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Quando nasce un bambino con disabilità visiva gli interrogativi più naturali («A chi assomiglia?») si intrecciano con interrogativi più complessi («Com’è accaduto? Perché proprio mio figlio? Chi ci aiuterà?»).
Nella speranza di fornire indicazioni utili in risposta proprio a queste e ad altre...
Quando nasce un bambino con disabilità visiva gli interrogativi più naturali («A chi assomiglia?») si intrecciano con interrogativi più complessi («Com’è accaduto? Perché proprio mio figlio? Chi ci aiuterà?»).
Nella speranza di fornire indicazioni utili in risposta proprio a queste e ad altre domande, si è deciso di scrivere «a più mani» questo testo, frutto di mesi di dialoghi, scambi di esperienze, riflessioni sul passato, presente e futuro di genitori con bambini o ragazzi ciechi o ipovedenti e rivolto ad altri genitori che si trovano ad affrontare la stessa realtà: un libro piccolo ma prezioso che ciascuno degli attori che hanno preso parte a quest’avventura avrebbe voluto avere in mano all’inizio della storia con il proprio figlio.
Partendo da quanto emerso durante gli incontri condotti dalla prof.ssa Roberta Caldin, il progetto si focalizza su temi quali l’accettazione, l’aiuto, le relazioni con familiari e amici, i giochi, lo sport, il rapporto con fratelli e sorelle, la scuola, il rapporto con i compagni, ecc.
Il libro è arricchito da una sezione di testimonianze di genitori, parenti e amici di bambini con deficit visivo: qui sono raccolte le considerazioni riferite alle sensazioni e alle emozioni provate alla nascita del bambino, ai pensieri e alle riflessioni presenti, alle prospettive future.
Quando nasce un bambino con disabilità visiva gli interrogativi più naturali («A chi assomiglia?») si intrecciano con interrogativi più complessi («Com’è accaduto? Perché proprio mio figlio? Chi ci aiuterà?»).
Nella speranza di fornire indicazioni utili in risposta proprio a queste e ad altre...
Quando nasce un bambino con disabilità visiva gli interrogativi più naturali («A chi assomiglia?») si intrecciano con interrogativi più complessi («Com’è accaduto? Perché proprio mio figlio? Chi ci aiuterà?»).
Nella speranza di fornire indicazioni utili in risposta proprio a queste e ad altre domande, si è deciso di scrivere «a più mani» questo testo, frutto di mesi di dialoghi, scambi di esperienze, riflessioni sul passato, presente e futuro di genitori con bambini o ragazzi ciechi o ipovedenti e rivolto ad altri genitori che si trovano ad affrontare la stessa realtà: un libro piccolo ma prezioso che ciascuno degli attori che hanno preso parte a quest’avventura avrebbe voluto avere in mano all’inizio della storia con il proprio figlio.
Partendo da quanto emerso durante gli incontri condotti dalla prof.ssa Roberta Caldin, il progetto si focalizza su temi quali l’accettazione, l’aiuto, le relazioni con familiari e amici, i giochi, lo sport, il rapporto con fratelli e sorelle, la scuola, il rapporto con i compagni, ecc.
Il libro è arricchito da una sezione di testimonianze di genitori, parenti e amici di bambini con deficit visivo: qui sono raccolte le considerazioni riferite alle sensazioni e alle emozioni provate alla nascita del bambino, ai pensieri e alle riflessioni presenti, alle prospettive future.
Quando nasce un bambino con disabilità visiva gli interrogativi più naturali («A chi assomiglia?») si intrecciano con interrogativi più complessi («Com’è accaduto? Perché proprio mio figlio? Chi ci aiuterà?»).
Nella speranza di fornire indicazioni utili in risposta proprio a queste e ad altre...
Quando nasce un bambino con disabilità visiva gli interrogativi più naturali («A chi assomiglia?») si intrecciano con interrogativi più complessi («Com’è accaduto? Perché proprio mio figlio? Chi ci aiuterà?»).
