
MODULO 2 – Didattica della classe capovolta: la Flipped Classroom!
Obiettivi:
– conoscere i principi pedagogici alla base della didattica della classe rovesciata;
– capire come progettare un percorso di Flipped Classroom: ruolo e compiti di insegnante e alunni;
– progettare un’attività di Flipped Classroom, secondo i principi dell’Inquiry Based Learning o del Problem Based Learning o del Peer Learning.
Contenuti:
– principi e metodologie didattiche della Flipped Classroom;
– ruolo e funzioni del docente;
– il lavoro a casa dello studente;
– la Flipped Classroom: la classe-laboratorio, dove si svolgono attività improntate su Inquiry Based Learning (learning cycle delle 5 E), Problem Based Learning e Peer Learning;
– come progettare un’attività di Flipped Classroom: i ferri del mestiere;
– esempi di progettazioni già attuate.
MODULO 3 – Strumenti e risorse utili alla Flipped Classroom
Obiettivi:
– conoscere le più importanti piattaforme di OER (Open Educational Resources);
– conoscere le Apps per dispositivi mobili IOS o Android, utili allo svolgimento di un percorso di Flipped Classroom;
– apprendere le funzioni base per l’utilizzo di software per la produzione di videolezioni;
– conoscere le piattaforme educational più comuni per la gestione del lavoro a casa degli studenti.
Contenuti:
– il mondo delle Open Educational Resources;
– le Apps utili a sviluppare competenze negli studenti, in base alla Tassonomia di Bloom e alla teoria delle Intelligenze multiple di Gardner;
– software per produrre videolezioni come Screencast-O-Matic;
– piattaforme per la gestione della classe: Wikispaces, Edmodo, ecc.
MODULO 4 – La valutazione nella Flipped Classroom
Obiettivi:
– conoscere le Competenze del 21° secolo e la Tassonomia di Bloom, per la corretta valutazione di attività di didattica digitale;
– imparare a progettare tipologie di Rubrìc per una valutazione formativa dell’attività in itinere degli studenti e dell’oggetto digitale da loro prodotto al termine del percorso di Flipped Classroom.
Contenuti:
– la valutazione secondo le Competenze del 21° secolo;
– tassonomia di Bloom e suoi adattamenti;
– strumenti per valutare: le Rubrìc.
MODULO 1 – Riprogettare l’apprendimento con le ICTs e Internet
Obiettivi:
– capire come organizzare attività basate sull’utilizzo della Rete e su una didattica multicanale;
– conoscere le potenzialità offerte dalla Rete e capire come risolverne le criticità, evitando i più comuni rischi di...
MODULO 1 – Riprogettare l’apprendimento con le ICTs e Internet
Obiettivi:
– capire come organizzare attività basate sull’utilizzo della Rete e su una didattica multicanale;
– conoscere le potenzialità offerte dalla Rete e capire come risolverne le criticità, evitando i più comuni rischi di superficialità, dispersività, inaffidabilità e illegalità.
Contenuti:
– i principi di una didattica multicanale, dove la scuola è intesa come comunità di apprendimento e la classe come redazione o laboratorio;
– potenzialità e limiti delle nuove tecnologie e degli strumenti e ambienti di Rete.
MODULO 2 – Didattica della classe capovolta: la Flipped Classroom!
Obiettivi:
– conoscere i principi pedagogici alla base della didattica della classe rovesciata;
– capire come progettare un percorso di Flipped Classroom: ruolo e compiti di insegnante e alunni;
– progettare un’attività di Flipped Classroom, secondo i principi dell’Inquiry Based Learning o del Problem Based Learning o del Peer Learning.
Contenuti:
– principi e metodologie didattiche della Flipped Classroom;
– ruolo e funzioni del docente;
– il lavoro a casa dello studente;
– la Flipped Classroom: la classe-laboratorio, dove si svolgono attività improntate su Inquiry Based Learning (learning cycle delle 5 E), Problem Based Learning e Peer Learning;
– come progettare un’attività di Flipped Classroom: i ferri del mestiere;
– esempi di progettazioni già attuate.
MODULO 3 – Strumenti e risorse utili alla Flipped Classroom
Obiettivi:
– conoscere le più importanti piattaforme di OER (Open Educational Resources);
– conoscere le Apps per dispositivi mobili IOS o Android, utili allo svolgimento di un percorso di Flipped Classroom;
– apprendere le funzioni base per l’utilizzo di software per la produzione di videolezioni;
– conoscere le piattaforme educational più comuni per la gestione del lavoro a casa degli studenti.
Contenuti:
– il mondo delle Open Educational Resources;
– le Apps utili a sviluppare competenze negli studenti, in base alla Tassonomia di Bloom e alla teoria delle Intelligenze multiple di Gardner;
– software per produrre videolezioni come Screencast-O-Matic;
– piattaforme per la gestione della classe: Wikispaces, Edmodo, ecc.
MODULO 4 – La valutazione nella Flipped Classroom
Obiettivi:
– conoscere le Competenze del 21° secolo e la Tassonomia di Bloom, per la corretta valutazione di attività di didattica digitale;
– imparare a progettare tipologie di Rubrìc per una valutazione formativa dell’attività in itinere degli studenti e dell’oggetto digitale da loro prodotto al termine del percorso di Flipped Classroom.
Contenuti:
– la valutazione secondo le Competenze del 21° secolo;
– tassonomia di Bloom e suoi adattamenti;
– strumenti per valutare: le Rubrìc.