Nella speranza di fornire indicazioni utili in risposta proprio a queste e ad altre domande, si è deciso di scrivere «a più mani» questo testo, frutto di mesi di dialoghi, scambi di esperienze, riflessioni sul passato, presente e futuro di genitori con bambini o ragazzi ciechi o ipovedenti e rivolto ad altri genitori che si trovano ad affrontare la stessa realtà: un libro piccolo ma prezioso che ciascuno degli attori che hanno preso parte a quest’avventura avrebbe voluto avere in mano all’inizio della storia con il proprio figlio.
Partendo da quanto emerso durante gli incontri condotti dalla prof.ssa Roberta Caldin, il progetto si focalizza su temi quali l’accettazione, l’aiuto, le relazioni con familiari e amici, i giochi, lo sport, il rapporto con fratelli e sorelle, la scuola, il rapporto con i compagni, ecc.
Il libro è arricchito da una sezione di testimonianze di genitori, parenti e amici di bambini con deficit visivo: qui sono raccolte le considerazioni riferite alle sensazioni e alle emozioni provate alla nascita del bambino, ai pensieri e alle riflessioni presenti, alle prospettive future.
Quando nasce un bambino con disabilità visiva gli interrogativi più naturali («A chi assomiglia?») si intrecciano con interrogativi più complessi («Com’è accaduto? Perché proprio mio figlio? Chi ci aiuterà?»).
Nella speranza di fornire indicazioni utili in risposta proprio a queste e ad altre...
Quando nasce un bambino con disabilità visiva gli interrogativi più naturali («A chi assomiglia?») si intrecciano con interrogativi più complessi («Com’è accaduto? Perché proprio mio figlio? Chi ci aiuterà?»).
Nella speranza di fornire indicazioni utili in risposta proprio a queste e ad altre domande, si è deciso di scrivere «a più mani» questo testo, frutto di mesi di dialoghi, scambi di esperienze, riflessioni sul passato, presente e futuro di genitori con bambini o ragazzi ciechi o ipovedenti e rivolto ad altri genitori che si trovano ad affrontare la stessa realtà: un libro piccolo ma prezioso che ciascuno degli attori che hanno preso parte a quest’avventura avrebbe voluto avere in mano all’inizio della storia con il proprio figlio.
Partendo da quanto emerso durante gli incontri condotti dalla prof.ssa Roberta Caldin, il progetto si focalizza su temi quali l’accettazione, l’aiuto, le relazioni con familiari e amici, i giochi, lo sport, il rapporto con fratelli e sorelle, la scuola, il rapporto con i compagni, ecc.
Il libro è arricchito da una sezione di testimonianze di genitori, parenti e amici di bambini con deficit visivo: qui sono raccolte le considerazioni riferite alle sensazioni e alle emozioni provate alla nascita del bambino, ai pensieri e alle riflessioni presenti, alle prospettive future.
Quando nasce un bambino con disabilità visiva gli interrogativi più naturali («A chi assomiglia?») si intrecciano con interrogativi più complessi («Com’è accaduto? Perché proprio mio figlio? Chi ci aiuterà?»).
Nella speranza di fornire indicazioni utili in risposta proprio a queste e ad altre...
Quando nasce un bambino con disabilità visiva gli interrogativi più naturali («A chi assomiglia?») si intrecciano con interrogativi più complessi («Com’è accaduto? Perché proprio mio figlio? Chi ci aiuterà?»).
Nella speranza di fornire indicazioni utili in risposta proprio a queste e ad altre domande, si è deciso di scrivere «a più mani» questo testo, frutto di mesi di dialoghi, scambi di esperienze, riflessioni sul passato, presente e futuro di genitori con bambini o ragazzi ciechi o ipovedenti e rivolto ad altri genitori che si trovano ad affrontare la stessa realtà: un libro piccolo ma prezioso che ciascuno degli attori che hanno preso parte a quest’avventura avrebbe voluto avere in mano all’inizio della storia con il proprio figlio.
Partendo da quanto emerso durante gli incontri condotti dalla prof.ssa Roberta Caldin, il progetto si focalizza su temi quali l’accettazione, l’aiuto, le relazioni con familiari e amici, i giochi, lo sport, il rapporto con fratelli e sorelle, la scuola, il rapporto con i compagni, ecc.
Il libro è arricchito da una sezione di testimonianze di genitori, parenti e amici di bambini con deficit visivo: qui sono raccolte le considerazioni riferite alle sensazioni e alle emozioni provate alla nascita del bambino, ai pensieri e alle riflessioni presenti, alle prospettive future.
Quando nasce un bambino con disabilità visiva gli interrogativi più naturali («A chi assomiglia?») si intrecciano con interrogativi più complessi («Com’è accaduto? Perché proprio mio figlio? Chi ci aiuterà?»).
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Quando nasce un bambino con disabilità visiva gli interrogativi più naturali («A chi assomiglia?») si intrecciano con interrogativi più complessi («Com’è accaduto? Perché proprio mio figlio? Chi ci aiuterà?»).
Nella speranza di fornire indicazioni utili in risposta proprio a queste e ad altre domande, si è deciso di scrivere «a più mani» questo testo, frutto di mesi di dialoghi, scambi di esperienze, riflessioni sul passato, presente e futuro di genitori con bambini o ragazzi ciechi o ipovedenti e rivolto ad altri genitori che si trovano ad affrontare la stessa realtà: un libro piccolo ma prezioso che ciascuno degli attori che hanno preso parte a quest’avventura avrebbe voluto avere in mano all’inizio della storia con il proprio figlio.
Partendo da quanto emerso durante gli incontri condotti dalla prof.ssa Roberta Caldin, il progetto si focalizza su temi quali l’accettazione, l’aiuto, le relazioni con familiari e amici, i giochi, lo sport, il rapporto con fratelli e sorelle, la scuola, il rapporto con i compagni, ecc.
Il libro è arricchito da una sezione di testimonianze di genitori, parenti e amici di bambini con deficit visivo: qui sono raccolte le considerazioni riferite alle sensazioni e alle emozioni provate alla nascita del bambino, ai pensieri e alle riflessioni presenti, alle prospettive future.
Questo ebook è realizzato in formato .epub, protetto con social watermarking. Può essere letto su tutti i dispositivi Ios, Android, Kobo e Sony purché sia installato un applicativo in grado di leggere i file .epub.
Per maggiori informazioni vedi la Guida alla lettura degli E-BOOK.
Indice:
Prefazione
Presentazione
Introduzione
Tre incontri con ragazzi non vedenti e ipovedenti
PRIMA PARTE Ciò che i genitori pensano e scrivono
L’inizio e la quotidianità
Fratelli e sorelle
Nido e scuola dell’infanzia
Scuola primaria
SECONDA PARTE Le testimonianze
Un giovane: Matteo
Una mamma: Lorenza
Un papà: Habib
Un papà: Daniele
Una compagna di classe: Anita
Un’educatrice: Micol
Un professore di sostegno: Salvatore
Un fratello: Carlo
Un fratello: Alessandro
Una sorella: Anna
Una nonna: Valchiria
Una zia: Emma
Un’allenatrice di arrampicata sportiva: Carla
Una psicologa e istruttrice: Angela
Il gruppo, la comunicazione e la rete
Bibliografia di riferimento
TERZA PARTE Sezione fotografica
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Indice:
Prefazione
Presentazione
Introduzione
Tre incontri con ragazzi non vedenti e ipovedenti
PRIMA PARTE Ciò che i genitori pensano e scrivono
L’inizio e la quotidianità
Fratelli e sorelle
Nido e scuola dell’infanzia
Scuola primaria
SECONDA PARTE Le testimonianze
Un giovane: Matteo
Una mamma: Lorenza
Un papà: Habib
Un papà: Daniele
Una compagna di classe: Anita
Un’educatrice: Micol
Un professore di sostegno: Salvatore
Un fratello: Carlo
Un fratello: Alessandro
Una sorella: Anna
Una nonna: Valchiria
Una zia: Emma
Un’allenatrice di arrampicata sportiva: Carla
Una psicologa e istruttrice: Angela
Il gruppo, la comunicazione e la rete
Bibliografia di riferimento
TERZA PARTE Sezione fotografica