MODULO 1 – Riprogettare l’apprendimento con le ICTs e Internet
Obiettivi:
– capire come organizzare attività basate sull’utilizzo della Rete e su una didattica multicanale;
– conoscere le potenzialità offerte dalla Rete e capire come risolverne le criticità, evitando i più comuni rischi di...
MODULO 1 – Riprogettare l’apprendimento con le ICTs e Internet
Obiettivi:
– capire come organizzare attività basate sull’utilizzo della Rete e su una didattica multicanale;
– conoscere le potenzialità offerte dalla Rete e capire come risolverne le criticità, evitando i più comuni rischi di superficialità, dispersività, inaffidabilità e illegalità.
Contenuti:
– i principi di una didattica multicanale, dove la scuola è intesa come comunità di apprendimento e la classe come redazione o laboratorio;
– potenzialità e limiti delle nuove tecnologie e degli strumenti e ambienti di Rete.
MODULO 2 – Didattica della classe capovolta: la Flipped Classroom!
Obiettivi:
– conoscere i principi pedagogici alla base della didattica della classe rovesciata;
– capire come progettare un percorso di Flipped Classroom: ruolo e compiti di insegnante e alunni;
– progettare un’attività di Flipped Classroom, secondo i principi dell’Inquiry Based Learning o del Problem Based Learning o del Peer Learning.
Contenuti:
– principi e metodologie didattiche della Flipped Classroom;
– ruolo e funzioni del docente;
– il lavoro a casa dello studente;
– la Flipped Classroom: la classe-laboratorio, dove si svolgono attività improntate su Inquiry Based Learning (learning cycle delle 5 E), Problem Based Learning e Peer Learning;
– come progettare un’attività di Flipped Classroom: i ferri del mestiere;
– esempi di progettazioni già attuate.
MODULO 3 – Strumenti e risorse utili alla Flipped Classroom
Obiettivi:
– conoscere le più importanti piattaforme di OER (Open Educational Resources);
– conoscere le Apps per dispositivi mobili IOS o Android, utili allo svolgimento di un percorso di Flipped Classroom;
– apprendere le funzioni base per l’utilizzo di software per la produzione di videolezioni;
– conoscere le piattaforme educational più comuni per la gestione del lavoro a casa degli studenti.
Contenuti:
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– software per produrre videolezioni come Screencast-O-Matic;
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MODULO 4 – La valutazione nella Flipped Classroom
Obiettivi:
– conoscere le Competenze del 21° secolo e la Tassonomia di Bloom, per la corretta valutazione di attività di didattica digitale;
– imparare a progettare tipologie di Rubrìc per una valutazione formativa dell’attività in itinere degli studenti e dell’oggetto digitale da loro prodotto al termine del percorso di Flipped Classroom.
Contenuti:
– la valutazione secondo le Competenze del 21° secolo;
– tassonomia di Bloom e suoi adattamenti;
– strumenti per valutare: le Rubrìc.
Ogni partecipante usufruirà della piattaforma online Erickson, dove ritroverà tutti i materiali del corso (presentazioni, videotutorial, ecc.) e dove potrà continuare ad interagire con gli altri colleghi – secondo lo spirito dell’apprendimento collaborativo in Rete – e con il tutor che attraverso costanti azioni di tutoring, coaching e counseling permetterà ai corsisti di svolgere con soddisfazione l’intero percorso.
Ai partecipanti sarà richiesto di intervenire nelle discussioni aperte di volta in volta nel forum e di svolgere alcune attività o esercitazioni.
Presentazioni, video esplicativi, link a risorse, videotutorial.
Ogni partecipante usufruirà della piattaforma online Erickson, dove ritroverà tutti i materiali del corso (presentazioni, videotutorial, ecc.) e dove potrà continuare ad interagire con gli altri colleghi – secondo lo spirito dell’apprendimento collaborativo in Rete – e con il tutor che attraverso costanti azioni di tutoring, coaching e counseling permetterà ai corsisti di svolgere con soddisfazione l’intero percorso.
Ai partecipanti sarà richiesto di intervenire nelle discussioni aperte di volta in volta nel forum e di svolgere alcune attività o esercitazioni.
Presentazioni, video esplicativi, link a risorse, videotutorial.
Autore e tutor: Luca Piergiovanni
La formazione online si svolgerà:
dal 23 febbraio al 2 maggio 2021
Autore e tutor: Luca Piergiovanni
La formazione online si svolgerà:
dal 23 febbraio al 2 maggio 2021
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Il Centro Studi Erickson è ente accreditato dal MIUR per la formazione del personale della scuola.
Questo corso è presente sulla piattaforma S.o.f.i.a. del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca http://www.istruzione.it/pdgf/index.html
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Il Centro Studi Erickson è ente accreditato dal MIUR per la formazione del personale della scuola.
Questo corso è presente sulla piattaforma S.o.f.i.a. del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca http://www.istruzione.it/pdgf/index.html
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A seguito dell’iscrizione invieremo la relativa fattura all’indirizzo e-mail indicato in fase d’iscrizione. Per ricevere le credenziali di accesso al corso il giorno di partenza dello stesso, sarà necessario effettuare il pagamento secondo le seguenti modalità:
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Si consiglia di non attendere i giorni in prossimità dell’inizio per svolgere l’iscrizione e il pagamento.
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